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RIFORMA CAMPIONATI, Forza Ragnolini

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Giesse
view post Posted on 2/5/2006, 13:07 by: Giesse




CITAZIONE (new rugerio @ 2/5/2006, 13:44)
meno squadre più giocatori disponibili e di conseguenza minori costi, mai sentito parlare di domanda ed offerta?
se vai al mercato e vendi cipolle e hai cinque compratori chi fisas il prezzo?
se vai al mercato e vendi cipolle e con te ci sono cinque venditori e un compratore chi fissa il prezzo?


vigentino , scusa ma sai quanti bambini giocano al minibaslket all'assigeco......1200 dico mille duecento .
quante squadre giovanili ha assigeco ...nazionali e regionali ....14, quanti tesserati ha assigeco?....informati! l'anno scorso la cadetti nazionali era formata da 7 dodicesimi di ragazzi del territorio ...vigentino non sei informato e spari sentenze senza conoscere niente. forse faresti meglio ad informarti meglio prima di parlare dell'assigeco

meno squadre più giocatori disponibili e di conseguenza minori costi, mai sentito parlare di domanda ed offerta?
se vai al mercato e vendi cipolle e hai cinque compratori chi fisas il prezzo?
se vai al mercato e vendi cipolle e con te ci sono cinque venditori e un compratore chi fissa il prezzo?


vigentino , scusa ma sai quanti bambini giocano al minibaslket all'assigeco......1200 dico mille duecento .
quante squadre giovanili ha assigeco ...nazionali e regionali ....14, quanti tesserati ha assigeco?....informati! l'anno scorso la cadetti nazionali era formata da 7 dodicesimi di ragazzi del territorio ...vigentino non sei informato e spari sentenze senza conoscere niente. forse faresti meglio ad informarti meglio prima di parlare dell'assigeco

La teoria è una bella cosa, la pratica è un'altra. Meno squadre uguale meno costi è un falso storico...con 14 squadre anzichè 16 i primi giocatori a scendere di categoria sono quelli delle squadre medio/scarse, non certo quelli buoni che costeranno sempre di più. Ma quando quelli medio/scarsi di B1 saranno proposti sul mercato di B2, non è che scenderanno a meno soldi, anzi; e la stessa cosa avverrà paro paro in C1. Il tutto poi a costo di un sanguinosissimo "anno zero" dove il 31 per cento di retrocessioni in B2 farà lievitare i costi a spirale, perchè se ne scendono 5 su 16 tu devi fare una squadra minimo minimo da playoff per pensare di salvarti con buona sicurezza,
Se poi vogliamo dirla veramente tutta, quello dei costi dei giocatori è un falso problema, perchè in fin dei conti nessuno minaccia le società con la pistola alla testa per firmare certi contratti; e non è con due squadre in meno e quindi teoricamente maggior scelta che si spenderà di meno sul mercato, volendo si potrebbero già ora ottimizzare i costi, ti potrei citare mille esempi di giocatori di B2 o del sommerso da andare a pescare al posto di quelli "etichettati" o super-procuratorizzati, ma alle società evidentemente piace farsi "coglionare", e ti potrei citare diecimila esempi, ed allora...
Chiaro che non è un problema di chi i soldi li ha, ma come giustamente sostiene Vigentino, Casalpusterlengo è una splendida realtà che investe tanto sulla prima squadra e ancor di più sulle giovanili, ma è una realtà che non trova riscontri in Lombardia, in parte per problemi di qualità del management dirigenziale, ma principalmente per problemi di budget. E chiaramente Casale non sarà toccata dal problema retrocessioni, qui allora torniamo all'elitarietà di cui sopra.
New Rugerio scusa tanto, ma i Cadetti di Pedroni dello scorso anno sono una mosca bianca nell'ambito delle giovanili Assigeco: ho visto ieri all'opera gli Under 18 al torneo di Rho, su 13 giocatori segnalati sul libretto solo Delle Donne e Amadi sono della Bassa, come tu ben sai Foti è di Corbetta, Stjepovic è arrivato da Salerno, Drigo da Palermo, Perrucci da Bari, Roppo da Milano, Alaimo da Monza, Aradori da Lumezzane, Pizzinati da Mantova, Poletti da Cernusco, Tagliabue da Cantù e Castagna da Piacenza. E non ti sto a citare le annate precedenti dall'81 all'87 perchè tanto sai le cose come le so io. So anche che il primo anno in cui si è iniziato a lavorare capillarmente sul Minibasket è stato l'89, prima che me lo dica. Però con 1200 bambini del Minibasket (opera meritoria e stra-meritoria farli giocare tutti con una propaganda iper-capillare sul territorio, sia chiaro) bisognerebbe produrre qualcosa di più per le giovanili, non dico di fare come a Varese dove negli ultimi 5 anni su 12 giocatori ce ne sono 12 nati in città o in provincia (gli ultimi reclutati sono stati Conti e Mariani del 1983), però mi darai atto che dalla quantità deve uscire la qualità, sennò le cose si fanno soltanto a scopo sociale...
In conclusione: non si può pensare di gestione una società sportiva come un'azienda, è un errore in cui cadono moltissimi presidenti-imprenditori perchè le logiche dello sport dilettantistico sono lontante anni luce da quelle dell'economia aziendale. Una cosa sono le cipolle, un'altra i giocatori di basket.
 
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