| IL RILANCIO DI UDINE SI FARà IN CASA (messaggero veneto)
Trieste chiana a raccolta Gorizia e Monfalcone per la A dilettanti. Giovedì Snaidero, Pozzo e Blasoni si rivedono per il piano Legadue. Pordenone punta al ripescaggio in B dilettanti e non esporterà risorse
UDINE - Il rilancio del basket di vertice a Udine, oltre che in fase di stallo, è accerchiato dalla nuova geografia della pallacanestro in Friuli Venezia Giulia. Trieste, neopromossa in serie A dilettanti, chiama a raccolta Gorizia e Monfalcone per un fronte insontino - giuliano sulla falsariga delle federate del fu progetto Snaidero. Pordenone, beffata da Roncade in finale di C dilettanti, punta comunque al ripescaggio nella categoria superiore. Ciò signifìca che non esporterà risorse verso il capoluogo del Friuli, dove per fare poker al tavolo dello zoccolo duro formatesi per l'operazione rilancio manca il quarto che si dice essere un imprenditore friulano proprio della Destra Tagliamento. Il presidente dimissionario Edi Snaidero, il patron dell'Udinese calcio Gianpolo Pozzo - attraverso i loro uomini di fiducia - e Massimo Blasoni, comunque, giovedì si rivedranno per andare avanti per la strada tracciata.
È una via che, di giorno in giorno, subisce rallentamenti rispetto all'ipotetica tabella di marcia. Ieri, tramite il responsabile dell'area comunicazione, Davide Micalich, il vicepresidente arancione Alessandro Zakelj ha rifatto l'agenda: «Niente c'è da dire. Stiamo lavorando, anche per l'azienda. Ci risentiremo verso metà settimana inoltrata».
Giovedì, appunto, salvo ulteriori sorprese. Indaffarato ieri a Sereni orizzonti pure il portavoce di Blasoni, Simone Bressan. Per il quale, almeno, «nessuna nuova, buona nuova». Irreperibile il presidente bianconero Franco Soldati, delegato da paron Pozzo all'affare basket così come Snaidero con il suo vice.
Situazione di stallo o, per lo meno, nessuna novità per la stampa. A una settimana dal termine, il 22 giugno, per la cessione dei diritti sportivi. Mercato con più offerta che domanda, giro da cui è data in uscita la gettonata Verona promossa in A dilettanti.
E a due settimane dalla scadenza, a fine giugno, dell'iscrizione al campionato di Legadue, che compete alla Snaidero dopo la retrocessione con tre giornate d'anticipo su fine serie A 2008 -2009. D'accordo che la formalità dell'iscrizione può essere espletata dalla vecchia proprietà, salvo aggiornamenti in corso d'opera. È tempo di sapere con certezza, però, in che quadro e potenzialità societari, anche pianificando nel tempo, si muoverà il rilancio del basket di vertice a Udine.
Prima ancora che sul mercato giocatori, è una credenziale da spendere con lo staff tecnico - manageriale che poi farà la squadra del rilancio. Il friulano Andrea Fadini ora pare piaccia a tutti e sembra che abbia scalzato il "co-sponsor' Teo Alibegovic, portatore l'anno scorso dell'Arfin che adesso e in stand by. Fadini, però, è un manager già affermato che, tanto per dire, sabato volerà mdai New Jersey Nets, di cui è consulente per l'Europa, per il Draft Nba. Lotteria americana in cui la franchigia ha la scelta numero 11, che potrebbe essere proprio un giocatore continentale.
Isomma, Fadini si attiva ormai a certe condizioni, anche se cerca pure lui rilancio in Italia.Il potenziale quarto socio dello zoccolo duro udinese pare le darebbe. Nella Destra ragliamento, però, la Pienne basket drena risorse per la B dilettanti. In libera uscita sono dati Pontarolo, Graphistudio (scuderia Cainero, però), l'"asportivo" Cimolai e Fadalti, che però ha la Sacilese calcio neopromossa in Seconda divisione. A meno che a Udine non arrivi qualcuno dell'indotto, Electrolux o mister ics, lo zoccolo duro dovrà rifarsi i conti in casa.
Valerio Morelli
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