Prudencio Indurain |
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| Il match di ritorno tra Marano e Nizza Monferrato non s’aveva da giocare e questo s’ era già capito da una serie di eventi precedenti alla tragicomica ora e mezza alla quale hanno assistito i giocatori maranesi e i pochissimi spettatori presenti al Pala Atleti Azzurri d’ Italia. Del match di andata già si era detto e scritto, ma in settimana la società ospite chiede lo spostamento della gara per una serie di eventi imprescindibili ai quali avrebbero dovuto partecipare questa domenica per poter raccattare qualche soldo (beati loro.. dico io). Visti gli arcinoti problemi a trovare spazi all’ interno del palazzetto non viene concesso lo spostamento e la federazione conferma la partita per domenica 27 aprile alle ore 18.30. La società alessandrina non si degna di confermare la presenza e i maranesi si presentano in palestra quasi convinti di fare un allenamento e di vincere il match 20-0, con l’ ipotesi più o meno remota di una disputa effettiva della partita. A sorpresa invece Nizza si presenta con 7 effettivi, pronta per giocare la partita e Marano raccatta all’ ultimo le divise e qualcuno disponibile a fare referto e segnapunti (grazie a Jeo e alla zia di Mattia). Nizza dopo una puntata al bar si presenta in campo e alle 18.30 la partita inizia regolarmente e sui contenuti agonistici dei 27 minuti disputati c’ è poco da dire. I ticinesi approfittano degli spazi concessi dagli avversari in difesa e pur non tirando con ottime percentuali si portano subito avanti con i punti di Zoppellaro e le iniziative di Casari e Bruno, oltre al buon impatto dalla panchina di Mei, Manin e Olia, con quest’ ultimo che chiude il quarto con un canestro sulla sirena. Il secondo parziale procede sulla stessa falsariga (ricordo a un certo punto un 28-14), con Nizza che trova qualche canestro con il loro numero 5 (non ricordo se si chiama Curletti o Lamari) ma non riesce mai ad avvicinarsi. Anche il terzo parziale vede Marano mantenere il vantaggio con alcuni canestri di Bruno e Zoppellaro e i punti di uno scatenato Casari ma a metà terza frazione gli ospiti hanno da ridire per un fallo anti sportivo fischiato ai danni di Bruno e con reiterate proteste ritardano i tiri liberi. Dopo qualche azione, sul 57-31 per i padroni di casa, Bonini viene fermato da uno sgambetto. Si crea un parapiglia che coinvolge anche coach Leonardi, con i giocatori avversari che se la prendono inizialmente con l’allenatore maranese e poi con l’arbitro che viene ricoperto di insulti e di espressioni ingiuriose. Il direttore di gara sanziona con un fallo tecnico l’allenatore di casa ed espelle i tre giocatori di Nizza che si erano mostrati particolarmente attivi nelle proteste. Nizza rimane con soli quattro effettivi e da qui il surrealismo trionfa in campo, con gli ospiti che minacciano ripetutamente l’ arbitro e se la prendono con la panchina dei padroni di casa, in particolare con Leonardi che viene accusato “di ridere”. In più di un quarto d’ ora si battono solo due tiri liberi, ma dopo che i tre giocatori si rifiutano di andare negli spogliatoi e persistono nelle minacce, l’ arbitro chiede che vengano chiamati i carabinieri per salvaguardare la propria incolumità e dichiara sospesa la partita, sul 58-31. Pagina davvero unica nella storia del Marano, personalmente non mi era mai capitata una situazione del genere in tanti anni che gioco.. in particolare, visto il livello della partita, è legittimo chiedersi il perché di queste scene.. ma forse.. anche il basket è da tanti punti di vista lo specchio della società in cui viviamo.. e comunque.. Marano-Nizza non s’ aveva da giocare.. e sarebbe stato meglio per tutti..sicuramente per Nizza…
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