Basket Café Forum

C REGIONALE TOSCANA 2013/14, si torna a 16 squadre. ..

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peelion
view post Posted on 7/9/2012, 15:51




CITAZIONE (osservatore10 @ 5/9/2012, 12:33) 
Infatti..opinioni.
Però io non ho mai parlato in generale. Sin dal primo post in cui ho parlato di questo argomento ho sottolineato come quest'anno sportivo il livello tecnico della C1 è bassissimo.
Monsummano e Piombino sono corrazzate. Sotto il vuoto. Anche Bottegone è peggiorata rispetto ad un anno fa, stesso dicasi di Pontedera.
Certo è che il presidente di una squadra di C1, a rischio retrocessione (non siete messi malissimo a mio avviso, anche se non conosco le umbre) non dirà mai di andr giù in un campionato di caratura tecnica bassa.

Storicamente non hai citato anche un sacco di esempi di squadre che dalla C2 son salite e sono arrivate ai Play off...vedi Use (ripetutasi anche in B2), Pontedera, Agliana, Altopascio..e via dicendo.

è fantabasket perchè non ci sarà mai una partita vera...le amichevoli non contano.
Però credo che chiunque qua sia consapevole che il livello della C1 è calato e parecchio, mentre quello della C2 è veramente alto.

Vedi che il livello della C1 s'è alzato e di tanto. col fatto che molte squadre anno smesso ci sono un sacco di giocatori di livello superiore che scendono di categoria, mentre prima in C1 arrivavano giocatori dalle categorie superiori però tutti a fine carriera adesso arrivano giovani basta vedere LIBERATI a PIOMBINO
oppure ROMANO 27 anni forse nel momento migliore a MONSUMMANO e tanti altri cosi come tanti sono venuti in C2
e vedi che non'è ancora finita
Ricordati che ci sono Giocatori come PRELAZZI COTANI I fratelli GIGENA e molti altri che non trovano squadra
sicuramente perchè chiedono troppo ma poi si dovranno accontentare se vogliono continuare a giocare.
Per cui non mi meraviglierei se fra qualche giorno alcuni di loro andassero in B2 o C1.
 
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Jackson Keith Wilkes
view post Posted on 8/9/2012, 12:24




CITAZIONE (Vaiano14 @ 6/9/2012, 16:29) 
CITAZIONE (Pres @ 5/9/2012, 11:55) 
Giovedi e venerdi trofeo Borelli a Pescia con Cestistica, Versilia Basket, Prato e Vaiano.
Torneo sicuramente mooooolto interessante......

Venerdì e Sabato!

Semi-finali venerdì 7: Prato-Vaiano (primo derby della stagione!!) e Pescia-Varsilia

Finali sabato 8!

Commenti?
 
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Vaiano14
view post Posted on 8/9/2012, 13:26




Prato-Vaiano 59-58.

Partita sicuramente non spettacolare ma come un vero derby, combattuta. Primo tempo decisamente più Prato che dominando a rimbalzo e trovando facili conclusioni sotto canestro vola a +13. Nel secondo tempo Vaiano si sveglia e accorcia le distanze riuscendo a mettere la testa avanti sul 57-58 a 40 secondi dallo scadere con una fortunosa tripla. Nell'azione seguente però 2 tiri liberi di Consorti danno il nuovo vantaggio pratese che sancisce la vittoria della squadra di "casa".

 
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numquam cessi
view post Posted on 9/9/2012, 01:33




CITAZIONE (Vaiano14 @ 8/9/2012, 14:26) 
Prato-Vaiano 59-58.

Partita sicuramente non spettacolare ma come un vero derby, combattuta. Primo tempo decisamente più Prato che dominando a rimbalzo e trovando facili conclusioni sotto canestro vola a +13. Nel secondo tempo Vaiano si sveglia e accorcia le distanze riuscendo a mettere la testa avanti sul 57-58 a 40 secondi dallo scadere con una fortunosa tripla. Nell'azione seguente però 2 tiri liberi di Consorti danno il nuovo vantaggio pratese che sancisce la vittoria della squadra di "casa".

Poi questa sera Vaiano conquista il 3° posto sconfiggendo nettamente il Versilia, mentre nella finalissima Prato cede abbastanza nettamente ai veri "padroni di casa" del Pescia.Ma coach Pieri può cmq sorridere per la consistente prova dei giovani impiegati e per la crescita dei "vecchi".
Mercoledi alle Toscani alle 21, in Coppa Toscana i Dragons concederanno la rivincita ai Vaianesi. Forse anche coach Daviddi per Vaiano, ma sicuramente Marco Pieri per i lanieri, continuerà a dare spazio ai giovani, considerando la Coppa Toscana alla stregua di un'amichevole precampionato.

