| Ci voleva questo topic per farmi tornare a scrivere su BasketCafé.
Ci voleva il ritorno dell'amico Facci, che saluto con affetto. Ci voleva la segnalazione della cara Assist, per farmelo notare, e questo la dice lunga sulla mia scarsa attenzione a quanto succede in questa comunità.
Comunità che è sopravvissuta a tutto e a tutti, e sembra godere di buona salute, almeno dal punto di vista numerico. Ho sottomano dei dati che risalgono ai primi mesi del 2007: allora gli utenti erano 11.000, le discussioni 24.000, e si viaggiava ad una media di 100.000 messaggi e 350.000 visite al mese. Oggi il numero degli utenti (che viene periodicamente "ripulito" delle utenze dormienti) è di circa 12.500, le discussioni sono raddoppiate (ma quante sono "vive"?), il numero dei messaggi è rimasto costante, e le visite addirittura aumentate a 450.000 / mese.
Il mio progressivo disimpegno dalla comunità è iniziato proprio 4 anni fa, esasperato dalla stato di litigiosità permanente e deluso per il continuo deterioramento dei rapporti tra i forumisti, ho abbandonato le cariche e sono rimasto come semplice forumista tifoso; in questa sola veste ho vissuto intensamente gli anni ruggenti del basket vigevanese (le stagioni 2008-2009 e 2009-2010), prima della catastrofe sportiva che mi ha definitivamente allontanato dal forum.
Sono contento che BasketCafé sia vivo e vegeto, grazie soprattutto ad una nuova generazione di appassionati che si sta dando da fare come e forse più di quanto facessimo noi. Sono dei benemeriti, perché nel frattempo le cose sono molto cambiate, nel mondo di internet e non solo, e tutto è maledettamente più difficile. I numeri sono lì a dimostrare che la nave va, forse si potrebbe discutere sulla qualità delle discussioni, e soprattutto sulla capaictà di creare un "indotto" (raduni, incontri, o semplice nascita di amicizie virtuali) che così ad occhio mi sembra parecchio ridimensionato rispetto agli anni del pionierismo (parlo del periodo 2000-2005, ancora prima che la comunità si stabilizzasse su ForumFree).
Le ragioni del deterioramento qualitativo sono quelle di cui parlavamo già nel 2007: ai problemi "fisiologici" (allontanamenti causati dall'invecchiamento demografico e dalla nascita di nuovi interessi, perdita di utenti causata dalle frequenti sparizioni di piazze storiche dal mondo del basket) e a quelli che definirei "pisco-sociologici" (chiusura in se stessi o al massimo all'interno dei tifosi della stessa squadra, manifestazioni di aggressività, insofferenza delle regole), si è aggiunta negli ultimi tempi la concorrenza spietata di altre forme di partecipazione (vedi Facebook) più immediate, gratificanti anche se forse ancora più effimere. Il forum non è più il luogo primario dove attingere informazioni (adesso ci sono persino gli aggiornamenti in tempo reale dei risultati della serie C), raccogliere rumors (ci sono siti e blog fatti apposta per questo) o stringere relazioni non solo virtuali (aspetto questo che sembra interessare a pochissimi). Dei motivi che decretarono a suo tempo il successo della formula è rimasto il meno nobile: la possibilità di sfogarsi coperti da anonimato. Sfogarsi CONTRO qualcuno, ovviamente: arbitri, giocatori, tifosi avversari, oppure giornalisti, direttori sportivi, allenatori, addetti ai lavori, gerarchie varie, gruppi di potere e di contro-potere. Un forum così, basato sulla contrapposizione tra singoli frustrati ed egocentrici, gruppi e gruppuscoli chiusi in perenne conflitto, non è un luogo che vale la pena frequentare.
Non voglio essere troppo pessimista, anche perché da esterno quale oggi mi considero, sarebbe ingiusto verso chi si (s)batte per il rilancio della comunità, ma lasciatemi dire che in generale, nella vita civile, non vedo segnali granché incoraggianti che potrebbero avere benefici riflessi sulle comunità virtuali.
In sintesi, per rispondere al quesito di Facci: rispetto a come vanno le cose in questa parte di mondo, direi che BasketCafé se la cava ancora bene. Inutile illudersi che torni ad essere la macchina pulsante di un tempo, magari lanciata a bomba contro l'ingiustizia, come cantava Guccini. Forse è meglio così, perché spesso a certe locomotive troppo lanciate gli fanno fare una brutta fine...
Edited by libero7 - 18/3/2011, 10:53
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