Basket Café Forum

L'ANGOLO DEI GENITORI, Genitori sfogatevi... Non mi piace l'Istruttore-Allenatore di mio figlio perchè dovrebbe essere.

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Gruppo1
view post Posted on 4/6/2009, 23:23




Forse tendo a semplificare....ma penso che ci sia la possibilità di valutare la situazione osservando il bambino/ragazzo.
Se nella tua squadra i bambini/ragazzi non saltano mai gli allenamenti, si impegnano, fanno gruppo vivono serenamente le vittorie e le sconfitte penso che l'istruttore possa valutare positivamente il suo lavoro.
Se il bambino/ragazzo non si lamenta con i genitori dell'operato dell'istruttore il genitore può stare tranquillo qualsiasi sia il ruolo che il figlio ricopre nella squadra.
Insomma se i ragazzi stanno volentieri nell'ambiente....altro non esiste......spero di essermi spiegato.
 
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Kappei Sakamoto
view post Posted on 5/6/2009, 10:36




CITAZIONE (Gruppo1 @ 5/6/2009, 00:23)
Forse tendo a semplificare....ma penso che ci sia la possibilità di valutare la situazione osservando il bambino/ragazzo.
Se nella tua squadra i bambini/ragazzi non saltano mai gli allenamenti, si impegnano, fanno gruppo vivono serenamente le vittorie e le sconfitte penso che l'istruttore possa valutare positivamente il suo lavoro.
Se il bambino/ragazzo non si lamenta con i genitori dell'operato dell'istruttore il genitore può stare tranquillo qualsiasi sia il ruolo che il figlio ricopre nella squadra.
Insomma se i ragazzi stanno volentieri nell'ambiente....altro non esiste......spero di essermi spiegato.

Ti sei spiegato benissimo! Sono d'accordo con te. :yes:
Vedo che praticamente tutti gli Istruttori-Allenatori la pensano allo stesso modo... e questo mi rende felice... :clap:
 
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hana-bi
view post Posted on 9/6/2009, 17:38




Ciao a tutti.
Vabbé, la mia posizione nell'ambiente è particolare, visto che sto in una società sportiva e sono una ex giocatrice, sposata a un ex allenatore e insomma come vi immaginate da noi si mangia pane e basket.
Ciò nonostante il primogenito ha preferito un altro sport, e va bene.
Ma sentite un po' la mia avventura.

Iscrivo il secondogenito al minibasket (non dico dove per non sputtanare il prossimo). Tutto bene se non che non tocca mai palla perché 1) eeeh è di Dicembre... (...) 2) è potenzialmente alto ma è troppo panciuto (...) 3) è miope.
Insomma, l'istruttrice mi prende da parte e mi dice che è meglio che il mio piccolo si dia all'ippica.
:huh:
Non si dà all'ippica, ma al nuoto, seguendo il fratello maggiore. E lì stesse lamentele. E' scoordinato... distratto... non fa bene i gesti tecnici... è panciuto... però è uno sgobbone e si applica... ma è di Dicembre (aridaje).
Finché quest'anno, a undici anni, scatta il magic moment dell'ormone e il bimbino panciuto si asciuga di colpo, si muscola e diventa un metro e settanta col quarantatré di piede.
Exploit della madonna a nuoto, società che improvvisamente trova interessante l'ex disgraziato. Ma l'ex disgraziato ha altro per la testa, rinuncia a uno dei preziosi allenamenti quotidiani per fare un corso extrascolastico, studia con piacere (voti spaziali a scuola) e si tiene i suoi occhiali e la sua aria svanita.
Colloquio con l'allenatrice che mi dice più o meno come la sua collega del minibasket: "minga bon", e mi invita in pratica a cambiare sport al cicio.
:huh:
Il ragazzino (anche svezzato da mamma che se lo teneva al fianco mentre faceva le statistiche per la sua squadra) ora ha preso la gonfia e va al campetto appena costruito dal Comune per le elezioni, uscendo alle tre per tornare anche alle nove sporco, sudato, bozzato e felice, anche se ovviamente tira male e ha problemi a coordinarsi col terzo tempo.
Dal che mi sta venendo l'ovvia idea di rimetterlo nel basket, anche se visto i precedenti, temo che non troverò facilmente chi prende un 97 di DICEMBRE che non ha fatto nemmeno tutto il minibasket, che non ha voglia di essere un campione, che è un po' goffo e scoordinato e che chiede allo sport solo un'occasione per divertirsi...

Solo che mi chiedo, e perdonate la ruganza: ma che merda è diventato l'ambiente dello sport giovanile?


