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Kabul......, Veniamo via di lì....

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conmar
view post Posted on 17/9/2009, 14:49




CITAZIONE (Terra & Libertà @ 17/9/2009, 13:35)
parlare oggi della missione in Afghanistan, parlare oggi se sia giusto o meno rimanere a kabul, per me ha lo stesso senso che domandarsi se si debba combattere la mafia il giorno dell'uccisione di falcone.
La situazione in Afghanistan è veramente complessa ed importante, verso i sei ragazzi morti va tutto il mio affetto ed anche il mio ringraziamento, ma non possono essere sei soldati morti in guerra la misura per stabilire se quella guerra va combattuta o meno.


Riposino in pace.

Guido.... non lo dico solo oggi...è da quando il cavalier Capitan Fracassa ha deciso di inviare "le nostre truppe" nello scacchiere medio orientale ce dico che lì noi non ci dovevamo andare..
I sei ragazzi morti stamani in quel Paese non fanno altro che buttare benzina sul "mio" fuoco che brucia da sei anni...
Cosa ci facciamo là? facciamo una guerra?, stiamo facendo la pace? ( come dicono i nostri governanti?) ... oppure come dice Zucconi, siamo li per accompagnare i bambini a scuola e aiutiare le vecchiette ad attraversare la strada?
Se è una guerra, a parte che la Costituzione recita che l'Italia ripudia la guerra, allora facciamola seriamente, senza nascondersi dietro ad un dito o a un fiore come fa l'elefante a pois rosa... oppure usciamo da quel pantano voluto da un grande amico del premier più bravo che abbiamo avuto negli ultimi 150 anni.
Per fare cosa poi? per "portare la democrazia" in un Paese che ha ancora un ordinamento tribale? un paese dove ancora si fanno la guerra tra tribù per emergere gli uni sugli altri?
Ha ragione Zucconi... la democrazia deve essere una scelta del popolo. Dare aiuti a chi li chiede per ribaltare un regime è giusto... ma ci deve essere un substrato anche intellettuale su cui basare una possibile democrazia, Non basta imporre un Presidente e,al termine del mandato, organizzare delle "libere" elezioni per riconfermarlo.
Frattini dice che bisogna conquistare il cuore e la mente degli afghani.... secondo me non basta. Quel popolo è sotto una dittatura da secoli... l'ultima era una dittatura confessionale.... Non credo che sia facile inculcare, tra l'altro facendo girare per la città mezzi blindati e soldati armati fino ai denti di altre nazioni, la democrazia per come la conosciamo noi.....

CITAZIONE
l’idea che organizzare un’elezione possa da sola far sbocciare la civiltà’ politica e’ letteratura da think tank autoreferenziale o da ideologo accecato dalle proprie dottrine

CITAZIONE (Terra & Libertà @ 17/9/2009, 15:19)
Siamo in guerra, per me ogni giorno ci dovremmo interrogare se questa guerra è giusta oppure no, se il mondo dopo questa guerra sarà migliore o peggiore, se alla base di questa guerra ci sia la volontà di migliorarlo il mondo oppure solamente interessi economici.
Ogni giorno si muore in questa querra, ogni giorno.

Oggi sono morti 6 nostri connazionali, a me sembra che la domanda da farsi oggi sia: "ma abbiamo fatto tutto il possibile per mettere al sicuro i nostri soldati? i mezzi forniti sono adatti allo scontro in atto? andrebbero finanziate altre armi ed altri mezzi?" etc etc etc.

Oggi non è questione di ritiro o no, è assurdo domandarselo quando muoiono soldati in guerra ed è assurdo che l
per quello abbiamo avuto molto tempo prima e molto ne avremo da domani, oggi io mi chiedo solo se questi poveri ragazzi pagano per colpe organizzative non loro.

Su sky dicevano che i "Lince" sono mezzi con una blindatura capace di resistere alla potenza esplosiva di 4 tonnellate di tritolo...
Non so se sia vero o sia propaganda, nel primo caso i mezzi sembrerebbero idonei ad affrontare questo tipo di azioni...
In quanto al fatto che questi ragazzi paghino per colpe organizzativa non loro sono pronto a giurarci....

Comunque prepariamoci ad assistere all'ennesimo funerale di stato ( questa volta per una, troppo, seria occasione ) e all'ennesima sfilata dei vari ministri con la faccia contrita.....
 
