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Kabul......, Veniamo via di lì....

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bank robber
view post Posted on 18/9/2009, 10:44 by: bank robber




Il ragionamento di Zucconi è improntato al buon senso e dice molte cose vere.

La coalizione occidentale sta perdendo la guerra perchè non riesce a mantenere in modo stabile il controllo del territorio. Nel momento in cui le forze alleate attaccano una zona controllata dai guerriglieri, Talebani o altro, questi dopo aver opposto una resistenza funzionale ai loro scopi, si disperdono per poi radunarsi in una nuova area d'operazioni. Cosa intendo con "resistenza funzionale ai loro scopi"? La guerriglia, per poter sopravvivere ed essere efficace, deve possedere alcune caratteristiche come la mobilità la flessibilità, l'iniziativa ecc., ma soprattutto necessita di un "appoggio logistico" civile e deve essere in grado di attrarre civili disposti ad arruolarsi e a rimpiazzare le perdite. Per fare questo la parte avversa deve essere mal vista se non odiata da una parte consistente, se non maggioritaria, della popolazione civile: in più questa avversione deve essere continuamente coltivata. Un'operazione di propagandala cui efficacia si misura anche sull'esposizione o la manipolazione di fatti concreti. In tal senso la resistenza è funzionale in quanto obbliga le forze della coalizione all'errore (e all'orrore): un guerrigliero spesso è in abiti civili, in un paese poi in cui quasi ogni tribù possiede un arsenale. Diventa pertanto difficile distinguere per la coalizione un civile, o un assembramento di civili, da un guerrigliero o da un gruppo di fuoco nemico. L'errata strategia occidentale quindi porta inevitabilmente a nuove stragi di civili a prescindere dalla volontarietà (su cui bisonerebbe fare un discorso a parte). Chi ha avuto amici o parenti uccisi "per errore" può diventare una potenziale recluta anche perchè di fronte ad una guerra continua ed estenuante portata avanti da forze straniere, anche l'orribile pax talibana può sembrare un'alternativa preferibile.
Una pacificazione militare del paese richiederebbe, per avere buone chances un numero di miltari dieci volte superiore all'attuale (circa 50.000 se non erro): cosa che sicuramente nessuno farà.

I militari italiani uccisi: non posso avere un'opinione precisa su di loro perchè evidentemente non li conoscevo, quindi lungi da me volere speculare sul perchè abbiano voluto fare il mestiere delle armi. Sarebbe un'esercizio questa volta si speculare alla retorica dei tromboni che parlano di patria ed onore tra una sniffata, una colazione d'affari e ed una serata in dolce e profumatamente pagata compagnia. Le motivazioni sono sempre individuali e gli individui, sino a prova contraria, devono essere rispettati e, in casi come questo, rimpianti.
Detto questo vorrei solo aggiungere che a parte poche voci, il can can politico e mediatico fa poco o nulla per chiarire la situazione e moltissimo per intorbidire le acque. Che l'Italia sia lì in guerra l'hanno capito anche i muri, ma i politici continuano a nascondersi dietro l'effimera maschera della missione di pace. Sarai anche andato lì per quella ragione (cosa di cui dubito, visto lo scenario operativo) e con determinate regole d'ingaggio, ma quando pallotole e le bombe hanno comincitao a caderti vicino e a colpirti, le cose si sono rivelate per quelle che effettivamente erano.
Il "nemico": non sono semplicemente "terroristi". Sono un esercito di guerriglieri (forse dal punto di vista militare il migliore al mondo) che utilizza anche metodi terroristici: ovvero attentati contro forze militari avversarie che come "effetto collaterale" provocano anche parecchie vittime civili. Logica aberrante quanto si vuole, ma largamente applicata anche da alcune forze armate dei paesi della coalizione, dove se "formalmente" l'obbiettivo" da colpire è militare, quindi lecito, le conseguenze dell'azione per i civili sono lasciate alla clemenza del caso. Tanto "Dio riconoscerà i suoi", come disse il legato pontificio Arnaud Amaury quando ordinò lo sterminio di tutta la popolazione della città occitana di Beziers, allora in mano agli eretici albigesi.
Quindi la logica che guida l'azione con cui sono stati colpiti i militari italiani se non è proprio la stessa è strettamente imparentata con quella che guida per esempio i bombardamenti. Sono diverse le finalità della lotta: i taliban vogliono riconquistare il paese e sottoporlo nuovamente al loro ottuso e brutale regime teocratico. La coalizione dice di voler portare la democrazia, ma chi ci metterebbe la mano sul fuoco?
 
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122 replies since 17/9/2009, 11:18   1233 views
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