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Americani in Silver, Quale impatto?

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view post Posted on 24/9/2013, 22:44
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forumista oltre

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Dopo qualche scambio di opinioni sul tema, apro questo topic per racchiudere tutte le impressioni circa la vera novità che caratterizzera questo campionato di 'legatre'. Una scelta che va controcorrente rispetto al recente passato e che divide l'opinione...
A voi....
 
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view post Posted on 24/9/2013, 23:24
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Grazie Peve, sempre sul pezzo... come gli spacciatori di coca. sostanze_cocaina_0

Come ho già avuto modo di dire a qualcuno: "per me, questa degli ammèrigani, É UNA C****A PAZZESCA!" [cit.]
Chiariamo, nulla contro questi atletoni grandi, grossi e forse anche bravi ma mi pare che la federazione non sappia più nemmeno da che parte sia girata.
Un anno vogliono lanciare i giovani e obbligano le squadre ad inchiodarne qualcuno sul pino, risultato: solchi chiappaformi sulle panchine del 75% della B1 nel numero di almeno due/tre. Bisogna però ammettere che qualche prospetto si è fatto notare, la legge dei grandi numeri forse non ha fallito al 100%.
Quest'anno cambio di rotta, o meglio, vogliamo si i giovani MA vogliamo anche anche gli stranieri. Risultato: non lo so ma è certo che la proposta è agli antipodi della strada intrapresa negli ultimi anni. Non vedo molto spazio per il 9no e 10mo del roster quando hai davanti a te non solo il titolare italiano ma anche lo straniero che, in quanto straniero e pagato di conseguenza, DEVE giocare.
Senza contare il gran numero di "vecchie volpi" della categoria costrette a migrare verso zone più calde (DNB, addirittura qualcuna in DNC) e qui sono assolutamente in disaccordo con la teoria del "se sei forte giochi ugualmente". Raccontatelo a chi è dovuto scendere di categoria per mancanza di posto in roster.
Per rendere davvero utile quest'annata penso sia necessario un coach con i -se mi concedete un francesismo- contromaròni, che sfrutti il livello (si suppone) superiore dell'USA di turno per sviluppare i propri virgulti.
Sperèm...
 
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view post Posted on 24/9/2013, 23:55
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And I've got no right to take my place with the human race

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Peve, quant'era che non facevi il moderatore? Il Papa si starà grattando...

Comunque visto che ci sono, anche se ero passato solo per insultare il mio collega, perchè dispensarvi dalla mia non richiesta opinione?
Allora, premessa fondamentale: la federazione negli ultimi anni ha dimostrato di non avere la più pallida idea di cosa farne della prima categoria dilettantistica, cambiandole nome, finalità, forma, composizione, regole e - letteralmente - tutto ciò che si poteva cambiare, nel breve volgere di 3-4 anni. Perciò altro che "idea", "progetto" ecc.

Detto questo, e proprio in conseguenza di questo, la federazione si è dimostrata sostanzialmente schiava degli eventi e degli equilibri di potere (diciamo così). E l'evento fondamentale degli ultimi anni è il fatto che questo basket di livello medio (Legadue-b1) si è dimostrato insostenibile economicamente. La corsa ai ripari è quella di cambiare status alla legadue, passandola dilettantistica per abbattere i costi legati al professionismo. Da qui parte il classico tiro della giacchetta: da un lato i club di legadue che dicono "eh, ci togli il professionismo ma vogliamo gli americani", dall'altro quelli di b1 che dicono "eh, abbiamo parlato tanto, e adesso invece diventiamo la seconda categoria dilettantistica e prima eravamo i primi". Risultato, il più classico dei minestroni all'italiana.

L'idea in sè di creare "una categoria che in realtà sono due ma vuole essere una" (con tutti i teatrini dell'anno scorso delle società che si salvavano all'ultima giornata e nei comunicati gioivano per la "promozione in silver") è una cagata pazzesca in generale. L'idea degli americani in una di queste due (mezze) categorie non è altro che una componente di questa più grande cagata.
 
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view post Posted on 25/9/2013, 00:24
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Chiaro che se si volevano equiparare le due mezze leghe per farne una, c'erano poche alternative...
 
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view post Posted on 25/9/2013, 00:52
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occhio malocchio prezzemolo e finocchio.....

