Basket Café Forum

un charimento, un charimento per spegnere il fuoco delle polemiche

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No way
view post Posted on 26/11/2009, 23:49




Non ne sarei così sicuro caro egadur. Spesso in Italia i diktat della chiesa sono più forti del pensiero del più illustro pensatore illuminista mai esistito. Illuminista, proprio perchè illuminava. Adesso invece vedo solo "oscurantisti" della ragione.
 
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Latini Santo Subito
view post Posted on 26/11/2009, 23:54




CITAZIONE (SempreSottoSopra @ 26/11/2009, 22:39)
L'offesa sta nel giudicare folcloristica e bizzarra una religione, un credo, un riferimento per il proprio modo di vedere la vita, che sia il cattolicesimo, l'induismo, l'ebraismo, l'islam, l'ateismo, l'illuminismo o quant'altro..in poche parole, egadur, se io dico che il tuo modo di vedere il mondo,di relazionarti con gli altri è folcloristico e bizzarro non ti faccio un complimento,ti manco di rispetto, o no?altra cosa è dire che alcuni, molti o pochi che siano,vivano la religione cattolica in modo folcloristico.

io tenderei a quotare sempresottosopra.



Mail, Assimilare il burka al folklore a me sembra una forzatura.

 
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.Torero Camomillo.
view post Posted on 27/11/2009, 00:09




il burqa è più vicino a una puttanata, ma volevo essere politicamente corretto.
 
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No way
view post Posted on 27/11/2009, 00:13




Non so. Non credo che il burqa fosse un obbligo che si trova nella religione islamica non è imposto dal Corano e quindi non solo è folklore ma è anche una forma di machismo e di sessismo evidentissima; difatti le donne sono praticamente schiave. A questo proposito ho trovato:

Neppure il Corano prescrive il burqa
Vietare il burqa è di destra, di sinistra, di centro e di buon senso. La proposta della parlamentare del PdL Suad Sbai, fatta vigorosamente propria anche dalla Lega, in Francia per esempio è una bandiera femminista: da noi no, da noi l'opposizione parla di intolleranza, di «diritti religiosi violati»

di Filippo Facci da Libero (facciamo contento il micio)

