CITAZIONE (Arvydas @ 13/7/2005, 12:59)
No no, non ritiro la mano: quello che voglio dire è semplicemente che Jones ha fatto sicuramente disastri, ma il problema non è solo e non è mai un allenatore-dirigente. Per tornare ai fasti di un tempo dopo qualche stagione di "buio" occorre un qualcosa di più organico.
In parole povere: se l'unico cambiamento è un buon coach come Vallini al posto di un non-coach come Jones, beh, è un passetto avanti ma aspetterei a fare salti di gioa e a vedere come per sicura la "rinascita" del S.Pio.
Se oltre all'arrivo di un buon coach ci sono anche altre novità (economiche, di persone che entrano a dare una mano anche organizzativamente, di spazi in palestra etc etc) allora è un altro discorso e davvero potrebbe essere, come dice il titolo di questo topic, che stia tornando il sereno ...
Mi sento chiamato in causa e quindi ...
Prima di tutto voglio dire che Luther, oltre ad essere un uomo degno del massimo rispetto, non merita di essere giudicato tout court un ... disastro (o peggio). Luther ha sicuramente commesso degli errori di valutazione in relazione al meteriale umano ed alla categoria che stava allenando. I giocaotri erano troppo "formati" per poter fare quello che Luther avrebbe voluto ed il livello della serie D (ma anche quello di un paio di categorie sopra) non permette certo di giocare un gioco che, forse, qualche squadra di serie A riesce ad applicare. Questo è quello che, nella mia immensa ignoranza baskettara, mi sembra di aver capito.
Comunque accetto critiche tecniche ma non umane su Luther.
In relazione al resto ometto i miei commenti sul malgoverno (sono coinvolto e quindi troppo parte in causa per essere obiettivo). Dirò solamente che nel periodo più buio (era circa un anno fa e non c'era ancora nessun accordo con Luther) molti erano bravi a pontificare da fuori ma nessuno ha fatto assolutamente niente!
Il presente del San Pio è ancora difficile ma non più di quello di tutte le altre squadre milanesi (strozzate da costi palestra vergognosi e dall'assenza totale di gente disponibile a buttare nel basket quattro soldi). Quello che posso garantire è che oggi c'è qualcosa di nuovo nel San Pio (giustamente è stato osservato che altrimenti Vallini difficilmente avrebbe accettato una sfida del genere) e che l'approccio è diverso, molto più concreto (non fare il passo più lungo della gamba). Volgliamo affrontare i prossimi anni (perchè il piano è a medio lungo termine) con umiltà e realismo, ma anche con la giusta carica e con l'ambizione di poter fare qualcosa di buono.