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Prima facciamo gli esterofili e subito dopo ci lamentiamo di non avere uan nazionale all'altezza....viva la coerenza!!! Magari pensare un pò più a tirare avanti i prospetti di casa invece che pagare degli americani che a casa loro nessuno si fila de pezza.....
 
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view post Posted on 25/9/2013, 01:16
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Sui dollari da sborsare però sarei curioso di sapere... È leggenda metropolitana o è vero che, a parità di valore un usa chiede meno di un italiano?
 
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The Rounder
view post Posted on 25/9/2013, 05:57




CITAZIONE (AndreaPeve @ 25/9/2013, 02:16) 
Sui dollari da sborsare però sarei curioso di sapere... È leggenda metropolitana o è vero che, a parità di valore un usa chiede meno di un italiano?

Da quello che so io, è abbastanza vero, poi ovviamente ci sono casi e casi. Una cosa certa è che gli stranieri spesso hanno meno pretese dal punto di vista ambientale, o per meglio dire Si adattano di più, mentre gli italiani spesso pretendono che tutto gli sia dato
 
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view post Posted on 25/9/2013, 07:58

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CITAZIONE (Fran¢esco @ 25/9/2013, 00:55) 
Peve, quant'era che non facevi il moderatore? Il Papa si starà grattando...

Comunque visto che ci sono, anche se ero passato solo per insultare il mio collega, perchè dispensarvi dalla mia non richiesta opinione?
Allora, premessa fondamentale: la federazione negli ultimi anni ha dimostrato di non avere la più pallida idea di cosa farne della prima categoria dilettantistica, cambiandole nome, finalità, forma, composizione, regole e - letteralmente - tutto ciò che si poteva cambiare, nel breve volgere di 3-4 anni. Perciò altro che "idea", "progetto" ecc.

Detto questo, e proprio in conseguenza di questo, la federazione si è dimostrata sostanzialmente schiava degli eventi e degli equilibri di potere (diciamo così). E l'evento fondamentale degli ultimi anni è il fatto che questo basket di livello medio (Legadue-b1) si è dimostrato insostenibile economicamente. La corsa ai ripari è quella di cambiare status alla legadue, passandola dilettantistica per abbattere i costi legati al professionismo. Da qui parte il classico tiro della giacchetta: da un lato i club di legadue che dicono "eh, ci togli il professionismo ma vogliamo gli americani", dall'altro quelli di b1 che dicono "eh, abbiamo parlato tanto, e adesso invece diventiamo la seconda categoria dilettantistica e prima eravamo i primi". Risultato, il più classico dei minestroni all'italiana.

L'idea in sè di creare "una categoria che in realtà sono due ma vuole essere una" (con tutti i teatrini dell'anno scorso delle società che si salvavano all'ultima giornata e nei comunicati gioivano per la "promozione in silver") è una cagata pazzesca in generale. L'idea degli americani in una di queste due (mezze) categorie non è altro che una componente di questa più grande cagata.

Tutto vero quello che dici Francesco ma secondo me la strada la modifica delle 2 leghe per arrivare a una sola è già tracciata.
Sulla presenza degli stranieri non sono così pessimista però, 2 Usa discreti, aumentano la velocità di esecuzione e la fiscità
della competizione come anche degli allenamenti e questo non può che fare bene ai giovani 18/19enni.
Sbagliatissimo invece a mio parere è considerare giovani quelli da 20 anni in su.
Obbligare le squadre ad averne in roster 3 significherà per molti di loro, fare tutta una stagione di ne o di minuti a babbo morto.
Il richio di sprecare un anno, invece di andare a giocarsi minuti in categorie inferiori è concreto come pure quello di arrivare a
23 anni e ritrovarsi disoccupati.
 
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view post Posted on 25/9/2013, 08:41

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Al forumista moschettone ho chiesto un chiarimento perche non avevo ben capito il suo primo pensiero-concetto...grazie per avermi chiarito il dubbio.