oppure presenta una legge - alla commissione Affari costituzionali del Senato - che ammette il burqa «a condizione che il volto sia riconoscibile», con ciò dimenticando che, nel caso, non sarebbe più un burqa ma uno hijab, al amira, shayla, chador: tutta roba cui nessuno si oppone. Il burqa è un'altra cosa, è un'opprimente prigione ambulante - di colore blu, se tipicamente afghano - che copre tutto il corpo e annulla ogni percezione di forma. Un fantasma.
La legge per vietarlo ci sarebbe già, ma l'interpretazione l'ha superata: la n. 152 del 1975, norma anti-terrorismo secondo la quale è vietato comparire mascherati in un luogo pubblico, viene definita inapplicabile giusto nei casi delle musulmane che abbiano «giustificato motivo». È il giustificato motivo a fare la differenza: se un tizio che passeggi in Via Condotti con un casco integrale ha il giustificato motivo di essere probabilmente un cretino, una donna musulmana che indossi il velo, volente o costretta che sia, i motivi religiosi o culturali li ha ufficialmente tutti. La giurisprudenza, più volte, ha sollecitato una precisa legge in materia: ma non si è mai fatta.
GIUSTIFICATO MOTIVO
Ora si propongono due soli articoli che modifichino la legge del 1975: il «giustificato motivo» verrebbe in sostanza eliminato e si ipotizza l'arresto per flagranza, due anni di carcere e multe varie. La radicale Emma Bonino applaude («burqa e nikab violano il concetto della piena assunzione della responsabilità individuale») ( :eeh!:) mentre Donatella Ferranti del Partito democratico sostiene che una norma del genere lederebbe la libertà religiosa, come detto. E qui sta il primo, clamoroso equivoco culturale. La religione islamica, infatti, non prevede nessuna copertura tipo burqa: quella cristiana, paradossalmente, sì.
La storia è interessante. Era l'inizio del 1900 quando Habubullah Khan, grande emiro dell'Afghanistan, impose alle duecento donne del suo harem una speciale copertura che scongiurasse ogni tentazione maschile che non fosse la sua. Più in generale, fuori dalla residenza reale, le donne dell'emiro non dovevano neppure essere guardate: e nacque il burqa, inquietante copertura che da principio contraddistinse le donne di alto ceto. Ma di religioso, appunto, non c'era nulla. Il Corano non ne parla, anzi, quando genericamente affronta l'argomento - al verso 59 della sura XXXIII - dice che le donne devono essere riconosciute come è possibile fare con tutte le coperture islamiche tranne una, o una e mezza: col burqa, appunto, e assai spesso col niqab, che serve a velare il volto lasciando scoperti solo gli occhi. Nel tempo, tuttavia, il burqa si diffuse in tutto l'Afghanistan: e mentre i ceti elevati lo abbandonavano, quelli poveri lo facevano loro.
Sembrava dovesse sparire nel 1961, in Afghanistan, nel 196, che una legge ne aveva vietato l'uso alle dipendenti pubbliche: ma poi ci fu la guerra civile e il regime teocratico dei talebani giunse progressivamente a vietare a ogni donna di mostrare il volto. Il burqa divenne una regola che oggi resta discretamente rispettata anche in Iran, in parte della Palestina, del Libano, della Georgia, dello Yemen, dell'Arabia Saudita - nell'entroterra meno acculturato - e in generale dove ci sono musulmani sciiti. Difficilmente vedrete un burqa in Egitto, Turchia, Emirati Arabi, Kuwait, Indonesia o India.
VANGELO E CORANO
Se uno stesse fedelmente al Vangelo, invece, potrebbe rifarsi alla Prima lettera di San Paolo ai Corinzi: «Ogni donna che prega senza velo sul capo manca di riguardo al proprio capo... Per questo la donna deve portare sul capo un segno della sua dipendenza». Va da sé, tuttavia, che
una differenza tra islamismo e cattolicesimo sta proprio nel come le due
religioni si rapportano ai testi sacri. L'Islam è sdraiato su un'interpretazione fedele del Corano da 1300 anni - ma nel Corano, come visto, di burqa neppure si parla - mentre il cattolicesimo si è invece evoluto tra concili ed encicliche e secolarizzazioni varie. Il risultato è che la Chiesa cattolica non discrimina tra uomini e donne (oggi) e che la veletta in testa (oggi) al limite la mette vostra nonna se è meridionale.
Un certo Islam, invece, tra burqa e niqab, è una macchina del tempo puntata sul Medioevo che ora si pretende di importare in Occidente, simbolo più appariscente di altre e più nascoste segregazioni femminili. Anche per questo il burqa va vietato: perché è l'aspetto più allucinante di una separatezza culturale che è solo il travestimento di una separatezza delle regole, quelle che gravano su tutti gli altri, quelle che si è costretti a rispettare e che talvolta si è addirittura orgogliosi di avere.


L'INIZIATIVA

IL CAPOGRUPPO: Roberto Cota, capogruppo della Lega alla Camera, ha proposto arresto e multa per chi indossi il burqa o il niqab sul territorio italiano
L'ARRESTO: Per chi indossa il velo, impedendo il proprio riconoscimento, è previsto l'arresto in flagranza e la reclusione fino a due anni
LA MULTA: Secondo la proposta, oltre al carcere, chi viola la legge deve pagare una multa che può andare dai 1000 ai 2000 euro
A FAVORE: Margherita Boniver del PdL, la senatrice del Pd Vittoria Franco e la radicale Emma Bonino
CONTRO: Molti finiani doc, la teodem Emanuela Baio del Pd, che accusa i padani di «intolleranza e mancanza dì rispetto»

8 ottobre 2009
 
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view post Posted on 27/11/2009, 06:46
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il cuore oltre lo stadio