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kyklos66
view post Posted on 17/9/2009, 16:05




L'ex Capo di Stato Maggiore della Difesa, Mario Arpino, lo dice chiaramente: "Nessuno ha mai voluto dirlo, ma nel 2001 ci siamo impegnati in una guerra"

http://tv.repubblica.it/dossier/attentato-...deo=&pagefrom=1
 
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conmar
view post Posted on 17/9/2009, 16:54




image


Ciao Ragazzi.....

 
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Terra & Libertà
view post Posted on 17/9/2009, 16:56




CITAZIONE (conmar @ 17/9/2009, 15:49)
Guido.... non lo dico solo oggi...è da quando il cavalier Capitan Fracassa ha deciso di inviare "le nostre truppe" nello scacchiere medio orientale ce dico che lì noi non ci dovevamo andare..
I sei ragazzi morti stamani in quel Paese non fanno altro che buttare benzina sul "mio" fuoco che brucia da sei anni...
Cosa ci facciamo là? facciamo una guerra?, stiamo facendo la pace? ( come dicono i nostri governanti?) ... oppure come dice Zucconi, siamo li per accompagnare i bambini a scuola e aiutiare le vecchiette ad attraversare la strada?
Se è una guerra, a parte che la Costituzione recita che l'Italia ripudia la guerra, allora facciamola seriamente, senza nascondersi dietro ad un dito o a un fiore come fa l'elefante a pois rosa... oppure usciamo da quel pantano voluto da un grande amico del premier più bravo che abbiamo avuto negli ultimi 150 anni.
Per fare cosa poi? per "portare la democrazia" in un Paese che ha ancora un ordinamento tribale? un paese dove ancora si fanno la guerra tra tribù per emergere gli uni sugli altri?
Ha ragione Zucconi... la democrazia deve essere una scelta del popolo. Dare aiuti a chi li chiede per ribaltare un regime è giusto... ma ci deve essere un substrato anche intellettuale su cui basare una possibile democrazia, Non basta imporre un Presidente e,al termine del mandato, organizzare delle "libere" elezioni per riconfermarlo.
Frattini dice che bisogna conquistare il cuore e la mente degli afghani.... secondo me non basta. Quel popolo è sotto una dittatura da secoli... l'ultima era una dittatura confessionale.... Non credo che sia facile inculcare, tra l'altro facendo girare per la città mezzi blindati e soldati armati fino ai denti di altre nazioni, la democrazia per come la conosciamo noi.....

io ho paura che ci siano 2 problemi:
1) la guerra, la nato, la democrazia esportata, le bombe sui matrimoni, tutto quello che ci racconta emergency e vauro, etc etc etc
2) un esercito che per mancanza di fondi o per follie propagandistiche viene sbattuto in prima linea con la divisa buona per le riprese televisive e neinte più.

per me del punto 1 occorre parlarne sempre, e non è che i 6 morti di oggi facciano la differenza (purtoppo, figuriamoci di quali orrori stiamo parlando quindi).

Ma se sei soldati muoiono magari è l'occasione anche di parlare del punto2, le regole di ingaggio sono quelle giuste? gli equipaggiamenti sono quelli giusti? Non dimenchiamoci che parliamo dell'italia, una nazione che nella finanziaria 2009 ha tagliato dell'85% le spese per le armi ai soldati ed alle fdo. Parliamo dell'italia, quella nazione che siccome l'irak non era una guerra ma si dovevano distribuire medicine, gli elicotteri dovevano essere di un certo tipo, poi ci hanno beccato al volo un ragazzo ed allora ci si è accorti che forze metterci quelli con qualche protezione in più era conveniente. etc etc.

A me sembrano 2 questioni differenti, se la seconda non esiste meglio. Ma di quella si dovrebbe oggi parlare.
Della questione 1 abbiamo avuto 6 anni per discuterne. Non capisco perchè lo si debba fare oggi dato che poco c'entra con la morte di questi poveri sventurati.
 
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LUCA#19
view post Posted on 17/9/2009, 19:33




Ma mediaset che programma "Nassirya" in prima serata? che non si farebbe per battere Ballarò :sick:

Comunque invece che esportare democrazia, dovevano provare ad esportare il capitalismo, forse avevano più successo ;)
 
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bob lauriski
view post Posted on 17/9/2009, 22:29




CITAZIONE (Terra & Libertà @ 17/9/2009, 13:35)
parlare oggi della missione in afghanistan, parlare oggi se sia giusto o meno rimanere a kabul, per me ha lo stesso senso che domandarsi se si debba combattere la mafia il giorno dell'ucisione di falcone.
La situazione in afghanistan è veramente complessa ed importante, verso i sei ragazzi morti va tutto il mio affetto ed anche il mio ringraziamento, ma non possono essere sei soldati morti in guerra la misura per stabilire se quella guerra va combattuta o meno.


