RIFORMA CAMPIONATI, Forza Ragnolini

Ad accedere alla "cosa" (in attesa di nome ufficiale) mediante diritto sportivo sul campo sarebbero le
- 2 retrocesse dalla LegAdue 2010/2011
- 4 squadre provenienti dal prossimo torneo di A dilettanti;
- gli altri 10 posti saranno assegnati su richiesta, dando la preferenza a capoluoghi di regione (o in subordine di provincia) che vorranno aderire alla nuova iniziativa

Dino Meneghin: “Le quote a carico di tesserati e società non aumenteranno”

A margine del Consiglio Federale che si è svolto a Roma il 16 e 17 aprile Dino Meneghin, presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, ha voluto evidenziare che, a differenza di quanto previsto a fine 2009, le quote a carico dei tesserati e delle società affiliate non saranno incrementate.

Queste le parole di Dino Meneghin: “A dicembre 2009, nella costruzione del budget 2010, il Consiglio Federale aveva previsto un incremento medio del 15% delle quote a carico dei tesserati e delle società affiliate. Nella riunione di sabato scorso, tenendo conto della situazione economica generale del Paese e considerato il buon andamento dei conti della Fip, il Consiglio Federale ha deciso di non aumentare le quote, lasciandole bloccate ai valori fissati il 1° luglio 2006, impegnandosi a rimodulare il budget dell’anno in corso. Le Regioni, nel loro ambito di competenza, potranno decidere l’incremento dei contributi gara per alcuni Campionati ad organizzazione territoriale. Questa è un’ulteriore dimostrazione che la Federazione ha ben presente i problemi delle società. È un modo per venire incontro alle loro esigenze, affinché possano affrontare i rispettivi impegni con maggiore ottimismo”.

Ufficio Stampa Fip

Campionato di supporto, la Fip va avanti ma LNP alza i toni della protesta

(G.S.) - Prenderà forma nel Consiglio Federale del prossimo 5 giugno "la cosa" inserita a cavallo tra LegAdue ed A dilettanti come "campionato di sviluppo" per i giovani ed il recupero delle grandi piazze. Una scelta che ha fatto molto discutere e giunta comunque a sorpresa dopo che la discussione sulla riforma dei campionati era giunta ad un punto morto visti i vari "veti incrociati": a questo punto è stato lo stesso presidente federale Meneghin a tenere fede alla promessa effettuata nella riunione del 5 marzo («Se non arriverete ad un accordo farò una proposta io»). Le modalità attuative del nuovo campionato saranno messe a punto da una commissione dove saranno rappresentate LNP, Giba e CNA, ma il Settore Agonistico è egualmente fiducioso di trovare le 10 "Wild-Card" (assegnate dando precedenza ai titoli sportivi attuali: le varie Trieste, Brescia, Verona e Trento - capoluoghi con impianti sopra i 2000 posti - sarebbero in pole position, ma almeno le prime due puntano ad un titolo di LegAdue o alla promozione tra i professionisti nel 2010/2011) per un campionato che ad oggi avrebbe solo 6 posti assegnati sul campo (la retrocessa dalla LegAdue e le migliori cinque "non promosse" dalla B1). Per quanto riguarda il taglio "giovanilistico" - già scartata l'ipotesi dell'extracomunitario proposta come "calmiere" dei costi ed attrazione per scaldare le grandi piazze: con il regime dilettantistico il sistema "contratto-visto-ingresso" imposto dalla legge Bossi-Fini non è applicabile - si pensa ad una soluzione estrema con 6 Under 22 (e non 3 U22 e 3 U24) per rendere più agevole l'interscambio con la LegAdue, che il prossimo anno avrà 3 Under 24 obbligatori (4 dal 2011/2012 a meno che non si mantenga un tesserato per più di cinque anni con il club di origine), anche se su questo limite nel contesto di un campionato professionistico si attende il parere dell'ufficio legale della federazione per evitare ricorsi già ventilati ai tribunali del lavoro. Insomma il Settore Agonistico va avanti - come sempre - "a plotoni affiancati" sulla sua strada, anche se la LNP - come annunciato la settimana scorsa - ha battuto i pugni sul tavolo uscendo dal direttivo di venerdì con una serie di iniziative concrete. Partendo dal rigetto del nuovo campionato "non condividendo né il modo, né il contenuto né il percorso istituzionale seguito", la richiesta è quella di non procedere alla ratifica del nuovo campionato il prossimo 5 giugno affidando alla commissione ad hoc - convocata per il 7 maggio - il compito di trovare "altre forme ed altri risultati". Inoltre è stato chiesto un incontro al presidente CONI Petrucci, dando nel contempo mandato ad un legale per verificare la possibilità di bloccare la modifica del "format" dei campionati in un anno non olimpico. Intanto nei turni di ritorno dei playoff di A dilettanti mercoledì e giovedì i giocatori rinunceranno a tirare nelle prime due azioni come protesta simbolica contro la nascita della "cosa", avversata ovviamente anche dalla Giba; altre forme di dissenso verranno decise dopo la riunione straordinaria con i club di A dilettanti in una sorta di "sondaggio di opinione" e conta dei dissenzienti più o meno arrabbiati.

