|
|
| Vigevano, il match per la promozione al nuovo palasport VIGEVANO. Troppo entusiasmo e pubblico al seguito della Nuova Pallacanestro Vigevano, non basta il palasport di via Olimpia a Gambolò per contenerlo.
E'sempre più probabile quindi l'inversione di campo nel match decisivo della stagione per la corazzata ducale di coach Alessandro Munini. Non è ancora ufficiale, ma si dovrebbe giocare sabato alle 21 al nuovo palasport di via Gravellona a Vigevano evitando così al palazzetto di Gambolò (250 posti circa) una vera e propria invasione di tifosi ducali difficile da gestire.
L'entusiasmo ducale, dopo la vittoria sofferta su Robbio, è alle stelle. Per la partita contro gli Aironi di Roberto Sguazzotti c'erano un migliaio di spettatori sulle tribune del Basletta: è facile auspicare che gli stessi numeri di pubblico se non di più possano ripetersi contro Gambolò. Anche perchè quella contro la Virtus Vetrotenda, già salva, di coach Gianni Cova non sarebbe una vera e propria trasferta per il tifo ducale: Vigevano e Gambolò sono confinanti, addirittura il vigevanese corso Genova prosegue nella gambolese via Industria senza soluzione di continuità. Insomma un trasferimento in massa del tifo ducale a Gambolò è facilmente prevedibile. Da qui l'idea di giocare nel più capiente palazzetto vigevanese per evitare inconvenienti di ordine pubblico. La partita conta solo per Vigevano. La capolista deve battere Gambolò, già salva, per vincere il campionato e resistere ad un'eventuale ultimo assalto di Cava Manara che in caso di arrivo a pari punti sarebbe favorita dal quoziente canestri e quindi vincerebbe il campionato andando direttamente in C gold e condannando Vigevano agli spareggi.
«Tutti dicono che abbiamo già vinto il campionato, ma non è così – sottolinea il coach ducale Alessandro Munini Alla squadra ho chiesto di isolarsi da quest'entusiasmo per una settimana e di concentrarsi sugli allenamenti. Dobbiamo andare in campo sabato sereni e sapendo di dover vincere una partita, non è che Gambolò, che per carità sicuramente è più debole, ci lascerà fare canestro solo perchè siamo primi e dobbiamo vincere il campionato. Non voglio sentir parlare nessuno dei miei ragazzi di festeggiamenti o quant'altro. Sarò poi io il primo ad esultare con loro nel caso vincessimo l'ultima partita contro Gambolò, ma prima dobbiamo superare l'ultimo ostacolo. Anche contro Robbio, che è una squadra ottima, eravamo avanti di 18 e in pochi minuti ci siamo fatti tradire dalle emozioni e segnavamo più facendo riaprire la partita. E'anche questo il bello dello sport, non si può mai festeggiare fino a risultato ottenuto».
Sandro Barberis
|
| |