QUOTE (plumox74 @ 14/7/2011, 17:52)
Andrea tutto questo mi sta bene ma allora permettiamo alle società di poter realisticamente pagare un allenatore un rimborso spese diminuendo tasse gare e inutili orpelli quali ufficiali di campo ecc ecc. il problema è tutto li le risorse economiche sono molto limitate per le squadre di promo e lo dico conoscendo molto bene la situazione conomica di molte realtà del nostro basket di promo. Non si puo avere una grande qualità se mancano i fondi...e dobbiamo seriamente riflettere che in questo momento è cosi per la maggior parte delle squadre
Anche quella sulle tasse gara e' una discussione poco fruttuosa: non compete agli appassionati discuterla, ma all'organismo politico votato dalle societa'.
Le risorse economiche, con le dovute proporzioni, oggi sono un grosso problema anche in serie A.
A me risulta che 62 societa' piemontesi abbiano partecipato al campionato di Promozione, contro le 29 di Prima Divisione, e credo che tutte abbiano regolarmente pagato quanto dovevano. Tra l'altro, giocando solamente da novembre a marzo, hanno pure risparmiato in tasse gara e ufficiale di campo.
Secondo me in Promozione non si puo' avere qualita' semplicemente perche' c'e' troppa quantita'. Con la contrazione dell'organico, a parole invocata da molti, resterebbero in Promozione solo quelle societa' realmente strutturate sotto tutti i punti di vista, in grado di svolgere un'attivita'
di base. Per l'attivita' amatoriale ci sono i campionati a libera partecipazione, il campionato amatori e le piu' volte nominate competizioni organizzate da CSI e UISP.
Se si vuole restare in Promozione, pagando meno possibile e facendo allenare chi non e' qualificato nemmeno ad un livello
di base, si vuole di fatto dequalificare il campionato di Promozione, ossia l'esatto contrario di quello che e' emerso da un recente sondaggio, molto partecipato da societa' e addetti ai lavori.
Aggiungo un'ultima nota: fino ad un paio d'anni fa l'allievo allenatore non poteva allenare nemmeno nei campionati a libera partecipazione, ma fare solo l'assistente: in Prima Divisione ci voleva l'allenatore di base. La chance data agli allievi di allenare come head coach e' stata data proprio per allargare la base. Fino a 3-4 anni fa l'allievo allenatore non poteva fare nemmeno l'assistente, ma doveva essere tesserato come dirigente o andare in panca come scorer.
Pero' c'e' sempre qualcuno che si lamenta: non siamo mai contenti. Forse non e' un problema di regole, ne' di chi le impone, ma bensi' di chi dovrebbe rispettarle: costa fatica.