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Alcune riflessioni sopra la pallacanestro giovanile

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DennisRodmanPositivoForever
view post Posted on 21/6/2012, 12:30 by: DennisRodmanPositivoForever




CITAZIONE (hana-bi @ 20/6/2012, 23:10)
Beh Bergamo ha indubbiamente settato uno standard. E vanta pure qualche tentativo di imitazione.
Ma intorno c'è il resto della regione, in un ambito tra l'altro di contrazione delle risorse. Io faccio il dirigente e ho un figlio che gioca, gli dico che la sua dev'essere innanzitutto un'avventura personale, e al limite può contare su quel che ho imparato per non cader completamente dal pero, ma resta il fatto - purtroppo - che va molto anche col "fattore C", cioè il c... fortuna.

Magari sei alto e grosso e sembri nato col la spicchia in mano, ma poi:

Sei logisticamente a portata di una società forte (forte soprattutto per resistere alle pressioni dei genitori, scusate) e strutturata che garantisca allenamenti in numero durata e intensità sufficienti? (perché in grandissima parte dei casi, la logistica è interamente a carico della famiglia). Oh qui parlate di quattro allenamenti con disinvoltura, l'anno scorso in provinciale U17 forse ho visto una squadra o due che ci andavano vicino...
Hai un allenatore che faccia il formatore, o semplicemente un piluccatore del mejo che offre la piazza e che riesce a metterlo in campo con l'obiettivo esclusivo della vittoria? E hai anche un preparatore atletico, o qualcuno che si ricorda che sei fisicamente da plasmare?
Hai un campionato dove puoi sperare di scozzonarti punto a punto e non solo due volte a regular season? (vincendo le altre con scarti da ottanta punti in su, partite che notoriamente non solo non servono a niente, ma son pure assassine di vincitori e perdenti insieme!)
Hai la speranza di entrare in un gruppo di elementi sufficienti per far discorsi di programmazione e il resto? (Io parlo da una "zona depressa" riguardo a una specifica annata, dove per tutti il problema è apparecchiar la tavola, cioè avere almeno 14 ragazzi su cui contare, e l'unico esperimento di joint venture non è proprio andato a buon fine...)
Hai la fortuna di aver compagni "all'altezza", cioè che in allenamento si sbattono e si impegnano e non fanno i lasciami-stare, tipo quelli le cui famiglie son convinte che pagata la quota è esaurita tutta la loro responsabilità verso la squadra, poi non ti mandano i figli per settimane, oppure ti mandano quelli che demoliscono sistematicamente il lavoro di tutto il gruppo (e il coach non può riprenderli più di tanto altrimenti questi lasciano e la squadra si trova in zero)?
(infine) sei sano come pesce? No perché se ti infortuni cambiano parecchi presupposti. E se sei in un gruppo competitivo, rischi la competizione interna (situazione brutta che da atleta ho conosciuto bene, e allora tanti saluti all'aspetto allegrone e romantico dello sport, diventa una lotta a coltello e una gran pressione per tenersi il minutaggio).

Tanta aleatorietà, per farsi avanti in questo mondo...

Come sempre mi inchino difronte alla tua saggezza.
Ce ne vorrebbero 2 (o più) di hana-bi e allora le cose inizierebbero ad andare meglio.
Un salutone.
 
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273 replies since 18/6/2012, 11:00   28359 views
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