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Gli Arbitri, questi sconosciuti, Impariamo a conoscerli meglio

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numquam cessi
view post Posted on 19/12/2005, 19:38 by: numquam cessi




Numquam pensiero....

Indubbiamente se le cose andassero bene non saremmo qui a partecipare ad un 3ed aperto apposta.

Analiziamo allora cosa possiamo fare, ognuno di noi, intesi come "utenti" di questo sport che ci appassiona: giocatori, arbitri, tecnici, dirigenti.

Giocatori - conosco giocatori che giocano da una vita, hanno delle discussioni anche accese al limite del vaffa con gli arbitri, ma non prendono mai un tecnico, anche da arbitri che sono considerati autoritari. Altri giocatori che danno un occhiataccia e si beccano la grande T.
I primi sono quelli che di solito non protestano, magari si incazzano, ma sono conosciuti per "bravi ragazzi" ed uno sbotto è ammesso. Spesso sono anche furbi, l'azione dopo anche se hanno beccato una spinta a rimbalzo non sanzionata stanno zitti.
Altri giocatori invece sono sulla bocca di tutti, gli arbitri li conoscono bene, non c'è giornata che non protestino platealmente, gettano via il pallone, in poche parole sono dei cacacazzi...

Un arbitro secondo voi, quando deve fischiare in una frazione di secondo un'azione incerta, a chi darà maggior credito?

Quindi se i giocatori facessero parlare solo i coach, gli unici a potersi rivolgere rispettosamente ai "grigi", probabilmente questi farebbero meglio il loro lavoro.


Arbitri - L'ho già detto più volte, spesso basterebbe per essere meglio predisposti verso di loro, da parte di tutti, se loro stessi provassero perlomeno ad essere meno tesi.
Ultimamente sono arrivati a Prato due di loro che ci hanno "minacciato" che se non avessimo "consegnato" il campo "montato" un ora prima precisa, non so cosa avrebbero fatto... avevano un ghingno.... non hanno mai sorriso. Sono andato a portar loro la classica bottiglia d'acqua e m'hanno detto "la lasci lì, ci vogliono anche 2 bicchieri... li porti e poi esca"... e questo un ora prima dell'inizio. Poi "ma il medico quando arriva? qui scatta la multa" e via di seguito.... Sembravano terrorizzati dagli spalti vuoti un ora prima e quasi vuoti (pensa te al PalaPrato c'entrano 2300 spettatori) anche durante la gara. Ditemi voi con che spirito potevano affrontare la partita gli atleti, di entrambe le squadre ovviamente, sentendosi dire "non si tollera nessun bracciale, neanche di gomma".

Un paio di settimane prima un'altra coppia è arrivata con il sorriso sulle labbra, gli ho chiesto se avevano bisogno di qualcosa, gentilissimamente mi hanno chiesto se solitamente l'ambulanza arrivava all'ultimo momento... quando abbiamo fatto il riconoscimento hanno detto che anche per l'incolumità dei giocatori dovevano non avere monili che avrebbero potuto provocare incidenti...
Quella gara è stata più difficile dell'altra, ed a mio avviso, da tifoso forse, hanno sbagliato qualcosa in più degli altri, però cosa li vuoi dire... hanno spiegato ai coach anche con durezza che non era quello il momento di mettersi a dare spiegazioni, che loro avevano visto in quel modo, che lui facesse il suo mestiere che loro dovevano fare il proprio....

Forse l'ho già detto altre volte, ma mi è capitato di assistere alle "lezioni" di Corrias, a mio avviso oltre che un bravo arbitro anche un ottimo istruttore..... e questo è l'insegnamento che dà agli arbitri - tranquillità, tranquillità, tranquillità.
Poi ovviamente chi per una ragione chi per un'altra, molti si immaginano ad arbitrare la finale dell'Olimpiadi, e non avendone ancora le capacità psico-attitudinali toppano clamorosamente, facendosi assalire dall'ansia, rimuginando sull'errore di un fischio precedente, invece che pensando a quello futuro.

Ora mi sono stancato, delle altre due componenti, tecnici e dirigenti, ne parlerò più avanti se non mi mandate prima a quel paese per la logorrea senile.
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