La "politica" dell'americano o straniero , ormai e' una realta' di quasi tutti gli sport di squadra ma anche di molti settori lavorativi. Tanti giocatori senza squadra , altrettanti giovani senza lavoro.
Per quanto riguarda la politica adottata per la silver non so' se sara' una scelta lungimirante, redditizia , spettacolare o altro , di certo e' in linea con i tempi che cambiano, anche in una legatre.
E quantificare il valore degli stranieri "silver" e del beneficio che potrebbero apportare al movimento (nel senso lato del termine) , aspetterei almeno un paio di mesi o quantomeno qualche giornata di campionato per definirli scarsi, mediocri o di buon livello.
La mia idea e' sempre stata , e lo e' ancora tuttora, che un italiano se e' bravo gioca, come un under , se è valido, emerge.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
rispondo al forumista forestiero : concordo in parte su quanto hai detto ma è bello leggere i commenti e gli esempi postati qui sopra da sircharles e francesco e quelli sul topic di treviglio. Quindi tutto bello e tutto vero ma che questi tipi di americani che arrivano in questa categoria facciano crescere i nostri giovani italiani in allenamento lasciatemi almeno qualche grande dubbio Mah.....la fortuna sarebbe come diceva un altro forumista, di avere un allenatore che utilizza gli stranger per far allenare bene e maturare i ragazzi/under ma qui mi sembra che cerchiamo l'araba fenice degli allenatori....e anche delle società...) Come dice gogamigoga che vadano veramente a giocare da titolari prendendosi delle responsabilità...sentendo il ritmo e le sensazioni di una partita vera da protagonisti. questo li fa sicuramente crescere e diventare dei giocatori.... guardare dalla panca serve a molto poco (come anche quando ti fanno giocare dei minuti a babbo morto per poi dire .. visto che hai giocato !!!)
 
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view post Posted on 25/9/2013, 09:13

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CITAZIONE (moschettone @ 25/9/2013, 09:41) 
Al forumista moschettone ho chiesto un chiarimento perche non avevo ben capito il suo primo pensiero-concetto...grazie per avermi chiarito il dubbio.

La "politica" dell'americano o straniero , ormai e' una realta' di quasi tutti gli sport di squadra ma anche di molti settori lavorativi. Tanti giocatori senza squadra , altrettanti giovani senza lavoro.
Per quanto riguarda la politica adottata per la silver non so' se sara' una scelta lungimirante, redditizia , spettacolare o altro , di certo e' in linea con i tempi che cambiano, anche in una legatre.
E quantificare il valore degli stranieri "silver" e del beneficio che potrebbero apportare al movimento (nel senso lato del termine) , aspetterei almeno un paio di mesi o quantomeno qualche giornata di campionato per definirli scarsi, mediocri o di buon livello.
La mia idea e' sempre stata , e lo e' ancora tuttora, che un italiano se e' bravo gioca, come un under , se è valido, emerge.
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rispondo al forumista forestiero : concordo in parte su quanto hai detto ma è bello leggere i commenti e gli esempi postati qui sopra da sircharles e francesco e quelli sul topic di treviglio. Quindi tutto bello e tutto vero ma che questi tipi di americani che arrivano in questa categoria facciano crescere i nostri giovani italiani in allenamento lasciatemi almeno qualche grande dubbio Mah.....la fortuna sarebbe come diceva un altro forumista, di avere un allenatore che utilizza gli stranger per far allenare bene e maturare i ragazzi/under ma qui mi sembra che cerchiamo l'araba fenice degli allenatori....e anche delle società...) Come dice gogamigoga che vadano veramente a giocare da titolari prendendosi delle responsabilità...sentendo il ritmo e le sensazioni di una partita vera da protagonisti. questo li fa sicuramente crescere e diventare dei giocatori.... guardare dalla panca serve a molto poco (come anche quando ti fanno giocare dei minuti a babbo morto per poi dire .. visto che hai giocato !!!)

Avendo potuto seguire molti allenamenti con gli Usa ed allenatori che non transigevano sull' impegno ti posso assicurare che è vero,
ovvio che il giovane debba avere le qualità per imparare e costruirsi una carriera.
Con tutto il rispetto per lui ho anche visto per anni Tagliabue prendere tranvate dai vari Otis George, Jamar Smith e David Chiotti
senza vederlo progredire mai in modo significativo....