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QUOTE (SempreSottoSopra @ 26/11/2009, 22:39)
L'offesa sta nel giudicare folcloristica e bizzarra una religione, un credo, un riferimento per il proprio modo di vedere la vita, che sia il cattolicesimo, l'induismo, l'ebraismo, l'islam, l'ateismo, l'illuminismo o quant'altro..in poche parole, egadur, se io dico che il tuo modo di vedere il mondo,di relazionarti con gli altri è folcloristico e bizzarro non ti faccio un complimento,ti manco di rispetto, o no?altra cosa è dire che alcuni, molti o pochi che siano,vivano la religione cattolica in modo folcloristico.

ecco che hai colto la grande differenza.
io ho defintio bizzarra e folcloristica, in maniera chiara, la scenografia con cui le istitituzioni ecclesiastiche hanno gonfiato il cristianesimo. che quando nacque era una filosofia invece rivoluzionaria e anti-sistema.

bank robber ha peraltro scritto in maniera concisa e chiara il perche', la necessita'per le istituzioni ecclesiastiche ad agire in questo senso

non ho scritto che e'folcloristica la fede.

sono bizzarre e folcloristiche (non allo stesso tempo: ci sono aspetti bizzarri e sono alcuni, e aspetti folcloristici, e sono altri) tutte le "invenzioni"che attorno a questa, la chiesa ha definito, cancellato, cambiato in tutti questi secoli

e ce n'e' una lista infinita:
peccati che sono mortali in un era, e non lo sono in un altra
limbi,
comunioni
cresime
santi,
angeli,
diavoli,
le gia'citate indulgenze,
cherubini,
confessioni,
assoluzioni,
penitenze,
un'impalcatura che con i concetti primordaili della filosofia cristiana, non ha nulla a che vedere. invenzioni partorite e studiate a tavolino da veri e propri esperti del marketing del mercato dei "fedeli" nel corso dei secoli.

non conosco la religione islamica, quindi non posso fare paragoni riguardo il livello di manipolazioni che ha subito. ma difficile pensare che si possa essere salvata dall'umana tendenza a forgiare dii a propria immagine e somiglianza e a che si evolvono tutte a seconda del contesto.

ma tornando al cattolicesmo non ho espresso opinioni su eventuali bizzarrie o folclore a livello personale

il folclore riguarda certe manifestazioni collettive della fede. e penso alle manifestazioni pasquali molto diffuse nelle roccaforti del mondo cattolico.

andare a messa ogni mattina in se non vuol dire nulla
chi lo fa non merita nessun disprezzo ne ammirazione in se.
e'una cosa intima, personale.

mia nonna lo faceva. altri lo fanno. evidentememnte cio' e'quello che fa sentire meglio queste persone. nessuno puo' sindacarne l'approccio alla fede.

quando pero' leggo che Provenzano aveva una cappella privata nel suo bunker e si inginocchia ogni matina vasando santine... qualcosa la posso sindacare.

questo non lo chiamamo folclore. ma che la religione come costruita dai cattolici nel corso dei secoli si presta ad ogni tipo di strumentalizzazione (questo la rende bizzarra) e che, grazie al meccanismo del "condono" applicato ai peccati in pratica ha "formato" le basi degli aspetti piu'deleteri della nostra societa' odierna (non e' un caso che l'italia, il paese piu'cattolico del mondo, sia quello in cui oggi le indulgenze si applicano nel codice penale e civile)
credo sia una realta' da accettare. se poi prendere atto di cio' offende ... io un ci pozzo fare nente.

poi che ci siano altri aspetti invece positivi del cattolicesimo, alla base del movimento, la sua valenza e presenza nel sociale

io sono cresciuto in un oratorio, e devo dire che ho ottimi ricordi, ma ci sono ammirevoli realta' che operano nel mondo e che sono riconducibili ai valori veri e seri del cristianesimo cattolico, ma questo e'del tutto scorrrelato dagli aspetti che si facevano notare.

