Dott. J. |
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| CITAZIONE (conte rissoso @ 1/12/2012, 21:53) CITAZIONE (Dott. J. @ 1/12/2012, 14:44) Caro Conte Rissoso sono d'accordo con Te "mancano i vaini", questo e' vero, ma potremmo costruire un tavolo di lavoro nel quale condividere lo sviluppo di un movimento cestistico, a livello giovanile, che comprenda le maggiori societa' dove esiste tutt'ora una dialettica collaborativa (Don Bosco, Meloria, Libertas) e mettere tutte le forze ed i valori a fattore comune per creare una solo societa' capace di portare avanti un programma per partecipare ad un campionato che finalmente renda giustizia a tutti gli sforzi profusi dalle singole societa'. Fare una squadra Under 21, Under 17, Under 14 finalmente competitiva con il nome Meloria, Libertas Don Bosco, raccogliendo tutte le migliori componenti attirando sicuramente interesse e forse risorse da destinare al richiamato programma. Da soli, come ha provato qualcuno non si riuscira' a fare niente, dura solo una stagione e poi ti vedi costretto a vendere i pezzi migliori per finanziarti. Sono memore ancora della PL '87, imbattibile fino ai cadetti, poi ha "fatto fuori" i ragazzi migliori e da lì e' iniziato il crollo societario con lo sfascio della squadra, costretta nel periodo immediatamente successivo a cambiare nome e ridimensionando le ambizioni societarie. La storia si sta ripetendo per altre societa' e prima di eventi mortali sarebbe meglio sedersi ad un tavolo e parlare del futuro del basket nella nostra citta' sempre nostalgica di derby e di successi giovanili nella pallacanestro. Altro che nuovi impianti (che poi hanno un carattere meramente speculativo sul quale verrebbero insediate ben altre attivita' che niente hanno a che vedere con il basket.....) e partiamo da questo patrimonio che ci appartiene per rifondare il basket in citta'. Non voglio avere la presunzione di avere la soluzione in tasca, ma potrebbe essere un'idea sulla quale discutere. Io ci sto e le risorse si possono sempre trovare, ovviamente adeguate ai programmi, ma non vorrei intorno solo meri speculatori che sono presenti nel board di alcune societa' e che hanno dichiarato apertamente di andare avanti da soli. Quoto pienamente, ma chi ha il proprio "orticello", magari coltivato con anni di impegno, passione e scrificio, non è disposto a "sparire" e/o condividere con altri. Senza contare che a livello decisionale, ognuno avrebbe diirtti, in funzione dell'investimento (sia economico che a livello di materiale "umano") impegnato... Chi si priva del Suo per far decidere qualcun altro??? La vedo dura... E' chiaro che ogni partecipante al tavolo, per condividere un progetto di base, dovra' rinunciare in misura equa ad una parte del proprio orticello, peraltro costruito con impegno e sacrifici nel tempo, altrimenti non si potra' dare mai un futuro di successi della pallacanestro alla citta' ed a tutto il movimento giovanile che ruota intorno ad essa.Le risorse con un progetto si possono trovare. Addirittura per costruire un nuovo impianto sportivo dedicato, la citta' del basket - altro che centri fisioterapici, palestre, asili, scuole private, etc.etc. che non farebbero altro che allontanare possibili finanziatori - dove si parlera' solo di pallacanestro e di giovani, con un azionariato popolare diffuso costituito dalle societa' fondatrici nella parte di controllo, dai genitori, da sponsor (veri) senza concentrazione, aperto alle scuole per creare un movimento d'interesse, dalle elementari, per dare una forza sostenibile attraverso il mini basket. Con questa filosofia si potrebbe partire da subito, e le Istituzioni non potranno che essere d'accordo. E queste sono anche le aspettative della citta'.
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