La prossima settimana si concluderà con i pratesi impegnati al Torneo di Jesolo, quadrangolare ad inviti organizzato dagli amici dell ASD Litoralenord.
 
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orgoglioGV
view post Posted on 9/9/2012, 11:39




Spippolando fra i vari topic mi sono imbattuto in quello di Palestrina non sapendo che stanno disputando la C1 o DNC (comunque la 5° categoria, quella che una volta era la serie D)

A pagina 5 c'è un intervento interessante che riporto:
CITAZIONE
Un grido d'allarme... il basket italiano sta morendo



Torno a scrivere un pezzo sul sito dopo circa un anno. In quest'anno, la mancanza di tempo da dedicare al basket ha provocato il mio allontanamento forzato, oltre che dal sito (che continuo ad aggiornare solo per la sua parte "statistica") anche dai palazzetti. Dunque non sono più "addentro" all'ambiente come qualche tempo fa. Ma questo stare al di fuori non mi impedisce - almeno - di avere una "visione d'insieme" di ciò che succede nel mondo della pallacanestro, nostrana e non. E quello che vedo, purtroppo, non mi piace per niente.

Anche in questa stagione, infatti, come successe un anno fa, è in atto "l'ecatombe". Decine di società hanno rinunciato all'iscrizione ai rispettivi campionati, dalla serie A1 (Teramo) alla C regionale (Nereto?), passando per la LegA2 e le tre divisioni nazionali. I motivi, per il 99% di queste società, sono di carattere economico... in quattro parole: non ci sono soldi.

Due anni fa la nostra piccola regione poteva vantarsi di avere due squadre in B dilettanti (nella stessa città, magari una delle due era di troppo ma allo stato attuale delle cose questo purtroppo non ha più importanza), due in C dilettanti e una in B nazionale femminile. In due anni - non per demeriti sportivi, anzi - quattro di queste cinque società hanno chiuso i battenti o stanno per farlo o sono ripartite dai campionati regionali.

Si dirà, e lo abbiamo detto anche noi esattamente un anno fa in occasione della rinuncia alla DNB da parte del Nuovo Basket Campobasso: c'è la crisi. Sì, è vero, c'è la crisi, con tutte le conseguenze ad essa associate e che non è il caso qui di ripetere. Ma c'è anche un'altra cosa: gli ormai famigerati "parametri".

Semplificando, ogni società che ha sotto contratto giocatori non provenienti dal proprio settore giovanile deve versare alla Fip una quota in denaro, variabile da campionato a campionato. La Fip, poi, provvede a versare il dovuto alle società dal cui settore giovanile quei giocatori provengono.

Questa regola, voluta - si badi bene - dalle stesse società, è probabilmente nata con l'intento di indurre i sodalizi che non lo facevano ad investire sul settore giovanile, "producendosi in casa" i giocatori. Ebbene, questa regola - lo dimostrano i fatti - ben lungi dal raggiungere quell'obiettivo, ha fino ad ora prodotto soltanto disastri. Non è un caso che nel Molise a sopravvivere sia soltanto Venafro, cioè la società che impiega in prima squadra il maggior numero di giocatori del proprio settore giovanile (che a Venafro era ben curato anche prima dell'introduzione della regola dei parametri) e dunque deve versare meno soldi. Ma vediamoli, questi disastri:

1. Quello della creazione (e del mantenimento) di un settore giovanile "proficuo" è un investimento a lungo termine (lo dimostra per l'appunto Venafro, che segue questa politica da molti anni), che richiede l'impiego di ingenti risorse economiche ed ha un suo "rischio", nel senso che - pur impiegando tante risorse economiche - non è detto che si riesca a produrre giocatori adatti a giocare in prima squadra. I parametri, poi, tolgono risorse economiche alle società, le quali - piuttosto che investire nel settore giovanile col rischio che l'investimento sia infruttuoso - preferiscono abbandonare l'attività.

2. Fino a questo momento, le uniche società a beneficiare degli introiti provenienti dai parametri sono quelle che un settore giovanile ben avviato e "remunerativo" ce l'avevano già. Un esempio per tutti: la Stella Azzurra Roma.

3. Quella dei parametri è una regola che, come molte altre, discrimina le piccole realtà. Come può mai competere, a livello di settore giovanile, una squadra molisana (ma anche, ad esempio, della Valle d'Aosta) con una di Roma o Milano o Napoli o una qualunque altra grande città? Trecentomila abitanti in tutto il Molise sono più o meno un terzo degli abitanti di una sola di queste grandi città, per non parlare della differenza che esiste in termini di impianti sportivi, infrastrutture, facilità di spostamento ecc. ecc. Quali di queste realtà hanno più probabilità di creare giocatori capaci di militare con sicurezza nei campionati nazionali? Come potrà mai più emergere a livello nazionale una squadra molisana come fece negli anni 80 il Nuovo Basket Campobasso?