QUOTE (SempreSottoSopra @ 26/11/2009, 22:39)
se io dico che il tuo modo di vedere il mondo,di relazionarti con gli altri è folcloristico e bizzarro non ti faccio un complimento,ti manco di rispetto, o no?

no. non mi offendo per nulla. quando parli in forma personale devi specificare quali sono questi aspetti bizzarri del mio modo di vedere il mondo.
se non li specifici, la tua affermazione non ha alcun valore.
se invece li specifici, li discuto.
ma non potrei mai offendermi. non vedo perche'.
inoltre occorre essere da'accordo sul significato che si da al termine folcloristico e bizzarro. perche' se cio'non avviene si rischia di fare un dialogo tra persone che parlano lingue diverse.

io una volta parlando con un prelato lo trovai perfettamente d'accordo sul fatto che tutte le manifestazioni di fede del sud dell'europa (spagna, Italia meridionale) sono folcloristiche (lui ammettava che l'aspetto folcloristico era forte, ma la base religiosa era sempre presente) io invece sostenevo che sono prevalentemente folcloristiche perche'ormai sono entrate nel tessuto sociale.


La processione dei Misteri a Trapani, e'sentita da tutta la cittadinzanza. inclusi gli atei e gli agnostici come me.

per il cattolico ha un valore. per me non credente ne ha un altro. ma la Processione e'di tutti. Appartiene a tutti. e'legata alla Citta', ad un contesto sociale. ecco perche' e' folclore e non piu' religione.

e questo concetto, a prescindere se la processione sia o meno folcloristica, non e'offensivo. non puo esserlo.

oltretutto che sia folclore sul quale la chiesa peraltro "controlla" e'dimostrato dai richiami che i vescovi stessi fanno ogni anno. perche' l'elenco di episodi di contorno altamente "folcloristici" (stavolta in un altro senso) alle varie manifestazioni pasquali, e' grasso.


QUOTE (No way @ 26/11/2009, 23:49)
Non ne sarei così sicuro caro egadur. Spesso in Italia i diktat della chiesa sono più forti del pensiero del più illustro pensatore illuminista mai esistito. Illuminista, proprio perchè illuminava. Adesso invece vedo solo "oscurantisti" della ragione.

ma questo solo in Italia ormai.

una domanda: ieri sera i TG italiani hanno dato la notizia dello scandalo che tocca i vertici della chiesa irlandese? e il TG1? e se si... come?

Edited by egadur - 27/11/2009, 07:18
 
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SempreSottoSopra
view post Posted on 27/11/2009, 10:52




Egadur, la tua posizione è a me chiara e per me non offensiva, avendo letto tutti i tuoi interventi.

A mio avviso, come già detto, hai esagerato nell'incipit...se infatti si scrive che il cristianesimo è stato trasformato nella folcloristica e bizzarra religione cattolica, chi legge può risentirsi, "offendersi" perchè può intendere che per te gli aspetti principali della religione cattolica siano il folclore e la bizzaria, intesi nella loro accezione negativa, mentre magari la maggior parte dei cattolici vive la religione in maniera molto intimistica e poco bizzarra.

Ps: tirare in ballo quello che fa Provenzano coi santini ha poco a che fare con la religione cattolica, mi preoccupo di più della mancanza di coscienza civile che fa sì che Provenzano o chi per lui decida da 50 anni ciò che può o non può succedere in Sicilia.
 
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view post Posted on 27/11/2009, 11:36
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QUOTE (SempreSottoSopra @ 27/11/2009, 10:52)
Egadur, la tua posizione è a me chiara e per me non offensiva, avendo letto tutti i tuoi interventi.

A mio avviso, come già detto, hai esagerato nell'incipit...se infatti si scrive che il cristianesimo è stato trasformato nella folcloristica e bizzarra religione cattolica, chi legge può risentirsi, "offendersi" perchè può intendere che per te gli aspetti principali della religione cattolica siano il folclore e la bizzaria, intesi nella loro accezione negativa, mentre magari la maggior parte dei cattolici vive la religione in maniera molto intimistica e poco bizzarra.

una parte dei cattolici (difficilmente quantificabile) vive la religione in maniera molto intimistica e poco bizzarra. sono d'accordo.

comunque credo di aver capito...