 
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knulp
view post Posted on 9/6/2009, 18:02




Tuo figlio è un '97 che non ha fatto il minibasket ma ha una sacrosanta voglia di giocare? :blink2: Meglio, molto meglio così!:yes:. Coi tempi che corrono, e coi personaggi che girano, se fossi in te la considererei una fortuna...
Quand seri giùin mi, si cominciava a giocare a 14/15 anni (magari anche più tardi... :rolleyes: ), e in pochi mesi si riusciva ad imparare -spesso in modo più efficace di come lo si impara oggi- tutto quello che serviva per stare in campo, DIVERTENDOSI DA MORIRE. :clap: Non chiedermi come avveniva, se vuoi leggiti pure le pagine delle discussioni che trovi in questo e altri topic. Opinioni e aneddoti di chi questo sport lo ama visceralmente, ed è sparso per mezza Italia, accomunato dallo stesso modo di pensare. ;)
In bocca al lupo a te e a tuo figlio.
Knulp :yes:

Edited by knulp - 9/6/2009, 20:51
 
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scheggia
view post Posted on 9/6/2009, 22:29




CITAZIONE (hana-bi @ 9/6/2009, 18:38)
Ciao a tutti.
Vabbé, la mia posizione nell'ambiente è particolare, visto che sto in una società sportiva e sono una ex giocatrice, sposata a un ex allenatore e insomma come vi immaginate da noi si mangia pane e basket.
Ciò nonostante il primogenito ha preferito un altro sport, e va bene.
Ma sentite un po' la mia avventura.

Iscrivo il secondogenito al minibasket (non dico dove per non sputtanare il prossimo). Tutto bene se non che non tocca mai palla perché 1) eeeh è di Dicembre... (...) 2) è potenzialmente alto ma è troppo panciuto (...) 3) è miope.
Insomma, l'istruttrice mi prende da parte e mi dice che è meglio che il mio piccolo si dia all'ippica.
:huh:
Non si dà all'ippica, ma al nuoto, seguendo il fratello maggiore. E lì stesse lamentele. E' scoordinato... distratto... non fa bene i gesti tecnici... è panciuto... però è uno sgobbone e si applica... ma è di Dicembre (aridaje).
Finché quest'anno, a undici anni, scatta il magic moment dell'ormone e il bimbino panciuto si asciuga di colpo, si muscola e diventa un metro e settanta col quarantatré di piede.
Exploit della madonna a nuoto, società che improvvisamente trova interessante l'ex disgraziato. Ma l'ex disgraziato ha altro per la testa, rinuncia a uno dei preziosi allenamenti quotidiani per fare un corso extrascolastico, studia con piacere (voti spaziali a scuola) e si tiene i suoi occhiali e la sua aria svanita.
Colloquio con l'allenatrice che mi dice più o meno come la sua collega del minibasket: "minga bon", e mi invita in pratica a cambiare sport al cicio.
:huh:
Il ragazzino (anche svezzato da mamma che se lo teneva al fianco mentre faceva le statistiche per la sua squadra) ora ha preso la gonfia e va al campetto appena costruito dal Comune per le elezioni, uscendo alle tre per tornare anche alle nove sporco, sudato, bozzato e felice, anche se ovviamente tira male e ha problemi a coordinarsi col terzo tempo.
Dal che mi sta venendo l'ovvia idea di rimetterlo nel basket, anche se visto i precedenti, temo che non troverò facilmente chi prende un 97 di DICEMBRE che non ha fatto nemmeno tutto il minibasket, che non ha voglia di essere un campione, che è un po' goffo e scoordinato e che chiede allo sport solo un'occasione per divertirsi...

Solo che mi chiedo, e perdonate la ruganza: ma che merda è diventato l'ambiente dello sport giovanile?

se stavi in valdarno, avevi trovato l'allenatore e la società per tuo figlio, purtroppo stai troppo lontana, :cry: :cry:
 
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ARRESTO E TIRO
view post Posted on 10/6/2009, 07:18




Cara hana-bi se abiti a milano in zona nord ovest manda tuo figlio da me ci penso io a svezzarlo tecnicamente e agonisticamente
 
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hana-bi
view post Posted on 10/6/2009, 08:29




