ATTACCATA VENAUS!

A prescindere dall'uso della forza bruta che è stupido e controproducente (anche ai fini d'immagine di chi governa) vi faccio un paio di provocazioni.

1) Di solito si svolgono elezioni per eleggere i "rappresentanti del popolo" (dal Comune alla Regione Piemonte fino al Governo) in mod che le questioni di interesse pubblico vengano decise in unica sede senza dover mettere d'accordo tutti (la democrazia diretta, se pur affascinante, non è gestibile).

2) quindi se gli organismi democraticamente eletti hanno approvato la TAV è come se la avessimo approvata noi stessi

3) stiamo pensando a cosa vuole dire non adeguare il sistema ferroviario agli standard più elevati dei nostri vicini? perchè se le merci non transitano via ferrovia, allora transitano via gomma e forse questa scelta può essere facile a breve termine (non costruisco la ferrovia oggi) ma penalizzante nel lungo termine (aumento il trasporto coi camion).

4) le considerazioni che ho fatto sopra (o quelle similari che hanno portato alla scelta di costruire l'opera) avrebbero dovuto essere spiegate agli interessati potrebbero essere spiegate ai cittadini interessati dai lavori. E chi venisse danneggiato dall'opera avrebbe dirittoad essere risarcito.

5) quella in corso in Piemonte se mbra essere un sintomo della sindrome che gli studiosi anglo-sassoni chiamano not in my back-yard. Il rischio è che l'eccessivo localismo danneggi interessi più generali di lungo termine.

Detto questo, si discute in ambito democratico e civile e non coi manganelli. Corollario, chi viene danneggiato da una decisione "democraticamente" presa dovrebbe accettarla anche se contrasta coi suoi interessi particolari.