QUOTE (SempreSottoSopra @ 27/11/2009, 10:52)
Ps: tirare in ballo quello che fa Provenzano coi santini ha poco a che fare con la religione cattolica, mi preoccupo di più della mancanza di coscienza civile che fa sì che Provenzano o chi per lui decida da 50 anni ciò che può o non può succedere in Sicilia.

giustissimo... ma non possiamo liquidare in maniera troppo semplicistica l'evidenza che fior di delinquenti hanno usato la religione cattolica come ombrello.

sia a livello etico religioso (credendo effettivamente di "condonare"i propri peccati, a fronte di un "pentimento") che ad altri livelli.

i delinquenti e il loro operato non ha nulla a che fare con l'etica cristiana

ma la storia e anche la cronaca insegnano che l'etica delle istituzione religiose e'molto diversa dall'etica cristiana pura.






 
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SempreSottoSopra
view post Posted on 27/11/2009, 11:53




Io distinguerei tra l'etica degli uomini di chiesa e l'etica della religione cattolica.

Nella fattispecie della realtà siciliana, il coraggio non si può regalare a nessuno e quei pochi preti che hanno portato avanti un discorso coerente con gli insegnamenti della loro religione li ricordiamo tristemente come eroi, nè più nè meno che i due magistrati che porti in firma.
 
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Latini Santo Subito
view post Posted on 27/11/2009, 12:50




CITAZIONE (SempreSottoSopra @ 27/11/2009, 11:53)
Nella fattispecie della realtà siciliana, il coraggio non si può regalare a nessuno e quei pochi preti che hanno portato avanti un discorso coerente con gli insegnamenti della loro religione li ricordiamo tristemente come eroi, nè più nè meno che i due magistrati che porti in firma.

applausi.
 
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view post Posted on 27/11/2009, 12:51
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QUOTE (SempreSottoSopra @ 27/11/2009, 11:53)
Io distinguerei tra l'etica degli uomini di chiesa e l'etica della religione cattolica.

io distinguerei tra l'etica della religione, e quella delle istituzioni religiose.

che e'simile alla distinzione tra sintassi e semantica di tale etica

ovvero
distinguerei tra chi, sia esso papa, parrino o semplice fedele, e'fedele all'essenza di tale etica e tra chi invece , papa, prelato, parrino o semplice fedele, tale etica la segue a chiacchere. poi nei fatti, nella sua implementazione, nella vita quotidiana, di tale etica se ne stracatafotte.

QUOTE (SempreSottoSopra @ 27/11/2009, 11:53)
Nella fattispecie della realtà siciliana, il coraggio non si può regalare a nessuno e quei pochi preti che hanno portato avanti un discorso coerente con gli insegnamenti della loro religione li ricordiamo tristemente come eroi, nè più nè meno che i due magistrati che porti in firma.

assolutamente d'accordo.
 
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UnaTantum TP
view post Posted on 4/12/2009, 19:42