Novità per i parametri

Novità sul fronte applicativo per quanto riguarda lo svincolo a parametro in vigore dall’1 luglio per gli Over 21. Dal prossimo anno anche gli Over 32 andranno a "parametro pieno" così come gli atleti dal 1989 in avanti (non ci sarà più dunque il costo inferiore per gli atleti dal 1977 in poi); novità inoltre per gli atleti dal 1985 in poi con proposta di frazionare il parametro in ragione del 10 per cento ad ogni annata dall’U14 all’U18, poi il 22% al diciannovesimo anno e solo il 3 al ventesimo.

DROCCHI 'Decisione che lascia di stucco, si va al Coni'
La Fip istituisce un nuovo campionato, la Lega insorgeIl Consiglio federale ha allestito un torneo che dovrebbe servire per lanciare i giovani e intende gestirlo in prima persona.

I malumori sono profondi e il presidente della LNP è molto fermo: ''Scelta contraria a quanto si era deciso fino ad ora''

di GIOVANNI TEPPA

ALL'INIZIO è stato stupore. Poi si è fatta strada lo sconcerto, insieme alla rabbia e all'incredulità. Fatto sta che la decisione presa dal Consiglio federale della Federazione Italiana Pallacanestro il 16 e 17 aprile scorso di istituire un nuovo campionato dilettantistico concepito come torneo di sviluppo che andrebbe ad inserirsi fra l'attuale Legadue e la Serie A dilettanti ha lasciato-interdetto mezzo e più mondo del basket italiano. Di quello cioè che fa parte della Lega Nazionale Pallacanestro (LNP), che gestisce i campionati non professionistici di Serie A, B e C.

IMPOSIZIONE ''E' una decisione che ci lascia di stucco">dice senza tanti giri di parole il presidente della LNP, Roberto Drocchi >Siamo andati avanti una vita a discutere quale potesse essere la migliore riforma per i campionati. Poi è arrivata questa decisione unilaterale: nessuno ha pensato alle reali conseguenze. Piuttosto che fare riforme serie si è pensato ad una soluzione che si scontra con lo zoccolo duro della pallacanestro italiana. Siamo preoccupati». Questo terzo campionato a sedici squadre che sarebbe gestito direttamente dalla Federbasket nascerebbe con lo scopo di far giocare i giovani giocatori (sarebbero obbligatori per ogni squadra 6 giocatori under, con età da stabilire, n.d.r.), di recuperare piazze importanti e di favorire la pratica nei settori giovanili. «Scelte di questo tipo non sono condivisibili.

Con l'inserimento di questo campionato la Serie A dilettanti diventerebbe la quarta serie. E i diritti sportivi di queste società?