Riposino in pace.

:quoto:

Io sono orgoglioso di quanto fanno i militari italiani in afganistan ed in altri posti del mondo. Non sono guerrafondai, non sono assassini senza scrupoli. Fanno rispettare le risluzioni Onu, compiono il loro servizio di polizia militare, serve che restino li sove sono per evitare che la DIScultura che ancora esiste in molte zone del mondo porti tanto per dire all'uccisione di altre Sanaa in Italia ma soprattutto a casa loro.
 
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No way
view post Posted on 17/9/2009, 23:18




Ragazzi mi ha stupito vedere il tg3 che mostrava le immagini dei corpi degli italiani morti coperti da un lenzuolo e mi sono chiesto davvero se ne vale la pena stare là. Sono convinto che con la guerra non si risolve ogni questione e non capisco il motivo per cui sei persone (di cui ho una precisa opinione) debbano morire perchè qualcuno deve scovare un nemico che non si può sdradicare. Questo sono i talebani: impossibili da sdradicare.
 
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Exfisio
view post Posted on 17/9/2009, 23:25




CITAZIONE (bob lauriski @ 17/9/2009, 23:29)
CITAZIONE (Terra & Libertà @ 17/9/2009, 13:35)
parlare oggi della missione in afghanistan, parlare oggi se sia giusto o meno rimanere a kabul, per me ha lo stesso senso che domandarsi se si debba combattere la mafia il giorno dell'ucisione di falcone.
La situazione in afghanistan è veramente complessa ed importante, verso i sei ragazzi morti va tutto il mio affetto ed anche il mio ringraziamento, ma non possono essere sei soldati morti in guerra la misura per stabilire se quella guerra va combattuta o meno.


Riposino in pace.

:quoto:

Io sono orgoglioso di quanto fanno i militari italiani in afganistan ed in altri posti del mondo. Non sono guerrafondai, non sono assassini senza scrupoli. Fanno rispettare le risluzioni Onu, compiono il loro servizio di polizia militare, serve che restino li sove sono per evitare che la DIScultura che ancora esiste in molte zone del mondo porti tanto per dire all'uccisione di altre Sanaa in Italia ma soprattutto a casa loro.

I militari italiani fanno tutto quello che hai detto, non sono nè assassini nè guerrafondai e svolgono i loro compiti in zone del mondo veramente difficili e a volte ci lasciano la pelle.
Resta da capire (qui i militari non c'entrano) perchè gli occidentali vogliono esportare la democrazia, la civiltà, la pace solo in certe zone del mondo mentre invece si dimenticano di altre ancora peggio.
 
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JUVENTINOSUPERDOC
view post Posted on 17/9/2009, 23:25




CITAZIONE (No way @ 18/9/2009, 00:18)
Ragazzi mi ha stupito vedere il tg3 che mostrava le immagini dei corpi degli italiani morti coperti da un lenzuolo e mi sono chiesto davvero se ne vale la pena stare là. Sono convinto che con la guerra non si risolve ogni questione e non capisco il motivo per cui sei persone (di cui ho una precisa opinione) debbano morire perchè qualcuno deve scovare un nemico che non si può sdradicare. Questo sono i talebani: impossibili da sdradicare.

hai ragione.....però la verità, magari cruenta, è che ci sono andati volontari perchè guadagnano cifre astronomiche.
stipendi alti x rischi altissimi (sanno che 3 volte a settimana c'è un attentato minimo).lo sanno perfettamente.scelte di vita.
x obblighi verso le direttive dell'ONU qualcuno ci dovevamo mandare.tutti volontari ed ufficiali in carriera.comunque addestrati benissimo.ma strapagatissimi.fa male certo, soprattutto perchè sono nostri ragazzi, ma ne muoiono di continuo tra americani inglesi francesi olandesi.....sempre ragazzi sono....stesso tipo di dramma anche se non sono "nostri"
il problema è sempre quello.guerra civile troppo radicata sul territorio, invincibile in stile vietnam anni 60/70.
enorme tributo di sangue in cambio di nessun risultato tangibile.
però oltre che piangere la loro morte non strumentalizziamo la cosa come se fosse un'ecatombe nazionale.un ragazzo morto (6 stavolta) è sempre un dolore atroce come un ragazzo che si schianta in auto contro un palo.stesso dispiacere.
solo che nel secondo caso è una fatalità,nel primo caso è un rischio calcolato ma incontro al quale si va x scelta di vita (ovvero soldi)
non parlatemi di gloria, amor di patria e quant'altro perchè non ci crede nessuno.....
 