Caro Ega, il tuo intervento su BasketCafè sulla questione “Religione Cattolica” non poteva passare inosservato, né senza stimoli di commento. Ho trovato, quindi, giusto intervenire anche succintamente, pur rendendomi da subito conto che per l’habitat in cui era stato posto non sarebbe stato affatto possibile affrontarlo in maniera corretta ed il più possibile esauriente (cosa che a te, persona intelligente ed attenta non potrà essere certamente sfuggita).
Il tuo “ingresso col botto”, poi, ( Religione Cattolica  bizzarria e folclore) salvo qualche isolato e personalissimo distinguo (il tuo amico Prete con la P maiuscola, ad esempio), almeno così mi è parso di capire, non poteva che richiamare in un intervento, sebbene flash in ossequio ad elementari norme di ospitalità “of topic”, altrettanti termini d’urto come “ludico” ed “umoristico”. E ciò, credo di capire, ti ha per così dire un tantino indispettito; tu, infatti, non sei avvezzo a “giocare” con i tuoi principi, le tue idee, le tue esposizioni, e questo sinceramente lo sottoscrivo.
L’appena accennato “currivo” che colgo nelle tue repliche, non ti ha forse consentito di prestare la necessaria attenzione all’immediato seguito del mio breve discorso, laddove ti invitavo a tenere evidenti “i contenuti” piuttosto che gli orpelli, come tu li chiami, né tantomeno mi pare che di questo passaggio ne abbia fatto oggetto di una qualche particolare riflessione; almeno che la cosa non mi sfugga.
Evidentemente hai senza volerlo bypassato questo aspetto dei contenuti per soffermarti invece, stavolta condividendo il mio pensiero, sul fatto che sì avevi scelto in realtà un sito poco idoneo a trattare più compiutamente l’argomento.
Riprendendo il mio invito ai moderatori a far rispettare l’esposizione degli argomenti pertinenti al forum, qualcuno mi ha più o meno apertamente tacciato di oscurantismo (ma per carità, era un discorso generico …) appioppandomi la responsabilità di essere tornato indietro di svariati secoli e quasi che io rifiutassi un corretto scambio di opinioni sull’argomento, da ritenere tabù ad ogni costo.
Ma lasciamo perdere, ti assicuro che non me la prendo più di tanto, anche se queste accuse un po’ di malumore addosso potrebbero mettermelo, non credi ? Io dico solo che il mio intervento è stato necessario proprio per muovere ai tuoi concetti un immediato anche se breve dissenso e che, ripeto, il mio invito rivolto ai moderatori era proprio indirizzato a rilevare che un argomento del genere non può essere trattato in chiaro su BasketCafè. Il mio ringraziamento finale per l’ospitalità voleva, infine, essere conclusivo. Un po’ come dire: amici miei non insistete su questa pagina ed argomento perché non ho alcuna intenzione di scrivere né, a maggior ragione, di replicare; in ciò sperando che tutto finisse lì e non si creassero ulteriori scaramucce come, purtroppo avvenuto. Per fortuna la tua chiarezza ti ha determinato a girare su una pagina più riservata la discussione, e qui mi rammarico davvero, stavolta, per i pochi interventi in favore dei miei convincimenti: si vede che siamo davvero pochi e che forse, dico forse, tu abbia ragione su tutta la linea.
Per quanto riguarda ora i contenuti, devo dire che anche tu in fatto di bizzarrie e folclore non è che ti risparmi tanto!
E’ vero, come affermi, che la Chiesa (intendo quella cattolica) ha compiuto nei secoli un lungo percorso di potere. E come lo si può disconoscere, anche se torni al XVI secolo, ad Alessandro Farnese ed alle sue dissolutezze, quasi a portarlo ad esempio di come i Papi si siano comportati nel passato (tranne gli ultimi 50/100 anni): nessuno vuole qui disconoscere i tanti demeriti accumulati nel tempo da quella Chiesa fatta di Crociate, di Sante Inquisizioni, di Papi a cavallo in corazza e spade sguainate, di personaggi che più che alla santità miravano al potere temporale ed agli effimeri piaceri; ma spesso poi scoprivi che questi signori, anzicchè suggeriti da divina ispirazione, venivano assisi sul trono di Pietro ora da un re di Francia, ora da un imperatore; e più che Papi non erano che fantocci nelle mani dei potenti più potenti di loro.