4. "The last but not the least", la regola dei parametri ha finora falsato i campionati. Chiedere alla Mens Sana Campobasso, che l'anno scorso fino ad un certo punto "veleggiava" tranquillamente in zona salvezza, per poi - dopo il pagamento dell'ultima rata dei parametri - rimanere con soli cinque giocatori in grado di tenere dignitosamente il campo in DNB e dunque perdere quasi tutte le restanti partite e concludere il campionato con la retrocessione. Una cosa era affrontare la Mens Sana di inizio stagione, tutt'altra cosa affrontare quella "rabberciata" dopo il pagamento dei parametri. Con tanti saluti alla regolarità del campionato. Ma siamo certi che gli esempi da fare in questo senso sarebbero parecchi.

Arrivati a questo punto, con altre decine di società il cui "de profundis" si va ad aggiungere a quelli ai quali abbiamo già assistito dodici mesi fa, c'è qualcuno che si pone delle domande? Non è che per caso l'esperimento dei parametri sia da considerarsi chiuso? Il compito di una Federazione sportiva, oltre a quello di mettere in vetrina la massima espressione dello sport che essa rappresenta (la Nazionale) - è anche e soprattutto quello di promuovere la diffusione del suddetto sport, favorendo l'attività della base e non "strozzandola" economicamente, altrimenti in futuro non ci sarà più una Nazionale da mettere in vetrina. C'è qualcuno ai piani alti della Fip che sta cercando di risolvere il problema? Perché il basket italiano sta morendo... e intorno al suo capezzale non ci sembra di vedere luminari.

Vittorio Salvatorelli

Questi sono gli argomenti su cui i veri amanti del basket dovrebbero discutere e non quelli da bar di coloro che faranno una fugace apparizione nel nostro mondo.

FUORI I MERCANTI DAL TEMPIO.

Riprendiamoci il nostro amato sport.
 
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_Scheggia_
view post Posted on 9/9/2012, 12:19




:uhm: :uhm: ci sarà una riunione, prossimamente, in tutte le province toscane, per presentare il candidato unico e dico unico alla presidenza della fip regionale, per mandare via i mercanti dal tempio, ti consiglio di ripassare la prossima volta, tra quattro anni, se la pallacanestro sopravvive, forse riusciremo a portarla in salvo, forse...
dimenticavo, il ns nuovo presidente federale, sarà l'ex presidente del coni, ho la vaga sensazione, ma spero di sbagliarmi, che sia il capo dei mercanti....
 
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pivottino
view post Posted on 9/9/2012, 12:53




CITAZIONE (_Scheggia_ @ 9/9/2012, 13:19) 
:uhm: :uhm: ci sarà una riunione, prossimamente, in tutte le province toscane, per presentare il candidato unico e dico unico alla presidenza della fip regionale, per mandare via i mercanti dal tempio, ti consiglio di ripassare la prossima volta, tra quattro anni, se la pallacanestro sopravvive, forse riusciremo a portarla in salvo, forse...
dimenticavo, il ns nuovo presidente federale, sarà l'ex presidente del coni, ho la vaga sensazione, ma spero di sbagliarmi, che sia il capo dei mercanti....

Più che fuori i mercanti direi fuori i burocrati ottusi e inutili.
Quello che sta succedendo nella società reale si sta scaricando anche in tutti gli sport compreso il basket , la fuga di sponsor e di chi molte volte appassionato di uno sport e determinato circuito lo finanziava di tasca e molte volte senza alcun ritorno economico è finito, Benetton Treviso ne è un esempio.
Se non cambia un po tutto la vedo dura .....
 
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Jackson Keith Wilkes
view post Posted on 9/9/2012, 14:07




CITAZIONE (orgoglioGV @ 9/9/2012, 12:39) 
Spippolando fra i vari topic mi sono imbattuto in quello di Palestrina non sapendo che stanno disputando la C1 o DNC (comunque la 5° categoria, quella che una volta era la serie D)

A pagina 5 c'è un intervento interessante che riporto:
CITAZIONE
Un grido d'allarme... il basket italiano sta morendo



Torno a scrivere un pezzo sul sito dopo circa un anno. In quest'anno, la mancanza di tempo da dedicare al basket ha provocato il mio allontanamento forzato, oltre che dal sito (che continuo ad aggiornare solo per la sua parte "statistica") anche dai palazzetti. Dunque non sono più "addentro" all'ambiente come qualche tempo fa. Ma questo stare al di fuori non mi impedisce - almeno - di avere una "visione d'insieme" di ciò che succede nel mondo della pallacanestro, nostrana e non. E quello che vedo, purtroppo, non mi piace per niente.