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No way
view post Posted on 17/9/2009, 23:34




CITAZIONE (JUVENTINOSUPERDOC @ 18/9/2009, 00:25)
CITAZIONE (No way @ 18/9/2009, 00:18)
Ragazzi mi ha stupito vedere il tg3 che mostrava le immagini dei corpi degli italiani morti coperti da un lenzuolo e mi sono chiesto davvero se ne vale la pena stare là. Sono convinto che con la guerra non si risolve ogni questione e non capisco il motivo per cui sei persone (di cui ho una precisa opinione) debbano morire perchè qualcuno deve scovare un nemico che non si può sdradicare. Questo sono i talebani: impossibili da sdradicare.

hai ragione.....però la verità, magari cruenta, è che ci sono andati volontari perchè guadagnano cifre astronomiche.
stipendi alti x rischi altissimi (sanno che 3 volte a settimana c'è un attentato minimo).lo sanno perfettamente.scelte di vita.
x obblighi verso le direttive dell'ONU qualcuno ci dovevamo mandare.tutti volontari ed ufficiali in carriera.comunque addestrati benissimo.ma strapagatissimi.fa male certo, soprattutto perchè sono nostri ragazzi, ma ne muoiono di continuo tra americani inglesi francesi olandesi.....sempre ragazzi sono....stesso tipo di dramma anche se non sono "nostri"
il problema è sempre quello.guerra civile troppo radicata sul territorio, invincibile in stile vietnam anni 60/70.
enorme tributo di sangue in cambio di nessun risultato tangibile.
però oltre che piangere la loro morte non strumentalizziamo la cosa come se fosse un'ecatombe nazionale.un ragazzo morto (6 stavolta) è sempre un dolore atroce come un ragazzo che si schianta in auto contro un palo.stesso dispiacere.
solo che nel secondo caso è una fatalità,nel primo caso è un rischio calcolato ma incontro al quale si va x scelta di vita (ovvero soldi)
non parlatemi di gloria, amor di patria e quant'altro perchè non ci crede nessuno.....

Io ci penserei tre, quattro volte a fare il militare nonostante adesso non mi trovi proprio in una situazione favorevole ( dopo scientifico, no università quindi lavoro). Io ritengo assurdo il fatto di imbracciare un fucile. La costituzione va a rotoli; perchè non ci va l'Onu a fare la guerra; la stessa Onu che aiutò qualcuno nella cosiddetta "strategia della tensione". Io manderei tutti a quel paese e basta.
 
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Exfisio
view post Posted on 17/9/2009, 23:39




CITAZIONE (JUVENTINOSUPERDOC @ 18/9/2009, 00:25)
CITAZIONE (No way @ 18/9/2009, 00:18)
Ragazzi mi ha stupito vedere il tg3 che mostrava le immagini dei corpi degli italiani morti coperti da un lenzuolo e mi sono chiesto davvero se ne vale la pena stare là. Sono convinto che con la guerra non si risolve ogni questione e non capisco il motivo per cui sei persone (di cui ho una precisa opinione) debbano morire perchè qualcuno deve scovare un nemico che non si può sdradicare. Questo sono i talebani: impossibili da sdradicare.

hai ragione.....però la verità, magari cruenta, è che ci sono andati volontari perchè guadagnano cifre astronomiche.
stipendi alti x rischi altissimi (sanno che 3 volte a settimana c'è un attentato minimo).lo sanno perfettamente.scelte di vita.
x obblighi verso le direttive dell'ONU qualcuno ci dovevamo mandare.tutti volontari ed ufficiali in carriera.comunque addestrati benissimo.ma strapagatissimi.fa male certo, soprattutto perchè sono nostri ragazzi, ma ne muoiono di continuo tra americani inglesi francesi olandesi.....sempre ragazzi sono....stesso tipo di dramma anche se non sono "nostri"
il problema è sempre quello.guerra civile troppo radicata sul territorio, invincibile in stile vietnam anni 60/70.
enorme tributo di sangue in cambio di nessun risultato tangibile.
però oltre che piangere la loro morte non strumentalizziamo la cosa come se fosse un'ecatombe nazionale.un ragazzo morto (6 stavolta) è sempre un dolore atroce come un ragazzo che si schianta in auto contro un palo.stesso dispiacere.
solo che nel secondo caso è una fatalità,nel primo caso è un rischio calcolato ma incontro al quale si va x scelta di vita (ovvero soldi)
non parlatemi di gloria, amor di patria e quant'altro perchè non ci crede nessuno.....