Ma le tue affermazioni, pur suffragate dalla incontestabilità della verità, diventano poi “bizzarria” quando non tieni parallelamente conto anche del cammino di santità che la Chiesa ha percorso negli ultimi 20 secoli; anche questo cammino a me ben chiaro. Non sto certo qui ad enumerarti i tanti santi e santi pontefici che hanno lasciato vivido esempio ed insegnamenti di umanità, di religiosità e di principi cristiani che anche agli atei ed agli agnostici, penso, possano insegnare qualcosa.
E non puoi appellarti alle bizzarrie della Chiesa citando con gli scritti di Sciascia quell’intero paese siciliano che, insoddisfatto delle “prestazioni” del santo protettore lo cambia con un altro, aspettandosi da questi poi, in uno squallido gioco di do ut des, chissà quali “miracoli”. Solo che questa io non la chiamo bizzarria della religione cattolica e non posso certo riconoscermici. Potrei chiamarla, chessò, feticismo forse od anche fanatismo usando un altro termine, ma non certo religione cattolica, la mia religione.
E comunque, ripeto, non puoi venirmi a citare un episodio del genere, così letterariamente rilevante da portare nelle aule scolastiche, senza poi magari accennare, bizzarramente a tua volta, per esempio alle migliaia e migliaia di martiri che hanno firmato e tutt’ora ancora firmano col proprio sangue la fede in Gesù e nella Sua Parola, o delle tante altre persone che, sacrificando tutto di sé, hanno dedicato e dedicano la loro esistenza all’esclusivo bene degli altri, avendo come unico riferimento l’insegnamento e l’esempio di Cristo (un pensiero per Teresa di Calcutta, Madre dei più poveri fra poveri e sola speranza per centinaia di lebbrosi, potrebbe sembrare qui anche scontato, ma è l’esempio più immediato e recente che mi viene in mente).
Non puoi, ancora, essere portatore del pensiero di qualche altro amico intervenuto che ci ricordava della questione dei preti pedofili (altra bizzarria della Chiesa?) senza evidenziare che sì, però, la Chiesa è stata ed è anche tanto ricca di grandi educatori che hanno seminato il bene a piene mani fra i ragazzi togliendoli dalla strada, sfamandoli anche, ed avviandoli alla dottrina dell’amore vicendevole ( un nome per tutti: Don Bosco, ma ne potrei citare tanti altri).
E non puoi riferirti alle tante processioni e più particolarmente, per quanto ci riguarda, della Processione dei Misteri, bollandole indiscriminatamente come esempi di esclusivo folclore. Per quanto riguarda i Misteri, premesso che le vare sono espressione e vengono gestite direttamente dalle Maestranze Trapanesi, di sicuro l’elemento folclore esiste ed è anche palpabile, chi può negarlo. Ma non hai mai notato quante lacrime versate da chi è al seguito della processione, ed il raccoglimento delle persone che pregano camminando? Certo saranno pochi, una sparuta minoranza in raffronto ai molti “caccavittari” intesi come consumatori e non venditori di “caccavette”, ai tanti turisti ed alle migliaia di macchine fotografiche e di cineprese al seguito. Ma per te il tutto si riduce ad esclusivo folclore e non c’è spiraglio alcuno che possa magari “anche” esprimere spunti di religiosità o che possano esistere delle sensibilità che tali note di intima religiosità riescono ad individuare.
In sostanza sto dicendo: forse è meglio se impariamo a guardare con entrambi piuttosto che con un solo occhio aperto.
E’ chiaro che i punti di partenza da cui osserviamo tali manifestazioni e muoviamo le nostre osservazioni sono diversi, ed ognuno di noi tende naturalmente alle proprie giuste ragioni. Fondamentalmente, per ciò che viviamo nella nostra spiritualità, gli stessi fenomeni ci appaiono santi o diavoli rispettivamente o, se preferisci fumo od arrosto, giorno o notte, acqua o fuoco. Probabilmente tu della Religione Cattolica sei portato ad osservare magari più l’aspetto esteriore, la scenografia come dici, io cerco di viverla e, quindi, investigo di più le interiorità.
Ed a proposito di interiorità cui io attribuisco notevole importanza, non posso tralasciare di esprimere alcuni miei punti di vista relativi all’elenco che hai presentato a mò di esempio di altrettante bizzarrie riconducibili alla Religione Cattolica, non senza prima però chiarire, partendo dalle tue stesse definizioni, quanto segue:

Gesù non è per me soltanto “quel grande Personaggio”, in qualche modo tradito dagli eredi stessi della sua “ideologia”, come da te a mio parere presentato con una definizione del tutto riduttiva. Gesù per me è Dio fattosi uomo e risuscitato, e la sua “ideologia” è l’essenza stessa della verità.

Dunque, a proposito dell’elenco delle altre “bizzarrie” riconducibili alla attuale Religione Cattolica, elementi non così riconducibili all’originario “pensiero” di Gesù, ma inventati, manipolati, trasformati ad uso proprio dalla Chiesa nel corso dei secoli. Eccola la “lista infinita”:

- “peccati che sono mortali in un’era e non lo sono in un’altra era”: beh, se tu stesso parli di “ere” posso ben capire che le cose fra un’era e l’altra possano cambiare . Mi sembra del tutto naturale. Interessante che non si ledano i principi essenziali;
- “limbi” : saranno anche una “invenzione”, ma io rimetto tutto nelle mani del Signore;
- “Comunione e Cresima”: forse ti riferisci più particolarmente a tutto ciò che vi gravita attorno. Vesti, festa coi parenti, balzelli (?) ed altre attenzioni esteriori. Ma rimaniamo nel campo dei “contenuti”; e allora dico ad esempio che la Comunione, intesa come Eucarestia è per me cristiano il rinnovarsi di un momento di estrema intimità con Cristo Signore ed è stata da Lui stesso istituita nel corso dell’ultima cena in presenza dei suoi apostoli;
- “Santi, angeli, diavoli, cherubini”: I santi non credo certo siano invenzioni. Sono persone che, per la loro testimonianza, sono portati ad esempio di vita per tutti i cristiani. Di loro si fa, a volte, un uso (è proprio il caso di dirlo) distorto che con la nostra Fede non c’entra un bel niente (cfr. precedenti). Di angeli e diavoli ne parla la Sacra Scrittura e Gesù stesso. Ed io, quindi, fermamente ci credo (magari ora mi dirai che sono fermo al medioevo; e già, senza vergogna, ti rispondo: può darsi!);
- “le citate indulgenze”. Qui certo, se si “vendono” anche, non posso che esserne assolutamente contrario. Vedi che almeno per una volta siamo d’accordo? Anche se mi pare che questo vizietto di vendere il Paradiso sia cessato da un bel po’ di tempo;
- “Confessioni, Assoluzioni, Penitenze: Qui andiamo certo sul difficile, perché anche la Confessione e relativa eventuale Assoluzione è stata istituita dallo stesso Gesù. Difficile per la particolare circostanza in cui tutto è avvenuto. Difficile tanto più per un agnostico dichiarato, voglio dire, per il quale ritengo sia assolutamente impossibile credere che un uomo (Gesù) possa risorgere dopo essere morto. Eppure questo passaggio per me cristiano è di una importanza capitale: Gesù sconfigge la morte e mi indica la prospettiva della vita eterna. Già, perché Cristo istituì questo Sacramento apparendo agli apostoli riuniti dopo la Sua morte. Gesù era infatti risorto e, nel Vangelo di Giovanni, leggiamo: “ …venne Gesù, stette in mezzo a loro e disse: Pace a voi, ricevete lo Spirito Santo….A coloro cui perdonerete i peccati, saranno perdonati, a coloro cui non li perdonerete non saranno perdonati”.
Per un cristiano c’è poco da discutere, e solo chi si accosta alla Riconciliazione e trova in estrema umiltà la forza di confessare le proprie debolezze può infine sentire pulsare dentro di sé la gioia di una ritrovata completa serenità. Certo non succede spesso, ma quando riesci con tutta la tua convinzione a deporre le tue miserie davanti al sacerdote che ti confessa ti senti dentro veramente rinascere, ed avverti un sentimento pieno e difficile da descrivere.
Una osservazione, doverosa, sul discorso di Provenzano e di altri mafiosi che sfoggiano bibbie e santini. Qui, certo, non vuoi intendere che la Chiesa possa accostarsi al fenomeno mafioso o che, comunque, la Chiesa con la sua facoltà di assolvere ancor prima dei tribunali possa incoraggiare questi personaggi a continuare a delinquere. Sarebbe troppo grave che tu lo pensassi. Vero è che Gesù non ha remore ad avvicinarsi a chiunque, ma per il perdono pretende da noi il pentimento, quello vero, totale, irreversibile.
Un’ultima annotazione sulla tua apertura, dopo tante critiche sul “Cristianesimo Cattolico”, agli “…anche altri aspetti, invece positivi, (quali) la sua valenza e presenza nel sociale”. A proposito, questa valenza, nel cristiano, non è che un riflesso dei suoi convincimenti profondi e la sua intensità è direttamente proporzionale alla forza del suo motore , la fede in Cristo, ed alla sua speranza nella vita eterna
Qui mi fermo, GianPiero, per non trasformare il papello, che papello proprio non vuol essere, in un infinito romanzo e magari non annoiarti ulteriormente.
Ci risentiamo per parlare di basket. A presto

Edited by UnaTantum TP - 6/12/2009, 12:33
 
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