Anche in questa stagione, infatti, come successe un anno fa, è in atto "l'ecatombe". Decine di società hanno rinunciato all'iscrizione ai rispettivi campionati, dalla serie A1 (Teramo) alla C regionale (Nereto?), passando per la LegA2 e le tre divisioni nazionali. I motivi, per il 99% di queste società, sono di carattere economico... in quattro parole: non ci sono soldi.

Due anni fa la nostra piccola regione poteva vantarsi di avere due squadre in B dilettanti (nella stessa città, magari una delle due era di troppo ma allo stato attuale delle cose questo purtroppo non ha più importanza), due in C dilettanti e una in B nazionale femminile. In due anni - non per demeriti sportivi, anzi - quattro di queste cinque società hanno chiuso i battenti o stanno per farlo o sono ripartite dai campionati regionali.

Si dirà, e lo abbiamo detto anche noi esattamente un anno fa in occasione della rinuncia alla DNB da parte del Nuovo Basket Campobasso: c'è la crisi. Sì, è vero, c'è la crisi, con tutte le conseguenze ad essa associate e che non è il caso qui di ripetere. Ma c'è anche un'altra cosa: gli ormai famigerati "parametri".

Semplificando, ogni società che ha sotto contratto giocatori non provenienti dal proprio settore giovanile deve versare alla Fip una quota in denaro, variabile da campionato a campionato. La Fip, poi, provvede a versare il dovuto alle società dal cui settore giovanile quei giocatori provengono.

Questa regola, voluta - si badi bene - dalle stesse società, è probabilmente nata con l'intento di indurre i sodalizi che non lo facevano ad investire sul settore giovanile, "producendosi in casa" i giocatori. Ebbene, questa regola - lo dimostrano i fatti - ben lungi dal raggiungere quell'obiettivo, ha fino ad ora prodotto soltanto disastri. Non è un caso che nel Molise a sopravvivere sia soltanto Venafro, cioè la società che impiega in prima squadra il maggior numero di giocatori del proprio settore giovanile (che a Venafro era ben curato anche prima dell'introduzione della regola dei parametri) e dunque deve versare meno soldi. Ma vediamoli, questi disastri:

1. Quello della creazione (e del mantenimento) di un settore giovanile "proficuo" è un investimento a lungo termine (lo dimostra per l'appunto Venafro, che segue questa politica da molti anni), che richiede l'impiego di ingenti risorse economiche ed ha un suo "rischio", nel senso che - pur impiegando tante risorse economiche - non è detto che si riesca a produrre giocatori adatti a giocare in prima squadra. I parametri, poi, tolgono risorse economiche alle società, le quali - piuttosto che investire nel settore giovanile col rischio che l'investimento sia infruttuoso - preferiscono abbandonare l'attività.

2. Fino a questo momento, le uniche società a beneficiare degli introiti provenienti dai parametri sono quelle che un settore giovanile ben avviato e "remunerativo" ce l'avevano già. Un esempio per tutti: la Stella Azzurra Roma.

3. Quella dei parametri è una regola che, come molte altre, discrimina le piccole realtà. Come può mai competere, a livello di settore giovanile, una squadra molisana (ma anche, ad esempio, della Valle d'Aosta) con una di Roma o Milano o Napoli o una qualunque altra grande città? Trecentomila abitanti in tutto il Molise sono più o meno un terzo degli abitanti di una sola di queste grandi città, per non parlare della differenza che esiste in termini di impianti sportivi, infrastrutture, facilità di spostamento ecc. ecc. Quali di queste realtà hanno più probabilità di creare giocatori capaci di militare con sicurezza nei campionati nazionali? Come potrà mai più emergere a livello nazionale una squadra molisana come fece negli anni 80 il Nuovo Basket Campobasso?

4. "The last but not the least", la regola dei parametri ha finora falsato i campionati. Chiedere alla Mens Sana Campobasso, che l'anno scorso fino ad un certo punto "veleggiava" tranquillamente in zona salvezza, per poi - dopo il pagamento dell'ultima rata dei parametri - rimanere con soli cinque giocatori in grado di tenere dignitosamente il campo in DNB e dunque perdere quasi tutte le restanti partite e concludere il campionato con la retrocessione. Una cosa era affrontare la Mens Sana di inizio stagione, tutt'altra cosa affrontare quella "rabberciata" dopo il pagamento dei parametri. Con tanti saluti alla regolarità del campionato. Ma siamo certi che gli esempi da fare in questo senso sarebbero parecchi.

