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| All’attenzione dei colleghi Istruttori di Base FIP e degli ALLENATORI FIP, con il presente documento illustriamo i punti fondamentali che ci trovano in disaccordo con la recente riforma del percorso di ALLENATORE FIP:
1) La modifica del percorso di Istruttore di base (ovvero Allenatore di base alla data di iscrizione al I anno 2011) è stata apportata solamente a cavallo tra il I e il II anno, non permettendo agli iscritti di poter capire realmente la portata dell’impegno da loro assunto.
2) Il percorso introdotto per ottenere la qualifica di Istruttore Giovanile è veramente impegnativo sia in termini di tempo che economicamente, e protraendosi in un lasso di tempo di 2 anni è per molti impossibile capire quali siano le loro reali disponibilità future.
3) Al rilascio della tessera il CNA ci ha ritenuto in grado di poter allenare le squadre giovanili per i primi 2 anni, addirittura fino alla categoria Eccellenza (cosa che peraltro assomiglia molto ad essere una sorta di “premio consolatorio”, per poi revocarci questa possibilità negli anni successivi, quando anche logicamente l’esperienza accumulata in 2 anni di lavoro quotidiano in palestra sicuramente avrebbe accresciuto la nostra capacità tecnica.
4) Il corso “Istruttore di Base” da noi frequentato ha trattato i medesimi argomenti e nelle medesime modalità di quelli svolti negli anni precedenti, tuttavia ci troviamo in una situazione discriminatoria nei confronti dei nostri colleghi che hanno conseguito la tessera antecedentemente a noi, i quali sono giustamente ritenuti in grado di poter allenare le squadre giovanili, senza dover ulteriormente affrontare un corso.
5) L’acconto richiesto dal CNA di importo pari ad Euro 100 non è stato sufficientemente motivato, né tantomeno è stato indicato quali saranno gli esborsi monetari futuri, rendendo facilmente intuibile che non saranno di lieve entità.
6) Il calendario proposto delle attività didattiche da seguire è chiaramente inconciliabile con le attività svolte dagli Allenatori presso le società di appartenenza, impedendo così un l’impegno fondamentale alla base.
Il CNA ha dal nostro punto di vista completamente perso quali siano gli obbiettivi per gli Allenatori, non capendo cosa significhi assentarsi per ulteriori 10 giorni da famiglia/lavoro/studio, e la recente situazione economica italiana indurrebbe a porre un attento ragionamento su cosa i cittadini si possono realmente permettere. La situazione si riflette parimenti anche sulle condizioni del basket italiano, che ha visto sparire a livello nazionale decine di società, alcune di esse storiche, e non ci pare giusto in ciò chiedere ulteriori sacrifici a chi questa passione la coltiva da anni e cerca di portare avanti il movimento alla sua base. Chiediamo pertanto che sia rivisitata l’attuale riforma sul percorso di Istruttore Giovanile, cercando di tutelare le nostre richieste e ricordandosi che il basket per noi è PASSIONE PRIMA DI TUTTO, e non un business su cui lucrare, il movimento crea e non distrugge se tutti uniti cerchiamo di andare avanti nella stessa direzione, accantonando gli interessi privati che ne derivano.
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