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BASKET BANCOLE, Dal 1954 pane e basket

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gzanardi
view post Posted on 10/5/2013, 09:53




Dopo 11 stagioni Trazzi non sarà più l'allenatore della prima squadra
BANCOLE. Con la sconfitta casalinga in gara-2 dei playout che consegna la salvezza ai vicentini del Garcia Moreno Arzignano, si conclude la tormentata stagione sportiva del Pontek Bancole. Dopo la regular season chiusa all'ultimo posto con un bilancio di 4 vittorie e 22 sconfitte, cala il sipario sul campionato di Dnc conquistato in extremis solo un anno fa e rivelatosi col senno di poi un palcoscenico non alla portata della formazione bancolese. Troppo il divario tecnico, di esperienza, di roster e chiaramente anche di budget nei confronti delle altre concorrenti del girone, tanto che dall'entusiasmo del via della nuova avventura si è ben presto passati ad un più compassato realismo che ha portato il Pontek a chiudere in affanno una stagione costellata tra le altre cose da acciacchi e infortuni a ripetizione che hanno reso ancora più impervio un cammino che si prevedeva già in salita. Ed è così che ora, a bocce ferme, è arrivato il momento per la società di trarre un bilancio della stagione appena passata, sia dal punto di vista sportivo ma anche di resa degli obiettivi preposti. Il tutto con uno sguardo costruttivo necessario per ripartire con vigore a programmare la prossima stagione sportiva, così come spiega il Direttore Generale del Basket Bancole Giovanni Matoti.
Dopo un solo anno di Dnc ecco arrivare la retrocessione. Che bilancio si può fare della stagione appena trascorsa?
“L'unico bilancio possibile e nulla che non avessimo messo in preventivo anche ad inizio anno. Siamo sempre stati consci dei nostri limiti ma abbiamo portato avanti l'impegno con grande umiltà ed entusiasmo. Di certo nel momento economico attuale e con le risorse a disposizione era onestamente difficile fare di più. Abbiamo puntato su un roster giovanissimo, con giocatori di grande talento ma ovviamente con poca esperienza ad alti livelli e sono sicuro che l'annata appena trascorsa li aiuterà molto a crescere anche in prospettiva futura. Se poi consideriamo i tanti infortuni patiti durante l'arco dell'anno si capisce come sportivamente sia difficile costruire una realtà competitiva”.

Dunque nonostante tutto è da considerare come una esperienza positiva?
“Coniugare la possibilità di far fare esperienza ad un gruppo giovane, in un campionato nuovo e di livello molto alto, con il mero risultato sportivo è un'impresa molto, molto ardua. Quest'anno in maglia Pontek hanno esordito molti giovanissimi atleti provenienti dal vivaio, molti dei quali si affacciavano per la prima volta al palcoscenico della prima squadra, riuscendo a guadagnarsi uno spazio in campo per dare un contributo importante ai compagni e alla squadra. Questo era il nostro obiettivo di inizio stagione e credo che l'aver disputato un'annata tanto stimolante dal punto di vista della competitività di gioco, quanto difficile per quanto riguarda i risultati sia un insegnamento importante per formare carattere e potenzialità dei giovani giocatori ad inizio carriera”.
Quindi quali prospettive per il prossimo futuro?
“Sicuramente quelle di prepararci ad affrontare il prossimo campionato di C nel migliore dei modi con il gruppo di giovani che è cresciuto quest'anno, facendo bene i conti con le risorse economiche a disposizione. Quello che è certo è che, pur mantenendo una linea di continuità con il nostro progetto, ci saranno dei cambiamenti, primo fra tutti quello dell'allenatore. Dopo 11 anni di grande lavoro, Stefano Trazzi lascerà la guida tecnica della prima squadra per dedicarsi a tempo pieno al ruolo di Direttore Tecnico. Si tratta di una scelta fatta in accordo con la società perchè dopo tutti questi anni in prima linea era necessario fare una pausa. Stefano è un grande uomo e un professionista molto preparato che merita elogi seri per il grande lavoro che ha fatto in questi anni dove, sportivamente parlando ha preso in mano (da debuttante) la squadra in serie D ottenendo due promozioni, portandola prima in serie C e lo scorso anno addirittura in Dnc, rendendolo uno di tecnici più vincenti della storia del Basket Bancole. Poi chiaramente non può essere perfetto in tutto, ma alcune critiche gli hanno fatto male. Rimane un grande conoscitore della pallacanestro, nonché un ottimo insegnante dei fondamentali e sono sicuro che nei prossimi mesi avrà il suo bel da fare insieme al Ds Previdi per impostare la programmazione sportiva della nuova stagione”.
C'è già qualche alternativa pronta per la panchina del Pontek?
“Nomi ce ne sono, ma ancora nulla di ufficiale. Siamo una associazione sportiva di volontari e pertanto valuteremo in modo assembleare la scelta su chi sarà la persona più adatta a sedere in panchina per la prossima stagione”.
Come procede la programmazione per la prossima annata sportiva?
“Il contesto economico in cui vige l'Italia al giorno d'oggi è estremamente difficile e la situazione delle società sportive non è sicuramente da meno. E in questo Bancole non fa eccezione. Per quanto riguarda le sponsorizzazioni ci incontreremo con il nostro main sponsor e con tutti gli altri sponsor per capire le reali potenzialità in vista del prossimo anno. Poi in collaborazione con i nostri soci vedremo di trovare una soluzione che consenta alla società sportiva di far fronte alla prossima stagione con la massima tranquillità per essere sicuri di poter disputare un buon campionato con i nostri giovani e con preziosi elementi di esperienza come Diego Savazzi, capitano e limpido esempio di impegno ed abnegazione sia in campo che fuori. Un modello per lo stile del Basket Bancole, che anche se comincia ad andare in là con gli anni può garantire un bagaglio di esperienza fondamentale per la squadra e per i giovani compagni”.
Andrea Battisti
 
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