Arrivati a questo punto, con altre decine di società il cui "de profundis" si va ad aggiungere a quelli ai quali abbiamo già assistito dodici mesi fa, c'è qualcuno che si pone delle domande? Non è che per caso l'esperimento dei parametri sia da considerarsi chiuso? Il compito di una Federazione sportiva, oltre a quello di mettere in vetrina la massima espressione dello sport che essa rappresenta (la Nazionale) - è anche e soprattutto quello di promuovere la diffusione del suddetto sport, favorendo l'attività della base e non "strozzandola" economicamente, altrimenti in futuro non ci sarà più una Nazionale da mettere in vetrina. C'è qualcuno ai piani alti della Fip che sta cercando di risolvere il problema? Perché il basket italiano sta morendo... e intorno al suo capezzale non ci sembra di vedere luminari.

Vittorio Salvatorelli

Questi sono gli argomenti su cui i veri amanti del basket dovrebbero discutere e non quelli da bar di coloro che faranno una fugace apparizione nel nostro mondo.

FUORI I MERCANTI DAL TEMPIO.

Riprendiamoci il nostro amato sport.

Questo qui, secondo me non deve neppure parlare, ai tempi d'oro, in molise c'erano due squadre in B2 a campobasso e una in C1 a termoli, praticamente con tutti giocatori professionisti da fuori, argentini compresi, se prendevano un argentino in meno e un allenatore in più, forse potevano parlare diversamente ;)
 
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68calafuria
view post Posted on 9/9/2012, 16:37




Forse era uno dei mercanti?
 
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Antonio Priore
view post Posted on 9/9/2012, 17:36




CITAZIONE (orgoglioGV @ 9/9/2012, 12:39) 
Spippolando fra i vari topic mi sono imbattuto in quello di Palestrina non sapendo che stanno disputando la C1 o DNC (comunque la 5° categoria, quella che una volta era la serie D)

A pagina 5 c'è un intervento interessante che riporto:
CITAZIONE
Un grido d'allarme... il basket italiano sta morendo



Torno a scrivere un pezzo sul sito dopo circa un anno. In quest'anno, la mancanza di tempo da dedicare al basket ha provocato il mio allontanamento forzato, oltre che dal sito (che continuo ad aggiornare solo per la sua parte "statistica") anche dai palazzetti. Dunque non sono più "addentro" all'ambiente come qualche tempo fa. Ma questo stare al di fuori non mi impedisce - almeno - di avere una "visione d'insieme" di ciò che succede nel mondo della pallacanestro, nostrana e non. E quello che vedo, purtroppo, non mi piace per niente.

Anche in questa stagione, infatti, come successe un anno fa, è in atto "l'ecatombe". Decine di società hanno rinunciato all'iscrizione ai rispettivi campionati, dalla serie A1 (Teramo) alla C regionale (Nereto?), passando per la LegA2 e le tre divisioni nazionali. I motivi, per il 99% di queste società, sono di carattere economico... in quattro parole: non ci sono soldi.

Due anni fa la nostra piccola regione poteva vantarsi di avere due squadre in B dilettanti (nella stessa città, magari una delle due era di troppo ma allo stato attuale delle cose questo purtroppo non ha più importanza), due in C dilettanti e una in B nazionale femminile. In due anni - non per demeriti sportivi, anzi - quattro di queste cinque società hanno chiuso i battenti o stanno per farlo o sono ripartite dai campionati regionali.

Si dirà, e lo abbiamo detto anche noi esattamente un anno fa in occasione della rinuncia alla DNB da parte del Nuovo Basket Campobasso: c'è la crisi. Sì, è vero, c'è la crisi, con tutte le conseguenze ad essa associate e che non è il caso qui di ripetere. Ma c'è anche un'altra cosa: gli ormai famigerati "parametri".

Semplificando, ogni società che ha sotto contratto giocatori non provenienti dal proprio settore giovanile deve versare alla Fip una quota in denaro, variabile da campionato a campionato. La Fip, poi, provvede a versare il dovuto alle società dal cui settore giovanile quei giocatori provengono.

