CITAZIONE (Jackson Keith Wilkes @ 31/12/2012, 13:47)
Non voglio parlare del caso, che non conosco,
ma provate a immaginare un datore di lavoro di 15 anni e un dipendente di 50, anzi per essere più crudi,
un "padrone" di 15 anni e un operaio di 50
e se il "padrone" sotto pressione diventasse un attimino arrogante o comunque non rispettoso della differenza di età?
potrebbe succedere di tutto o no? io credo di si
i miniarbitri vanno affiancati da persone adulte ed esperte, non mandati allo sbaraglio,
potrebbe anche andare benissimo una coppia di miniarbitri con un tutor a bordo campo, con cui confrontarsi ad ogni time out,
Aldilà che l'esempio non è perfettamente calzante, ma direi che non sia normale che possa succedere di tutto. Magari può essere giustificato che i toni si surriscaldino, magari potrà essere normale che scappi un "vaffa", ma non che gli si afferri il collo.
Ma mettiamo caso che il tuo esempio sia calzante e metti caso che non solo ci sia il "padrone" e l'operaio, ma ci siano anche i nipotini dell'operaio. Tu avresti il coraggio di mettergli le mani al collo?
Ribadisco, il fatto che più l'arbitro è esperto meglio è, ma per come scrivete comincio a credere che timeout abbia ragione.
Parlo in generale e non nel caso specifico, ma se un adulto si permette di mettere le mani addosso a un minorenne altro che squalifica, qui c'è la galera.
Per voi le parole chiave sono partita di basket, arbitro, inesperto, fratello di... ecc.. Per me l'unica parola chiave è MINORENNE.
Un po' mi sembrate come quei preti che dicono che se c'è violenza sulle donne è perchè provocano o se esiste la pedofilia è perchè sono loro a prendere l'iniziativa.
Per favore tornate alla realtà, non sono un santo, so cosa vuol dire farsi "prendere" dalla partita, ma un conto è una protesta sopra le righe, un lamentarsi eccessivamente, un conto passare dalle parole ai fatti.
Ora mi dite chi di voi si permetterebbe di mettere le mani addosso ad un MINORENNE( ripeto, non arbitro, non inesperto).
Ormai stiamo trascendendo e sembra che tra un po' basterà dare il "Buongiorno" ad uno sconosciuto per vincere il PREMIO NOBEL PER LA PACE per come siamo capaci di giustificare l'ingiustificabile.
Saluti