Olimpiadi 2012

Roy Hibbert con Team USA? Ha già giocato con due nazionali

Il giocatore ha già vestito la maglia della nazionale USA e quella della Jamaica

Un nuovo 'strano' caso potrebbe venire alla luce qualora la federazione statunitense decidesse di convocare Roy Hibbert nel roster preliminare di Team USA.
Il lungo dei Pacers infatti è inserito nella lista di papabili nuove addizioni al roster che ha perso cinque elementi rispetto ai 20 originari. Assieme a lui ci sono anche DeMarcus Cousins, Greg Monroe ed il prossimo rookie Anthony Davis.

Ma perché Hibbert creerebbe scandalo? Da una nostra ricerca infatti, il lungo dei Pacers, ha già giocato in carriera incontri ufficiali con due nazionali diverse. Nel 2007 con la maglia della nazionale a stelle e strisce ha disputato cinque incontri ai campionati panamericani per poi vestire, anche se per solo una gara, la maglia della nazionale jamaicana a Centrobasket del 2010.

Hibbert sarebbe il primo giocatore a giocare con una nazionale, per poi vestire la maglia di un'altra nazionale e ritornare alla nazione originaria.

Di casi come questi ce ne sono a bizzeffe, Serge Ibaka che ha giocato con il Congo prima di diventare spagnolo (riuscirà la Spagna a far giocare un giorno assieme Mirotic e Ibaka?), Kuqo che ha vestito la maglia della Turchia e quella dell'Albania, il più celebre Olajuwon che dopo la Nigeria è stato nel Dream Team o recentemente Emir Prelzdic che dopo la Slovenia fa ora parte della nazionale turca.

Riteniamo, ma questa è opinione di chi scrive, che quando si indossa la maglia di una nazionale, anche se per una sola volta, quella dovrebbe rimanere per tutta la carriera sportiva del giocatore in questione. O per lo meno, al giorno d'oggi con facilità disaramente si comprano passaporti, riteniamo sia uno scandalo comprare anche le federazioni per lasciare i nulla osta per permettere ad un giocatore di vestire più maglie nazionali in carriera.

Allo stesso tempo, se queste sono le regole, ossia il libero scambio anche di nazionalità, dobbiamo fare una tirata d'orecchie alla federazione per non aver mai fatto richiesta, in maniera pressante, per avere, ad esempio, un Benjamin Eze in roster con la nazionale azzurra, soprattutto vista la carenza sotto le plance dei giocatori italiani. Eze ha giocato sì con la nazionale nigeriana, ma stante così le regole, con un po' di pressione, nessuno gli avrebbe vietato di cantare l'inno di Mameli assieme agli altri giocatori della nazionale.