Questa regola, voluta - si badi bene - dalle stesse società, è probabilmente nata con l'intento di indurre i sodalizi che non lo facevano ad investire sul settore giovanile, "producendosi in casa" i giocatori. Ebbene, questa regola - lo dimostrano i fatti - ben lungi dal raggiungere quell'obiettivo, ha fino ad ora prodotto soltanto disastri. Non è un caso che nel Molise a sopravvivere sia soltanto Venafro, cioè la società che impiega in prima squadra il maggior numero di giocatori del proprio settore giovanile (che a Venafro era ben curato anche prima dell'introduzione della regola dei parametri) e dunque deve versare meno soldi. Ma vediamoli, questi disastri:

1. Quello della creazione (e del mantenimento) di un settore giovanile "proficuo" è un investimento a lungo termine (lo dimostra per l'appunto Venafro, che segue questa politica da molti anni), che richiede l'impiego di ingenti risorse economiche ed ha un suo "rischio", nel senso che - pur impiegando tante risorse economiche - non è detto che si riesca a produrre giocatori adatti a giocare in prima squadra. I parametri, poi, tolgono risorse economiche alle società, le quali - piuttosto che investire nel settore giovanile col rischio che l'investimento sia infruttuoso - preferiscono abbandonare l'attività.

2. Fino a questo momento, le uniche società a beneficiare degli introiti provenienti dai parametri sono quelle che un settore giovanile ben avviato e "remunerativo" ce l'avevano già. Un esempio per tutti: la Stella Azzurra Roma.

3. Quella dei parametri è una regola che, come molte altre, discrimina le piccole realtà. Come può mai competere, a livello di settore giovanile, una squadra molisana (ma anche, ad esempio, della Valle d'Aosta) con una di Roma o Milano o Napoli o una qualunque altra grande città? Trecentomila abitanti in tutto il Molise sono più o meno un terzo degli abitanti di una sola di queste grandi città, per non parlare della differenza che esiste in termini di impianti sportivi, infrastrutture, facilità di spostamento ecc. ecc. Quali di queste realtà hanno più probabilità di creare giocatori capaci di militare con sicurezza nei campionati nazionali? Come potrà mai più emergere a livello nazionale una squadra molisana come fece negli anni 80 il Nuovo Basket Campobasso?

4. "The last but not the least", la regola dei parametri ha finora falsato i campionati. Chiedere alla Mens Sana Campobasso, che l'anno scorso fino ad un certo punto "veleggiava" tranquillamente in zona salvezza, per poi - dopo il pagamento dell'ultima rata dei parametri - rimanere con soli cinque giocatori in grado di tenere dignitosamente il campo in DNB e dunque perdere quasi tutte le restanti partite e concludere il campionato con la retrocessione. Una cosa era affrontare la Mens Sana di inizio stagione, tutt'altra cosa affrontare quella "rabberciata" dopo il pagamento dei parametri. Con tanti saluti alla regolarità del campionato. Ma siamo certi che gli esempi da fare in questo senso sarebbero parecchi.

Arrivati a questo punto, con altre decine di società il cui "de profundis" si va ad aggiungere a quelli ai quali abbiamo già assistito dodici mesi fa, c'è qualcuno che si pone delle domande? Non è che per caso l'esperimento dei parametri sia da considerarsi chiuso? Il compito di una Federazione sportiva, oltre a quello di mettere in vetrina la massima espressione dello sport che essa rappresenta (la Nazionale) - è anche e soprattutto quello di promuovere la diffusione del suddetto sport, favorendo l'attività della base e non "strozzandola" economicamente, altrimenti in futuro non ci sarà più una Nazionale da mettere in vetrina. C'è qualcuno ai piani alti della Fip che sta cercando di risolvere il problema? Perché il basket italiano sta morendo... e intorno al suo capezzale non ci sembra di vedere luminari.

Vittorio Salvatorelli

Questi sono gli argomenti su cui i veri amanti del basket dovrebbero discutere e non quelli da bar di coloro che faranno una fugace apparizione nel nostro mondo.

FUORI I MERCANTI DAL TEMPIO.

Riprendiamoci il nostro amato sport.

Ormai, mi rendo conto, che sono uno che parla fuori dal coro, ma la mia la dico lo stesso.

Partendo dal presupposto che i paramatri, come l'obbligo degli under, non ha prodotto i risultati sperati e considerando anche che spesso la FIP si trova in palese conflitto d'interesse, dato che dal fallimento delle società ha tutto da guadagnarci, non credo però che siano questi gli argomenti che possano avvalorare la tesi del "male" dei parametri... anzi...

Considerando che la crisi c'è ed è innegabile, personalmente preferisco che resti in vita una società che dà valore al suo settore giovanile, magari spendendo per un allenatore di qualità, piuttosto che spendere in un argentino( come ha già detto qualcuno) e guadagnarsi categorie sovradimensionate rispetto alle reali possibilità.

Anche perchè Venafro, per fare quello che fa, rispetto ad altre societò del luogo, ha semplicemente deciso di investire i propri soldi in modo intelligente.

