Il punto sulla DNA, Considerazioni varie sul secondo campionato nazionale...

Il Pagellone della Settimana: quanto è bravo questo Fucà

- La Voce di Romagna -

Matteo Peppucci

VOTO 10 a Federico Fucà, la via è quella di Demis Cavina: sono giovani, incazzati e molto ma molto organizzati. Non hanno paura di niente, le assenze (Whiting, non Sbirulino) li esaltano e sono i numeri 1 nel dare motivazioni a chi, vedi Eric Daniels (13 punti, 9 rimbalzi e 5 assist), fino a ieri l’altro giocava a basket giusto per non ridursi a caracollare qua e la tra San Diego e Palm Springs. Ragazzi di oggi.

VOTO 9 a Deividas Busma (24 punti, 12/12 da due, 7 rimbalzi, 3 recuperi e la scrematura completa del latte), gigantografie felici da Brescia. Ok che dall’altra parte quello più grosso è alto come Fonzie (ma ha meno tigna), però il sosia di Ivan Drago - è uguale, una cosa inquietante controllate sul web - non ha mica tanta voglia di convenevoli. Ti spiezzo in 2.

VOTO 8 a Demian Filloy (17, 7/10 da due, 10 rimbalzi, 3 recuperi), ormai a Rimini ci manca solo la ‘via Filloy’ quindi magari siamo di parte. Però, ragazzi, chiedete a Menetti quanto gli fa comodo avere uno che: 1) sa sempre dove cade il rimbalzo; 2) fa sempre la solita finta ma ci cascano tutti nonostante ore e ore di videotape; 3) difende che dovresti spedire le cassette agli Under 14. Cinque stelle extralusso (con la jacuzzi d’oro).

VOTO 7 a Patrick Baldassarre (20, 7/13 al tiro, 6 rimbalzi), a Bologna sono felici come le facce dell’Isola di Pasqua ma per il basket italiano, che uno così giochi in LegaDue, è un furto con scasso? Perché uno che porta a scuola Gatto e Lee deve mangiare gli avanzi? Sprecato.

VOTO 6 a Giacomo Gurini (11, 3/7, 3 rimbalzi), se tutti giocassero con la bava alla bocca del Guro, avremmo una squadra di mastini napoletani infoiati duri e nessuno che si guarda le scarpe sporche stranito (cfr. Jones e Yango). Il bello è bello perché è vario, ma di alcune ‘varietà’ faremmo volentieri a meno. Debosciati.

VOTO 5 a Jarrius Jackson (11, 2/8, 1 persa), strano però che uno che gioca da 3 anni in LegaDue non abbia ancora capito che le partite durano 44 minuti e non 29. Beh, se è per quello un mio amico è sposato da 15 anni e non ha ancora capito che i matrimoni durano per tutta la vita e non la domenica dalle 12 alle 16...Tempo al tempo.

VOTO 4 a David Teague (7/23 al tiro), eccolo qua, il forzone più forzone del reame. Ok però il discorso è il solito: se ti giri e quello che ha più verve di tutti è Giacomone ‘in che galassia mi trovo’ Eliantonio, sei portato a far di tuo. Meglio soli che assolati.

VOTO 3 a Mitchell Poletti (2 punti in 3’), ok il salto di qualità economico per carità, di ‘sti tempi bisogna pensare anche al futuro. Però se uno, a 23 anni, da idolo del Palafiera deve passare a maggiordomo di Borovnjac e Callahan, c’è qualcosa che non quadra. Anzi, che proprio non si riesce a sentire. Controsensi.

VOTO 2 a Michael Hicks (1/6 e 6 perse), quando comincia a giocare ci avvisa via mail o dobbiamo chiedere la raccomandata con ricevuta di ritorno? Posta celere.

VOTO 1 a Bobby Jones (0/5, 7 perse), pare che quelli ‘venduti’ da Forlì non se la passino proprio benissimo. Saranno mica il Rom, il Gira e Zanna che gli fanno le macumbe? Ma no dai, conoscendoli non è possibile. Però è alquanto probabile. Vudù.

VOTO 0 alla giornata di riposo. Che pochezza, che tristezza: gente pagata per correre e saltare costretta a stare sul divano. Siamo proprio dei bei fenomeni. Ghigliottina.