tresette |
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| Grazie Manu, mi confermi la mia e anche di altri convinzione che i signori bergamaschi oggetto della nostra disanima oggettivamente valgano poco come arbitri; forse come persone e nel loro lavoro sono persone valide ma nel basket purtroppo non è così. Il problema non è avere arbitri bravi ma arbitri che adottino un unico metodo di giudizio e che questo venga applicato in modo equo ed univoco per entrambe le squadre. Non si tratta di parlare di un numero di falli pari ( il metodo politico del manuale Cencelli non deve essere applicato nel basket) perchè sarebbe un modo stupido di pensare ma di vedere lo stesso fallo e la stessa interpretazione del fallo applicato ad entrambe le squadre.
Non mi pare che il mondo del basket chieda molto dalla categoria arbitrale. Mi auguro che i responsabili della categoria, pur nelle difficoltà obbiettive sia nel reperimento che nella formazione, sappiano inventarsi qualcosa che permetta uno svolgimento "corretto" delle partite di basket . Ho però qualche dubbio in proposito perchè questo argomento è sicuramente noto da tempo al punto da definirsi antico.
Parafrasando il detto che l'Italia ha i politici che si merita, dobbiamo forse pensare che il basket abbia gli arbitri che si merita?
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