Infatti andando a vedere un po' in giro, usando sempre venafro come esempio, noto che ha 11.000 abitanti e partecipa al campionato DNC. Quindi, a prescindere dei parametri, direi che non ci voglia un genio per capire che una realtà di questo tipo abbia più a cuore il coinvolgimento della gente del luogo, piuttosto che sperperare soldi in argentini e affini per avere la gratificazione di partecipare ad una DNA o DNB.

Chi pensa che le seconde abbiano ragione e quindi diritti, mi dispiace, ma non ama questo sport, ma ha solo voglia del balocchino con cui passare il tempo...

Ripeto, che le regole abbiano fallito, è davanti agli occhi di tutti, ma perlomeno portatemi esempi più edificanti, tipo Sesto san giovanni nel femminile, e non pseudo società che per colpa dei parametri nel secondo semestre non sono stati più in grado di pagare lo stipendio di un albanese e due montenegrini( confermando invece un argentino), per poter partecipare al campionato di DNB.

Grazie della pazienza e saluto.
 
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view post Posted on 9/9/2012, 20:18

Sempre dannatamente dalla parte del torto

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CITAZIONE (Antonio Priore @ 9/9/2012, 18:36) 
Ormai, mi rendo conto, che sono uno che parla fuori dal coro, ma la mia la dico lo stesso.

Partendo dal presupposto che i paramatri, come l'obbligo degli under, non ha prodotto i risultati sperati e considerando anche che spesso la FIP si trova in palese conflitto d'interesse, dato che dal fallimento delle società ha tutto da guadagnarci, non credo però che siano questi gli argomenti che possano avvalorare la tesi del "male" dei parametri... anzi...

Considerando che la crisi c'è ed è innegabile, .....

Grazie della pazienza e saluto.

Guarda, non sei il solo a sostenere certe tesi.. io sono molto più della tua opinione che non di quella di altri (per quanto io possa contare).

Non si può negare che "la contrazione" delle società professionistiche/di leghe nazionali (che poi mi debbono spiegare quanti veri dilettanti ci sono in DNA o in DNB) non è legata solo alle regole, ma alla inconfutabile crisi economica che riduce non solo le società di basket, ma principalmente le aziende che le dovrebbero finanziare, a stringere i cordoni della borsa. Oggi come oggi una società che può spendere qualcosa preferisce la C2 alla C1 per motivi di costi (ed è logico che sia così altrimenti che senso avrebbe?) e di regole "ballerine" imposte dalla Fip in complicità con la LNP.. ed anche questo va detto..

Però mi permetto di lanciare una riflessione.. quante società di C2/D stanno oggi programmando il loro domani? Secondo me in poche.. sicuramente è giusto che allestiscano squadre competitive prendendo anche giocatori "costosi" per ben figurare..ma non è che anche al giorno d'oggi qualcuno nei campionati regionali "vive al di sopra delle proprie possibilità" tecniche e nel momento in cui il socio/sponsor che mette i soldi si ritira, rimane col culo per terra!?!?
 
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numquam cessi
view post Posted on 10/9/2012, 00:49




CITAZIONE (Irving Thomas @ 9/9/2012, 21:18) 
CITAZIONE (Antonio Priore @ 9/9/2012, 18:36) 
Ormai, mi rendo conto, che sono uno che parla fuori dal coro, ma la mia la dico lo stesso.

Partendo dal presupposto che i paramatri, come l'obbligo degli under, non ha prodotto i risultati sperati e considerando anche che spesso la FIP si trova in palese conflitto d'interesse, dato che dal fallimento delle società ha tutto da guadagnarci, non credo però che siano questi gli argomenti che possano avvalorare la tesi del "male" dei parametri... anzi...

Considerando che la crisi c'è ed è innegabile, .....

Grazie della pazienza e saluto.

Guarda, non sei il solo a sostenere certe tesi.. io sono molto più della tua opinione che non di quella di altri (per quanto io possa contare).

Non si può negare che "la contrazione" delle società professionistiche/di leghe nazionali (che poi mi debbono spiegare quanti veri dilettanti ci sono in DNA o in DNB) non è legata solo alle regole, ma alla inconfutabile crisi economica che riduce non solo le società di basket, ma principalmente le aziende che le dovrebbero finanziare, a stringere i cordoni della borsa. Oggi come oggi una società che può spendere qualcosa preferisce la C2 alla C1 per motivi di costi (ed è logico che sia così altrimenti che senso avrebbe?) e di regole "ballerine" imposte dalla Fip in complicità con la LNP.. ed anche questo va detto..

