RIFORMA CAMPIONATI, Forza Ragnolini

Da www.prealpina.it by GS

Riforma dei campionati, nasce il "torneo di supporto" per giovani e grandi piazze

(G.S.) - "Sbuca" dal nulla un nuovo torneo dilettantistico "propedeutico" dal Consiglio Federale della Fip che ha varato una riforma dei campionati "a sorpresa" rispetto alle numerosissime idee esposte e dibattute nei mesi scorsi. Dal 2011/2012 verrà dunque creato un campionato "di supporto" inserito tra le attuali LegAdue e B1 che avrà regime dilettantistico: gli scopi dell'iniziativa sono primariamente quelli di trovare uno spazio ben preciso per i giovani e recuperare al basket piazze importanti. Ancora da studiare le modalità attuative della nascita del nuovo torneo che sarà comunque un girone unico da 16 squadre: il compito di studiare formule, norme e modalità toccherà al Settore Agonistico in vista della ratifica del Consiglio Federale del 5 giugno, ma è certo comunque che saranno ben 6 i giovani obbligatori (al momento si parla di 3 Under 22 e 3 Under 24). Ad accedere alla "cosa" (in attesa di nome ufficiale) mediante diritto sportivo sul campo sarebbero le due retrocesse dalla LegAdue 2010/2011 più 4 squadre provenienti dal prossimo torneo di A dilettanti; gli altri 10 posti saranno assegnati su richiesta, dando la preferenza a capoluoghi di regione (o in subordine di provincia) che vorranno aderire alla nuova iniziativa, per la quale la Fip prevede comunque "paletti di ingresso" assai restrittivi (fidejussione da 50mila euro e impianto con capienza minima di 2000 posti). "A regime" il campionato avrà poi una promozione in LegAdue con "Wild-Card" da 250mila euro per la seconda retrocessa dal torneo professionistico cadetto; sotto il nuovo campionato resteranno gli attuali tornei di A e B dilettanti (rispettivamente 2 gironi da 16 per la B1 e 4 da 16 per la B2), con obblighi di Under ma senza obbligo di schierarlo in campo come si era "vociferato" nei giorni scorsi. Le formule del prossimo anno in chiave promozione e salvezza dipenderanno però dalle modalità di ammissione alla nuova "cosa" in via di definizione (ma se l'A dilettanti avrà 6 promozioni - due in LegAdue e 4 nella "cosa" - ci saranno più posti da colmare in alto e meno retrocessioni verso il basso).

Dal 2011/2012 la serie C1 non avrà più obbighi di Under a referto ma passerà sotto la gestione organizzativa dei campionati regionali (ed allo studio c'è una modifica sulla formula delle promozioni dalla C2 con posti garantiti solo alla prima classificata di ogni regione ed un sistema di concentramenti interzonali). Approvato infine il regolamento attuativo dello svincolo a parametro che dal prossimo 1 luglio consentirà la libera circolazione tutti i giocatori "Over 21" (dal 1989 in avanti) in cambio di una "tassa di utilizzo" da versare alla società che li ha cresciuti a livello giovanile (frazionata in ragione del 15 per cento al primo tesseramento federale e dell'85 per cento all'ultimo anno giovanile Under 21): rispetto alle cifre degli anni scorsi i parametri sono stati innalzati del 15 per cento (dunque 11500 euro in A1, 9775 in LegAdue, 9200 in B1, 7475 in B2, 4025 in C1, 1380 in C2 e 345 in D). Per la stagione ventura confermati invece gli obblighi per i giovani nei campionati LNP (2 nati nel 1988 e 2 nel 1990 per la B1; 2 Under 23 e un Under 21 per B2 e C1); la novità è quella dei 3 Under 24 obbligatori anche in LegAdue (respinta la richiesta dei 3 stranieri "liberi" da parte dell'assemblea delle società, si rimarrà con due extracomunitari ed un europeo).

Ma la LNP alza la voce contro la decisione della Fip

Non piace per nulla il nuovo campionato a metà tra LegAdue ed A dilettanti ai vertici della Lega Nazionale Pallacanestro: all'indomani della decisione del consiglio federale reclama con forza per quello che considera come un "atto di imperio". Il presidente Drocchi parla apertamente di "sconcerto e contrarietà" per la creazione di un torneo che fa slittare l'A dilettanti a quarto campionato nazionale; ma il dirigente ligure è infastidito soprattutto dai modi e dai tempi della decisione che cancella mesi di "concertazione" e riunioni sul territorio. Insomma la LNP si sente "vaso di coccio" nei confronti della LegAdue, chiedendo massima compattezza ai suoi club (qualcuno addirittura aveva minacciato la "serrata" in caso di riforme non condivise) nel momento in cui la perdita della C1 (dal 2011/2012 affidata ai comitati regionali) ridurrà a quota 96 le associate. «Francamente mi sembra un "pastrocchio" che danneggia la LNP, aggiungendo una categoria di cui non si sentiva il bisogno e toglie visibilità e sponsor alle società dilettantistiche - afferma il consigliere lombardo Ezio Vaghi - Inoltre se dal nuovo consiglio federale ci si aspettava di trovare uno spazio per gli italiani ma anche di contenere i costi per le società minori, così si tradisce lo spirito di questo mandato…». Di fatto la nuova "cosa" è sospesa a metà tra il campionato "propedeutico" per la formazione dei giovani di cui si vagheggiava dalla metà degli anni '80 e la B1 "super-elitaria" a 16 squadre con una serie di vincoli (dalla fidejussione all'impiantistica, passando per il rilievo "geografico" dei centri coinvolti); vero è che sarà prevalentemente un campionato "ad inviti" cui accederà soprattutto chi crede in questa novità (le società di A dilettanti promosse nella "cosa" 2011/2012 potranno rifiutare senza perdere il titolo sportivo), e che nell'ambito della proposta di riforma della legge 91 allo studio con il Coni il nuovo regime "semiprofessionistico" che coinvolgerebbe la LegAdue ed il terzo torneo in divenire potrebbe contribuire ad abbattere in maniera consistente gli oneri "accessori" sul fronte-giocatori. Resta comunque da risolvere un problema di fondo: ora lo spazio per sviluppare i giovani italiani c'è, ma chi si occupa di produrre questi nuovi talenti?