| Cari Amici, non sarò breve.
Dire che sono reduce da Bormio è poco; diciamo, invece, che sono reduce da una delle più belle stagioni giovanili che io ricordi.
Ora vi cuccate la mia valutazione globale dell'annata.
Parto dalla coda, dalle finali, perché 13 vittorie su 14 delle lombarde rappresentano un Record non battibile, a livello U14. Altri potranno eguagliarlo ma con due partecipanti una sconfitta è fisiologica.
Dunque: Grande Lombardia.
Chi ha vinto ha meritato? Si.
Avrebbe meritato di vincere ABA? Si.
Sono diventato matto? No.
Vorrei dire, con questo strampalato ragionamento che, in assenza di pareggio, con tanti goals, merita chi vince e non demerita chi perde.
I meriti, dunque...
Di chi è il merito di un simile successo Lombardo?
1) Delle Mamme (Mater certa, pater numquam).
2) Dei genitori autisti.
3) Dei coach.
4) Dei Ragazzi.
5) Delle Società sportive.
A proposito dei Ragazzi, permettetemi, sperando che mi leggano, di esplicitare il ragionamento.
Quando scrivo ragazzi intendo tutti i giocatori, partendo dall'ultimo panchinaro di Milano 3, che sgobbando in allenamento ha migliorato i compagni più forti, i quali, giocando contro squadre più forti hanno migliorato i rispettivi migliori giocatori, a loro volta migliorati dai panchinari della propria squadra.
Cosa significa tutto questo complicatissimo incastro? Che voi, ragazzi, più di ugni altra entità citata in precedenza, siete membri di una confraternita, che esiste in quanto complessa.
Avete bisogno uno dell'altro, compresi quelli che oggi sono avversari e che, un giorno, saranno vostri compagni, in un altro tempo ed in un altro Team.
Voi non ve ne accorgete, ma siete bellissimi da vedere. In campo, per i gesti tecnici che compiete e le facce che fate, fuori, per le amicizie che create, dentro e fuori la squadra.
Siete esseri perfetti, dal mio punto di vista immortali.
Non esagero.
Nella mia mente ed in quella dei miei figli che hanno assistito alle gare quel Puglisi, quel Tomba, quel Giardini e quel Ferrari lì, di quelle finali lì, saranno eterni e sempre uguali nel ricordo.
Anche se non lo sanno i 4 che ho citato, dal mazzo dei molti che lo hanno meritato, hanno distribuito emozioni memorabili ed indimenticabili.
Con i loro canestri e con le loro lacrime.
Siate fieri di ciò che avete fatto, siatelo tutti, perché lo scudetto di Milano Olimpia è merito di Milano 3 e di tutto ciò che sta nel mezzo.
Nel mezzo... il campionato.
Credetemi, ne ho visti e questo è stato fantastico, lunare, spaziale, enorme.
Tirate un dado, che cambi le date degli scontri diretti ed avrete una classifica diversa.
Ma diversa solo per i nomi, non per la sostanza.
La sostanza è questa: nel 2013, in Lombardia, una generazione di ragazzi generati nel 2000 si scontrò sotto un anello di ferro per vincerne la retina. 10 Mesi durò la battaglia e Milano ne riportò vittoria. I vinti onorarono i vincitori che, mossi a commozione, onorarono gli avversari di molti elogi e canti.
Dalle nubi, il Signore si compiacque e, sicuro di non essere visto, prese un 7 e fece canestro.
Bravi Ragazzi, grazie a voi e grazie a mio figlio Gabriele, perché è per merito suo se ho potuto assistere a questo spettacolo.
Mauro Andreini
P.S.
Piccola nota per i ragazzi che non verranno confermati nelle rispettive squadre di Eccellenza.
Cari ragazzi,
non essere mantenuti nel roster non significa non saper giocare.
Significa che in quel momento, in quella squadra, altri sono migliori di voi o semplicemente più adatti.
Ma altrove nello spazio ed altrove nel tempo esiste il vostro posto nel mondo della pallacanestro.
Ciò che è vero oggi sarà certamente falso domani, se metterete impegno per cambiare le cose.
Lavorate sul vostro gioco, per far cambiare idea a chi ha dovuto prendere una simile decisione.
Dategli modo di vedervi domani migliorati e nuovamente selezionabili.
Nel frattempo, mentre sgobbate, ricordate due cose: la prima è che quest'anno è diventato campione NBA uno che si è sentito dire per tutta la vita che non era all'altezza, la seconda è che in tutte le palestre, di tutte le squadre, di tutti i campionati, l'anello è sempre a 3,05.
Vi voglio bene, anche se non vi conosco.
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