Però mi permetto di lanciare una riflessione.. quante società di C2/D stanno oggi programmando il loro domani? Secondo me in poche.. sicuramente è giusto che allestiscano squadre competitive prendendo anche giocatori "costosi" per ben figurare..ma non è che anche al giorno d'oggi qualcuno nei campionati regionali "vive al di sopra delle proprie possibilità" tecniche e nel momento in cui il socio/sponsor che mette i soldi si ritira, rimane col culo per terra!?!?

Se i dirigenti si facessero meno prendere per il c*** dagli agenti, forse il sistema capirebbe che sono finiti i soldi per quasi 1500 (quasi)professionisti in DNA, DNB, DNC, tanti sono attualmente in un rapido calcolo a braccia...

Poi c'è il paradosso di chi spende per parametri 1200 X 6 (7200) in C regionale e si lamenta, ma poi dà anche più di 10000 € di "rimborso" a giocatore, ed in alcune realtà anche l'appartamento.
Ma vaia... vaia!!!!
 
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osservatore10
view post Posted on 10/9/2012, 09:29




CITAZIONE (numquam cessi @ 10/9/2012, 01:49) 
CITAZIONE (Irving Thomas @ 9/9/2012, 21:18) 
Guarda, non sei il solo a sostenere certe tesi.. io sono molto più della tua opinione che non di quella di altri (per quanto io possa contare).

Non si può negare che "la contrazione" delle società professionistiche/di leghe nazionali (che poi mi debbono spiegare quanti veri dilettanti ci sono in DNA o in DNB) non è legata solo alle regole, ma alla inconfutabile crisi economica che riduce non solo le società di basket, ma principalmente le aziende che le dovrebbero finanziare, a stringere i cordoni della borsa. Oggi come oggi una società che può spendere qualcosa preferisce la C2 alla C1 per motivi di costi (ed è logico che sia così altrimenti che senso avrebbe?) e di regole "ballerine" imposte dalla Fip in complicità con la LNP.. ed anche questo va detto..

Però mi permetto di lanciare una riflessione.. quante società di C2/D stanno oggi programmando il loro domani? Secondo me in poche.. sicuramente è giusto che allestiscano squadre competitive prendendo anche giocatori "costosi" per ben figurare..ma non è che anche al giorno d'oggi qualcuno nei campionati regionali "vive al di sopra delle proprie possibilità" tecniche e nel momento in cui il socio/sponsor che mette i soldi si ritira, rimane col culo per terra!?!?

Se i dirigenti si facessero meno prendere per il c*** dagli agenti, forse il sistema capirebbe che sono finiti i soldi per quasi 1500 (quasi)professionisti in DNA, DNB, DNC, tanti sono attualmente in un rapido calcolo a braccia...

Poi c'è il paradosso di chi spende per parametri 1200 X 6 (7200) in C regionale e si lamenta, ma poi dà anche più di 10000 € di "rimborso" a giocatore, ed in alcune realtà anche l'appartamento.
Ma vaia... vaia!!!!

:quoto: :quoto: :quoto:

 
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Mr. Gwyn
view post Posted on 10/9/2012, 10:25




Qualche pronostico sulla prima di campionato?? Inizio io, tento una probabile schedina...

PRATO - GHEZZANO 1
AUDAXCARRARA -ASDMONTESPERTOLI 2
ETRUSCA BASKE - A.S.DIL. COLLE BASKET 1
ASD BASKET GROSSETO - AGLIANA 2
VALBISENZIO - VERSILIA 1
CESTISTICA AUDACE PESCIA - A.DIL. LIB. LIBURNIA BASKET 1
A. DIL. BASKET OLIMPIA LEGN - G.S. FOLGORE A.S.D. 1
A.D. BASKET VENTURINA - a.s.d. BASKET ARETINA 1
A.D. SYNERGY BASKET VALD - S.S. VIRTUS CERTALDO A.S.D. 2

Che dite ne ho azzeccata qualcuna??
 
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dellone
view post Posted on 10/9/2012, 11:36




Ma guarda un pò se non si sta per avverare ciò che avevo previsto due-tre anni fa....
I giocatori di promozione - serie D e serie C2 dovranno quasi pagare per giocare (del resto vale per il tennis e tanti altri sport quindi non vedo il motivo per cui non dovrebbe valere per il basket) ed i giocatori di c-b nazionale giocare quasi gratis per permettere alle società di pagare il parametro... Procuratori ?? Solo per i professionisti..
Il basket è finito come tutto l'altro sport basato sulle sponsorizzazioni....
Stop fine dei giochi...

Per il campionato vedo molto bene Pescia .. (la migliore coppia di playmaker ed un lungo di grande qualità) .. poi grande equilibrio.
 
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1266 replies since 31/8/2012, 16:52   175712 views
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