Più o meno sono d'accordo con tutto.
Aggiungerei anche, che con tutto il rispetto e il dolore per la scomparsa di queste giovani vite, di non tirar fuori l'amor patrio e gli ideali patriottici.
Sappiamo benissimo che questa è una guerra nata per il controllo di una zona strategicamente importante per il controllo degli oleodotti e del greggio altro che cazzate sulla patria e cose simili.
 
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conmar
view post Posted on 17/9/2009, 23:56




CITAZIONE (Exfisio @ 18/9/2009, 00:25)
CITAZIONE (bob lauriski @ 17/9/2009, 23:29)
:quoto:

Io sono orgoglioso di quanto fanno i militari italiani in Afganistan ed in altri posti del mondo. Non sono guerrafondai, non sono assassini senza scrupoli. Fanno rispettare le risoluzioni Onu, compiono il loro servizio di polizia militare, serve che restino li dove sono per evitare che la DIScultura che ancora esiste in molte zone del mondo porti tanto per dire all'uccisione di altre Sanaa in Italia ma soprattutto a casa loro.

I militari italiani fanno tutto quello che hai detto, non sono nè assassini nè guerrafondai e svolgono i loro compiti in zone del mondo veramente difficili e a volte ci lasciano la pelle.
Resta da capire (qui i militari non c'entrano) perchè gli occidentali vogliono esportare la democrazia, la civiltà, la pace solo in certe zone del mondo mentre invece si dimenticano di altre ancora peggio.

Mi auto quoto:
CITAZIONE (conmar @ 17/9/2009, 15:07)
Dal Blog di Vittorio Zucconi Tempo Reale di oggi. 17settembre 2009

CITAZIONE
17 set 2009
I cuori, le menti e le follie

Avvertiva il generale Colin Powell, due volte volontario in Vietnam come giovane ufficiale combattente, che “gli eserciti non sono fatti per accompagnare i bambini a scuola e aiutare le vecchiette ad attraversare la strada. Gli eserciti sono fatti per uccidere nemici e per distruggere cose”. L’uso di reparti militari in funzione di polizia e di occupazione, in territori ai quali, a differenza delle forze di pubblica sicurezza che li’ sono radicate, ha senso soltanto se la popolazione nella sua maggioranza li accetta e li accoglie come temporanei strumenti e aiuti per arrivare all’autogoverno. Tutti i falsi paralleli storici con l’Italia, la Germania e il Giappone del 1945 liberati dalle Nazioni Unite, come si facevano chiamare gli alleati, dopo guerre senza quartiere e senza condizioni, rispolverati a suo tempo per giustificare l’Iraq e l’Afghanistan dimostrano oggi, davanti alla montagna di bare purtroppo anche italiane, la loro assurdita’ culturale e la implicita’ arroganza della cultura occidentale convinta che tutta l’umanita’, se fosse lasciata libera di scegliere, sceglierebbe di diventare “come noi”. Eserciti nemici possono essere sconfitti e se in Afghanistan siamo andati per fare la guerra, facciamola, individuiamo le forze nemiche, affrontiamole e distruggiamole, se ne siamo capaci. I regimi possono essere rovesciati con la forza. Le loro armate possono essere annientate. Ma le democrazia non puo’ essere esportata come un’automobile o una cassa di magliette che comunque non saranno vendute se non troveranno i clienti disposti ad acquistarle. Dove non esistono possibili classi dirigenti alternative al regime rovesciato, come aveva l’Italia fascista nelle organizzazioni clandestine di cattolici, comunisti, socialisti, liberali, monarchici affiancati nel Cln che si assunsero la responsabilità’ di governare la nazione, se non esistono tradizioni e precedenti di democrazia, come in Germania o almeno di buona e disciplinata amministrazione civile come in Giappone che possano essere riprese dopo la caduta del tiranno o del regime, l’idea che organizzare un’elezione possa da sola far sbocciare la civiltà’ politica e’ letteratura da think tank autoreferenziale o da ideologo accecato dalle proprie dottrine. Mi sono venuti i brividi ad ascoltare il grigio ministro Frattini dire al TG1 che “dobbiamo conquistare le menti e i cuori degli Afghani”. E’ esattamente quello che 500 mila soldati americani cercarono di fare per quasi 15 anni, lasciando sul campo, insieme con l’onore dell’America, quasi 60 mila americani e milioni di vietnamiti uccisi. Naturalmentedobbiamo essere grati e rispettosi del lavoro che i nostri soldati stanno facendo perche’ noi, il loro governo, la loro nazione, glielo abbiamo chiesto, ma la commozione e il cordoglio non possono nascondere la futilità’ di un progetto politico-strategico, condannato a fallire se, e fino a quando, non saranno le nazioni coinvolte a scegliere - se lo vorranno - diverse forme di governo e ad espellere le tossine del fanatismo e del dispotismo. La più tenace tirannide del XX secolo, il cosiddetto Socialismo Reale non fu abbattuto dai cannoni di altre nazioni, ma dal peso del proprio fallimento. Cosi’ come la Cina rossa sta, per propria scelta, evolvendo verso forme diverse di sviluppo e di governo. La democrazia non si esporta, si autoproduce. E se il terreno non e’ favorevole, e’ vano credere di poter coltivare noci di cocco nelle valli Alpine o grano in Antartide.

