4/06/2014
Una serata indimenticabile. Un Palacosmelli che sembrava la scarpa di un bambino al piede di un uomo, con centinaie di persone in piedi stipate sopra, sulle gradinate, e sotto sino ad arrivare all’ingresso della struttura sulla strada. Tutte le vecchie facce dei tempi della serie A, che ancora non si erano fatte vedere, invecchiati ma con l’entusiasmo solito di quando erano ragazzi. Qualcuno entra titubante, e stranito non aspettandosi questo salto nel tempo, risvegliando in lui dopo pochi minuti la carica e la voglia di mordere.
Sopra i fedelissimi che ci hanno sempre creduto si guardano intorno, si caricano tra loro, e abbracciano i nuovi tornati a tifare. Il tifo prosegue incessante, il popolo piellino vuole questa vittoria, che in un momento sembra allontanarsi, ma quando si alza in piedi tutta la muraglia umana biancoazzurra si chiude il gioco. I nostri ragazzi in campo sentono fisicamente la spinta del sentimento che scende dagli spalti e progressivamente centrano l’obbiettivo di regalarci questa vittoria.
Uscendo dal campo uno dei loro, dice che specialmente nell’ultimo quarto, con quel clima, non avrebbe vinto nemmeno Siena.
Subito scatta l’invasione spontanea della folla biancoazzurra che si stringe in abbracci con i suoi beniamini, piangendo, cantando, ballando. Bandiere che sventolano, fotografie e bottiglie che si stappano innaffiando il campo di un moticcio misto tra alcol e sudore, ma che ha il profumo della vittoria. Finale commovente ed intriso di profondo significato, quale quello di dimostrare che la squadra ed i tifosi sono una cosa sola : i nostri ragazzi salgono in curva dietro i nostri striscioni e lanciano cori ai tifosi sottostanti nel campo che continuano ad applaudirli unendosi ai cori da loro lanciati.
Sembra che i gufi e gli invidiosi, con aria di superiorità abbiano detto che sembrava avessimo vinto la coppa dei campioni, piuttosto che una promozione in serie C. Cari amici, ci dispiace se non potete capirci. Ci dispiace perché non potete provare il nostro sentimento, come ci dispiace per chi nella vita non troverà mai una persona da amare che la contraccambia. Ci dispiace della vostra frigidità. Ma vi vogliamo bene. Perché anche voi cari gufi ed invidiosi, fate parte del nostro orgoglio.
AD MAIORA
R85
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PIELLE LIVORNO
