| La sconfitta non è un male, non siamo attrezzati per la FIBA Champions League e saremmo finiti nel girone di ferro, meglio ripartire da una Europe Cup più in linea con le nostre possibilità, sperando di affrontarla con una mentalità diversa rispetto all'anno scorso. E' un male come abbiamo giocato, perchè, finchè perdi in quanto sovrastato in un particolare aspetto, ok ci sta, il problema è che noi non ci abbiamo capito niente e non siamo riusciti a rispondere. Ripeto, questo deve accendere una spia per quella che sarà la nostra stagione. In fondo si era intuito già nelle amichevoli e nella partita vinta a fatica con Oradea il fatto che siamo terribilmente leggeri, senza Sneed poi, ancora di più.
- Il problema dei cambi difensivi con l'esterno che si trova accoppiato al lungo a due passi dal canestro, quando va bene, quando va male il lungo schiaccia nel deserto. - Non si vede un esterno esplosivo dal palleggio, questa cosa già la temevo prima ancora che iniziassero a giocare, obiettivamente c'è Morris che non sa palleggiare, usa solo la mano sinistra e non salta un foglio di gazzetta, nel traffico devi farti il segno di Croce perchè se segna, è per combinazione, più spesso sbaglia o perde palla. Una squadra con satanassi difensivi come Cholet può lavorarselo al fegato a piacimento, mettendogli pressione in ballhandling. - Senglin, inizio a pensare che sia the new Wes Clark, non si capisce esattamente cosa sia e la fissa che Corbani storicamente ha per lui. Mai piaciuto, ma ho voluto e voglio dare fiducia a questa scelta, ovvio che non lo sto stroncando, ma le nostre perplessità estive diciamo che non stanno sfumando come si sperava. - A rimbalzo bisogna fare qualcosa, semplicemente non è ammissibile concedere agli avversari tre tiri ad ogni possesso. Questa cosa è preoccupante.
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