Mi pare che questa discussione si stia incartando alla grande...
Il problema principale credo che sia quello che negli interventi di quasi tutti il punto di partenza sia "chi merita la Wild Card...". Eh, bello a dirsi, "merita".
Ma chi cazzo vuoi che meriti una cosa che abbraviata diviene WC???
Scherzi a parte, merito e wild card stanno agli antipodi: "Non si può insegnare a nessuno di essere 2mt e 20cm...", così rispondeva John Wooden quando gli veniva chiesto del suo allievo prediletto Lew Alcindoor, poi divenuto Kareem Abdul Jabbar - come si fa "a meritarsi" il titolo di metropoli, o semplice capoluogo di regione...??? E' evidente che chi in FIP ha ideato l'idea delle wild card, o per meglio dire, è andato ad importare in Italia l'idea americana della wild card, tutto aveva in mente, tranne che "il merito".
L'obiettivo dell'introduzione nel nostro basket del meccanismo delle wild card è quello di riconquistare al movimento le grandi piazze, quelle realtà che possano puntare, se mettono in essere un processo virtuoso di crescita, fino ai vertici del basket tricolore.
Un obiettivo di per se discutibile: in Lega A, su 16 partecipanti, sono rappresentati solo 3 capoluoghi di regione, Roma, Milano e Bologna. Le altre 13, pari all'81%, non sono capoluogo, anzi, Cantù e Montegranaro non sono neppure provincie... come dire? un obiettivo che sembra contraddire una tendenza storica del basket italiano, ovvero la difficoltà di penetrare nelle metropoli, che per motivi che vanno ricercati nella sovraesposizione economica, mediatica e complessiva del calcio, sono oggettivamente impermeabili alla palla a spicchi.
Ora che diavolo c'entri "il merito" con una iniziativa del genere è veramente una questione del sesso degli angeli - può essere un obiettivo strategico, il perseguimento di un disegno lungimirante, ma il merito no, non c'entra un fico secco. A mio modesto parere, "il merito" è assolutamente off topic da una discussione sulle wild card.
Poi, vabbuò, con strumenti conciliativi "democristiani/dorotei" sono stati inseriti criteri relativi ai settori giovanili, etc, etc, ovvero parametri che indubbiamente riguardano il merito ma che, apro una parentesi, contraddicono l'impronta "dirigista" dell'operazione(se, faccio un esempio, a Palermo o a Genova l'attività giovanile è modesta, in una logica di crescita dell'attività giovanile è meglio agevolare l'accesso ad una wild card di L3 e fare di questa L3 una sorta di "infrastruttura" che faccia crescere il movimento giovanile, oppure bisogna puntare a premiare altri, chi risiede in sedi in cui questa attività giovanile la svolgono con profitto, ma sono in passato miseramente naufragati in Lega A, Legadue o B1...???), ma discutere di "Merito & Wild Card" è un poco come, in politica, aprire un forum su "Berlusconismo ed Morigeratezza Sessuale", "Piddì e Coesione Politica nelle Leadership", "Di Pietro ed i Congiuntivi", etc, etc, etc.