Si dice che questa sia una riforma, a noi sembra non lo sia. Si dice che permetterebbe a piazze importanti di tornare alla ribalta. Mi piacerebbe sapere a chi si fa riferimento considerando che ad esempio Torino ha appena ottenuto la promozione in Serie A dilettanti. In questo momento in Serie A dilettanti ci sono Fortitudo Bologna, Forlì, Trento, Trieste, Brescia, Verona, Treviglio, Barcellona e Trapani. Di che altre piazze si parla? Con quali criteri si sceglierebbe di inviare una società piuttosto che un'altra? Per far giocare di più i giovani o per dare maggiore competitività si sarebbe potuto aumentare il numero degli under e lavorare sul numero delle squadre dei nostri campionati. Invece si è fatta questa scelta che va contro tutto quello che ci eravamo detti finora». LA PROTESTA La Lega Nazionale Pallacanestro ha scelto di opporsi in tutte le sedi la decisione della Federbasket. Partendo dai campi dove si stanno disputando i quarti di finale dei playoff di Serie A dilettanti. Ieri sera sui parquet di Brescia e Siena le prime azioni non sono state giocate «E la prima di una serie di azioni che intendiamo intraprendere. Domani (oggi per chi legge, ndr) si continuerà la protesta sugli altri campi. Venerdì a Roma è prevista un'assemblea straordinaria delle squadre della A dilettanti del Sud. Faremo sapere a tutti le ragioni per cui siamo contrari acquistando spazi pubblicitari sui tre quotidiani sportivi. Martedì a Milano quella delle compagini del Nord. Ma non ci fermeremo lì. Chiederemo di continuare i lavori della commissione creata ad hoc che si riunirà il 7 maggio. Anche la Giba è dalla nostra parte. E se non verremo ascoltati faremo ricorso al Coni. Questa è una decisione senza precedenti presa durante il quadriennio olimpico. E non è detto che non si arrivi al boicottaggio dei campionati».

Riforma dei campionati, società di A dilettanti a raccolta domani ad Assago

(G.S.) - Appuntamento fissato alle 19 di domani presso l'Holiday Inn Hotel di Assago per le società dell'area Nord di serie A dilettanti, "chiamate a raccolta" dalla LNP per un "giro di orizzonti" sulle intenzioni dei club di B1 dopo la creazione del "campionato di supporto" con 6 Under 22 che dal 2010/2011 andrebbe a collocarsi tra LegAdue e l'attuale terzo campionato.

Dopo la protesta congiunta con la GIBA dello "sciopero dimostrativo" nei primi due possessi dei ritorni dei quarti-playoff, nella prima riunione svolta venerdì scorso a Roma con i club del Sud la LNP ha avuto mandato per dare vita ad un ventaglio di iniziative (richiesta di colloquio al presidente Coni Petrucci, campagna-stampa per sensibilizzare l'opinione pubblica ed eventuale ricorso al Tas del Coni) volte a scongiurare la creazione della "cosa" intermedia.

Come soluzione estrema c'è anche chi propone il boicottaggio della "LegA3", alla quale i 5 club di B1 eventualmente promossi nelle idee iniziali della costituzione del girone unico a 16 squadre (più una retrocessa dalla LegAdue e ben 10 Wild Card) potrebbero rifiutare l'invito.

Di sicuro però la LNP presenterà delle proposte alternative in quella riunione congiunta di venerdì prossimo dove il Settore Agonistico si confronterà con Giba, Cia, Cna ed il duo Drocchi-Gonella per mettere a fuoco le modalità attuative dell'eventuale nuovo campionato da presentare poi al Consiglio Federale del 5 giugno (in attesa delle quali restano bloccate anche le formule 2010/2011 di B1, B2 e C1).

Da parte dei club dilettantistici nazionali si vuole capire se c'è ancora margine di trattativa per "abortire la cosa" e riportare l'A dilettanti nel ruolo di terzo campionato nazionale, riparlando eventualmente del numero degli Under (LNP aveva aperto all'aumento dei giovani rendendosi disponibile alla formula "uno sempre in campo", poi sconfessata però dal parere negativo di Ettore Messina sulla scelta simile iN Russia) e di un numero accettabile di Wild Card rispetto alla situazione attuale (anche perché la sensazione è che dei 10 posti messi a disposizione dalla Fip sarebbero ben pochi quelli "coperti"…).

A supporto dei club di A dilettanti è arrivato anche l'appoggio delle società di serie B, che hanno formalizzato con una lettera al presidente Drocchi la loro adesione a tutte le iniziative assunte dal direttivo LNP.

Pronostico? Difficile pensare che la Fip faccia marcia indietro dopo che il presidente Meneghin ha salutato con grande entusiasmo la nascita del nuovo campionato di sviluppo; ma tra gli slogan sulla necessità di far giocare i giovani e recuperare le grandi piazze e la desolante "istantanea" odierna di un movimento carente di soldi, idee e soprattutto qualche benemerito che produca questa messe di Under richiesta dalla "LegA3" c'è una distanza siderale che andrà quantomeno ridotta con una concertazione ragionata. In caso contrario il "campionato di supporto" prossimo venturo dovrà essere "supportato" a forza ancor prima di nascere…