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Alcune riflessioni sopra la pallacanestro giovanile

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Wannes Pomelari
view post Posted on 20/6/2012, 11:31 by: Wannes Pomelari

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CITAZIONE (endan @ 20/6/2012, 12:07) 
CITAZIONE (tazmania67 @ 19/6/2012, 09:15) 
Se uno gioca poco in una squadra da 4 allenamenti potrebbe scegliersi una squadra con ambizioni minori ed essere protagonista. Basta capire bene le proprie priorità. Per fortuna in Lombardia ci sono tantissime realtà diverse con livelli diversi ma tutti con eguale dignità: Eccellenza-Elite-Provinciale-Csi e simili.....

... ma i ragazzi che hanno "sane ambizioni" (circa uguale a "buone illusioni") non vogliono oggi essere per forza protagonisti e nemmeno giocare quattro quarti (tanto meno nel CSI). Dato che sono ragazzi e forse pensano più al futuro di quanto noi adulti supponiamo, spesso in primis vogliono solo migliorarsi e per questo sono disposti a fare allenamenti (due, tre, quattro a settimana a seconda delle squadre e del livello in cui giocano) e altro. Mi pare che l'intervento di Jordanis era finalizzato a questo desiderio di miglioramento che c'è nei ragazzi (e perchè no ? anche nei loro genitori e immagino anche nei dirigenti delle squadre titolari del cartellino): poi lui ha dato una soluzione che non soddisfa (in pratica minutaggio minimo garantito) sia per la sua meccanosità e sia per i probabili effetti collaterali negativi (un ragazzo con un minutaggio minimo garantito magari si "siede" invece di darsi da fare). Però una soluzione che porti un miglioramento complessivo dell'intero roaster andrebbe ricercata. Ad esempio un doppio campionato (esempio under 19 provinclale e under 17 superiore) per chi gioca di meno non mi sembra malaccio: certo non tutte le società potrebbero farlo internamente, ma con opportuni prestiti sarebbe possibile ?

Una U17 forte si allena 5 volte a week ed inizia lavori specifici in sala pesi, più eventuali allenamenti con gruppi grandi. Cosa altro bisogna fare ? il tempo è quel che è..perchè esistono amici e scuola e non in questo specifico ordine.
I discorsi fatti sono un po campati in aria perchè non tengono in considerazioni tutti gli aspetti intorno ad un gruppo, alla società , a tutti quei meccanismi interni del ragazzo, del far parte di una squadra ecc...
la soluzione è semplice ma nel contempo difficilisima. Allenarsi nel contesto più appropriato, in modo di avere, a seconda dei livelli, sempre allenamenti competitivi, seguiti e diretti da bravi coaches.
Le società oggi vanno al risparmio su tutto, compreso gli allenatori.
Sto tenendoun corso allievo allenatore e ieri prima della mia lezione, hanno fermato un corsista per chiedergli di fare il 3° ass. in c1. quasi senza conoscerlo..perchè ?
si investono migliaia di euro nelle prime squadre, ma quando occorre pagare 1 euro in più l'allenatore più preparato non si fa...

ragazzi i problemi sono innumerevoli..
 
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273 replies since 18/6/2012, 11:00   28355 views
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