NEW BASKET BRINDISI, Questa volta vorremmo starci più a lungo!

Sarà la levataccia per lavoro, ma questa proprio non l’ho capita.
E non l’ho capita al netto che “i numeri” si leggono in funzione della situazione contingente, specie in una finale.
Intendo dire che se si è 15 a 2 evidentemente non si è 0 a 0, no?
Specie in una gara secca.
E, con tutto il merito di essere 15 a 2 e non 0 a 0, si comincia già a giocare in un certo modo .. al “gatto col topo”, “conservativi”, un po’ più cinici, battezzando alcuni (Zanelli, Campogrande), facendo fare canestri di un certo tipo ad altri (Banks solo tiri liberi sino a pochi minuti dalla fine, quando a tre minuti dal traguardo, dopo 117 minuti giocati alla morte nell’arco di quattro giorni, comprensibilmente sul più 13 ci siamo un po’ distratti), rallentando il gioco, difendendo forte, anche col rischio calcolato di riempirsi di falli, sapendo di avere 11 giocatori “autentici” da poter ruotare.
Forse i numeri vanno letti così, non fini a se stessi e presi parzialmente. Altrimenti si arriva a conclusioni avulse dalla realtà dei fatti.
La mia Reyer ha tenuto gli avversari a poco più del 30% di media al tiro nell’arco delle tre partite disputate, giocando contro Bologna Milano e Brindisi, non contro le ultime arrivate, se proprio vogliamo parlare di numeri.
Sinceramente domenica non ho mai avuto la sensazione di poterla perdere.
Con la massima stima e sincero rispetto per Brindisi, città e squadra, e per il gran campionato che state facendo, domenica la partita, secondo me, è stata controllata nell’arco dei 40 minuti dalla squadra che poi ha vinto.