Questo è un articolo tratto dal blog Tempo Reale di Vittorio Zucconi...mi pare che parte della risposta sia qui...
L'altra parte l'hai data tu stesso nel post precedente...interessi economici....
 
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conmar
view post Posted on 18/9/2009, 00:11




CITAZIONE
Vittorio Zucconi - Tempo Reale
18 set 2009
Avanti Savoia, con giudizio

Il modo piu’ serio e sincero per essere davvero “tutti uniti” dietro i nostri soldati in guerra non e’ il ripugnante pianto televisivo degli spremitori di lacrime da audience o il peloso patriottismo da comizio. E’ accertarsi che vengano mandati a rischiare la loro vita - evento purtroppo implicito nell’uniforme che indossano con orgoglio - per una missione chiara, con forze adeguate e con obbiettivi raggiungibili. E’ davvero quanto sta avvenendo in Afghanistan? Ho sentito un commosso, nobile colonnello della Folgore dire che i suoi uomini si stanno sacrificando per “ristabilire la democrazia in Afghanistan. Quale democrazia e’ mai esistita in Afghanistan, colonnello? Poiche’ noi affermiamo di considerare ogni vita preziosa, dobbiamo saperla spendere con prudenza e con criterio. La Patria, invocata con grande sfogo e sfoggio di retorica, permise ai comandi supremi di tutte le nazioni nella Prima Guerra Mondiale e al nostro generale Cadorna, di consumare invano centinaia di migliaia di giovani in ripetute stolte offensive. L’Afghanistan non e’ ovviamente l’Isonzo, ma forse dopo otto anni di questa strana guerra che sta visibilmente irrobustendo le forze dei fanatici e sta accrescendo il numero dei nostri caduti, non sarebbe il caso di discutere semplicemente se questa sia la strategia giusta? Sono un “farabutto” a domandarlo, come dice il capo del governo che li impiega al fronte? O si e’ filo-talebani o membri di al-Quaeda a chiederselo? (A scanso di equivoci e di battute idiote, segnalo che ho avuto un figlio in uniforme e che amo talmente i soldati da volerli vedere tornare tutti a casa vivi).

 
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kyklos66
view post Posted on 18/9/2009, 07:54




CITAZIONE (JUVENTINOSUPERDOC @ 18/9/2009, 00:25)
perchè guadagnano cifre astronomiche.
stipendi alti x rischi altissimi

:eeh!: :eeh!: :eeh!: :eeh!: :ridi: :ridi: :ridi: :ridi: :ridi:
Beata disinformazione....
 
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Terra & Libertà
view post Posted on 18/9/2009, 08:41




CITAZIONE (kyklos66 @ 18/9/2009, 08:54)
CITAZIONE (JUVENTINOSUPERDOC @ 18/9/2009, 00:25)
perchè guadagnano cifre astronomiche.
stipendi alti x rischi altissimi

:eeh!: :eeh!: :eeh!: :eeh!: :ridi: :ridi: :ridi: :ridi: :ridi:
Beata disinformazione....

dici?

CITAZIONE (No way @ 18/9/2009, 00:34)
perchè non ci va l'Onu a fare la guerra

^_^
 
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