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PIEMONTE: COACH & DINTORNI, Discussione sull'insegnamento della pallacanestro giovanile in regione

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Andrea Nicastro
view post Posted on 2/3/2010, 18:23 by: Andrea Nicastro
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QUOTE (ilmagodiS.Eufemia @ 2/3/2010, 11:03)
Lascio a bocca aperta alcuni quando certifico la mia contrarietà a livello giovanile al gioco spalle a canestro come sistema.
Parte una discussione sull'opportunità o meno di mettere un giocatore interno nelle categorie u15 e u17 sia contro le zone sia contro la uomo.
Dico il mio parere spietato "se il ragazzo non diventerà 2 metri e 5 io sotto non metto nessuno". Per cui se gli altri si mettono a zona io o li presso
tutto campo e comunque attacco tutti fuori. Mettere uno sotto solo perchè è il più alto è condannarlo ad una serie inferiore futura. Diciamo che se non
ce la farà a salire in categorie alte imparerà a giocare dentro quando avrà 18 anni. Con Edo Gatti parlo di Cassani e dico che farlo giocare in un sistema
di gioco interno ormai da qualche anno gli impedirà in futuro di poter salire ad un livello di eccellenza.

Non sono d'accordo.

Ritengo sbagliato costringere un giocatore a giocare solo vicino a canestro. Allo stesso modo, ritengo sbagliato costringere un giocatore a giocare solo lontano da canestro. Nel basket moderno non ci sono solo interni che tirano da fuori (e voglio vedere tra qualche mese quanti continueranno a farlo con l'arco a 6,75) ma anche (o soprattutto, visto che la campana diventa un rettangolo) esterni che sappiano giocare dentro. Non si tratta di tarpare le ali a nessuno, ma di ampliare il bagaglio tecnico, interno ed esterno, di tutti i giocatori.

Inoltre una squadra, a qualunque livello, ha bisogno di spazio. Lo spazio necessario e' direttamente proporzionale alle dimensioni fisiche e inversamente proporzionale all'abilita' nello sfruttarlo. Cerco di spiegarmi con tre esempi:

1.
Una squadra U13 puo' occupare gli spazi esterni con 5 giocatori. A quella eta' 3-4 metri di distanza sono piu' che sufficienti per la forza esplosiva che i giocatori hanno nelle gambe (per percorrerli con o senza palla) o nelle braccia (per passare o tirare da quelle distanze). E attenzione: se uno dei 3 dovesse penetrare, e per caso dovesse arrestarsi a causa di un aiuto, diventerebbe improvvisamente un interno che scarica ad un esterno. Sacrilegio? No, semplice lettura.

2.
Una squadra U17 che gioca con tutti esterni, NON puo' occupare gli spazi esterni con 5 giocatori. Di ragazzini di 1.75, ragazzotti di 1.83 o ragazzoni di 1.90, ce ne possono stare solo 4 per volta sull'arco. L'altro e' bene che penetri, giochi back-door, prenda posizione dentro, che sia ragazzino, ragazzotto o ragazzone.

3.
Per una squadra senior qualunque, il campo dovrebbe essere ancora piu' largo, quello di oggi non basta mai con l'atletismo e l'organizzazione difensiva di oggi. Questo a maggior ragione dal prossimo anno, quando lo spazio per giocare in angolo sara' ancora minore, specialmente su alcuni campi di C2 e D di dimensione 26x14. Misteriosamente, per la Montepaschi Siena, composta da un folletto talentuoso e da tanti omoni di stazza considerevole, il campo e le sue spaziature sembrano "calzare" a pennello: la capacita' tecnica di collaborare con giusti spazi e giusti tempi permette la realizzazione di questo "miracolo".

Concludo con una nota: una volta era ruanda l'unico che teorizzava il "tutti fuori", adesso sono in due... vuoi vedere che...
:roftl: :blink2: :yes:

Insisto: queste discussioni, interessantissime per noi e pallosissime per giocatori, genitori e tifosi, andrebbero spostate su un topic. Proporrei il titolo "SFIP = WORK IN PROGRESS...", ma il copyright e' di Federico e non mi permetterei mai.
 
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