Per il resto, se proprio volevano davvero fra crescere i giovani e non fare la solita operazione di facciata italica, avrebbero dovuto imporre la
regola di almeno un under sempre in campo aut penale, non mi sarebbe piaciuta lo stesso, ma avrebbe avuto un c...o di senso.
 
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view post Posted on 25/9/2013, 10:07
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Se non sbaglio in Russia qualcosa di simile esiste
 
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view post Posted on 25/9/2013, 10:26

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CITAZIONE (AndreaPeve @ 25/9/2013, 11:07) 
Se non sbaglio in Russia qualcosa di simile esiste

Si, li credo che la regola sia o per lo meno sia stata 2 russi sempre in campo
 
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view post Posted on 25/9/2013, 12:15
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Credo anche in georgia, campionato da cui viene qualche americano della silver
 
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view post Posted on 25/9/2013, 12:16

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CITAZIONE (GOGA MIGOGA @ 25/9/2013, 08:58) 
CITAZIONE (Fran¢esco @ 25/9/2013, 00:55) 
Peve, quant'era che non facevi il moderatore? Il Papa si starà grattando...

Comunque visto che ci sono, anche se ero passato solo per insultare il mio collega, perchè dispensarvi dalla mia non richiesta opinione?
Allora, premessa fondamentale: la federazione negli ultimi anni ha dimostrato di non avere la più pallida idea di cosa farne della prima categoria dilettantistica, cambiandole nome, finalità, forma, composizione, regole e - letteralmente - tutto ciò che si poteva cambiare, nel breve volgere di 3-4 anni. Perciò altro che "idea", "progetto" ecc.

Detto questo, e proprio in conseguenza di questo, la federazione si è dimostrata sostanzialmente schiava degli eventi e degli equilibri di potere (diciamo così). E l'evento fondamentale degli ultimi anni è il fatto che questo basket di livello medio (Legadue-b1) si è dimostrato insostenibile economicamente. La corsa ai ripari è quella di cambiare status alla legadue, passandola dilettantistica per abbattere i costi legati al professionismo. Da qui parte il classico tiro della giacchetta: da un lato i club di legadue che dicono "eh, ci togli il professionismo ma vogliamo gli americani", dall'altro quelli di b1 che dicono "eh, abbiamo parlato tanto, e adesso invece diventiamo la seconda categoria dilettantistica e prima eravamo i primi". Risultato, il più classico dei minestroni all'italiana.

L'idea in sè di creare "una categoria che in realtà sono due ma vuole essere una" (con tutti i teatrini dell'anno scorso delle società che si salvavano all'ultima giornata e nei comunicati gioivano per la "promozione in silver") è una cagata pazzesca in generale. L'idea degli americani in una di queste due (mezze) categorie non è altro che una componente di questa più grande cagata.

Tutto vero quello che dici Francesco ma secondo me la strada la modifica delle 2 leghe per arrivare a una sola è già tracciata.
Sulla presenza degli stranieri non sono così pessimista però, 2 Usa discreti, aumentano la velocità di esecuzione e la fiscità
della competizione come anche degli allenamenti e questo non può che fare bene ai giovani 18/19enni.
Sbagliatissimo invece a mio parere è considerare giovani quelli da 20 anni in su.
Obbligare le squadre ad averne in roster 3 significherà per molti di loro, fare tutta una stagione di ne o di minuti a babbo morto.
Il richio di sprecare un anno, invece di andare a giocarsi minuti in categorie inferiori è concreto come pure quello di arrivare a
23 anni e ritrovarsi disoccupati.

la penso esattamente come te su tutto.
 
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view post Posted on 20/11/2013, 18:12

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Oggi su Repubblica.it intervista interessante al presidente Fip Petrucci e a quello della Giba Marzoli in cui entrambi si lamentano dello scarso utilizzo degli italiani nei vari campionati e spingono le società ad investire sui giovani italiani, poi c'è anche questo passaggio " sono previsti due americani anche nella vecchia B1 quando ne sarebbe bastato solo uno"...
" Arrivano stranieri che non fanno la differenza e finiscono per togliere spazio agli italiani"....
Visto che questo, a detta di molti ( anche in questo forum) era l' unico torneo fatto di soli italiani, torno a chiedermi chi è lo scienziato che ha voluto queste riforme dei campionati??
 
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26 replies since 24/9/2013, 22:44   709 views
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