Non abito nelle vostre zone, (e in qualche modo ne verrò fuori, peccato che io abiti a 40 km dalla sede della società per cui lavoro altrimenti...:)) però i vostri commenti mi hanno consolato.
Io per un paio d'anni ho fatto l'istruttrice minibasket in passato e non avrei MAI MA POI MAI MAI detto a un genitore che suo figlio non era buono di giocare a basket. Anche perché per esperienza personale c'era il bimbo ciccio con la faccia da pesca e i piedi a papera preso in giro dai compagni piccoli e agili e razzenti, e poi dopo tre anni quel bimbo diventava una stanga nerboruta mentre il compagno piccolo e razzente dopo tre anni era piccolo e razzente uguale. Infine non posso dimenticare che conosco bene un giocatore senior molto apprezzato e gran tiratore da tre, e gli manca un pezzo di mano, mi immagino un istruttore minibasket dirgli "con quella mano tu vorresti giocare a basket?"... e cosa avremmo perso, se l'avesse fatto...
Quello che mi amareggia in generale è l'atmosfera iperprestazionale in ambito giovanile, per cui in pratica lo sport giovanile altro non è diventato che il mero scimmiottare di quello senior (con la differenza sostanziale che dei senior si hanno i doveri e non i vantaggi). Noto a malincuore anche una diffusa ipocrisia. Perché non c'è allenatore che non proclami certi valori, ma che poi li metta veramente in pratica beh, è tutt'altro discorso. Sono stata testimone di partite MINIBASKET interrotte per intemperanze dei genitori in tribuna, e scelte "tattiche" di fallo e motivazioni a colpi di "romperemo il * agli avversari". Questo perché magari l'altra società aveva fatto degli "sgarri" o c'era della ruggine. Inoltre, pur conoscendo bene la tematica dal lato dirigente, o forse proprio per questo, ammetto che un genitore che affida il figlio a una società sportiva firma una sorta di contratto in bianco per la faccenda del vincolo (anche se avviato a cancellarsi, e mentre come dirigente me ne dolgo, come genitore ne son contenta perché ho visto succedere di quelle porcate, tipo addirittura spingere un ragazzino a smettere piuttosto di lasciarlo andare, perché non la si può dar vinta a X e X non deve rubarci i ragazzini ecc. ecc. - e al ragazzino chi ci pensa?).
In tanti anni posso dire che gli ideali dello sport giovanile li ho visti traditi tante volte, troppe (se poi ci metto la mia esperienza in altro sport, c'è da piangere). Alla fine diventa punitivo proprio per quei soggetti giovani che non intraprendono lo sport col preciso intento di diventare professionisti: no, si vuole il soggetto focused, si vuole il risultato, una squadra è buona quando vince o stravince (e forse solo per via del mio background io guardo piuttosto se la gente in campo ha dei movimenti tecnici, giuro che ho visto partite anche di adolescenti dove ho visto né più né meno la tecnica che si apprenderebbe spontaneamente su qualunque campetto, poi non mi devo stupire se in C1 vedo giocatori giovani incapaci di ambidestrismo o con posizioni difensive di fantasia, o tiri dal petto o con una mano e mezza...)
Gli allenamenti di tecnica sono la manna dal cielo proprio per i ragazzini più tranquilli, quelli che non hanno fretta, che non sono smaniosi, che non amano il basket inteso come un continuo correre avanti e indietro per il campo non appena si sa a malapena come funziona il gioco. Ce ne sono, mio figlio non è certo il solo. Ma c'è fretta, tanta fretta, perché c'è da mediare con il nervosismo di chi vuole subito il risutato, ed è inutile dire che è questa parte che viene spesso accontentata.
Tanto per tirare un ponte ideale con un altro topic, io ho fatto un intero anno di minibasket senza giocare (a parte le partitelle tra di noi). Ho avuto Alberto Albique come allenatore, a quel tempo. Io non so come abbia fatto, ma ancora adesso tutto quel che mi ha insegnato di tecnica è rimasta, posso dire di aver "vissuto di rendita" su quegli allenamenti che non mi hanno mai annoiata, perché c'era un piacere anche a fare il ball handling senza sbagliare, o a tirare nel modo giusto...
Non avevo fretta. Non avevo nemmeno talento. Né impressionanti mezzi fisici. Ma ho giocato per anni, e la mia ultima partita l'ho fatta a quasi quarant'anni, prima di rompermi le ginocchia.
E' stato divertente.
Mi domando se davvero adesso sia impossibile lavorare a questo modo, o non si voglia lavorare in questo modo.
 
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Gruppo1
view post Posted on 10/6/2009, 09:27




CITAZIONE (hana-bi @ 10/6/2009, 09:29)
Non abito nelle vostre zone, (e in qualche modo ne verrò fuori, peccato che io abiti a 40 km dalla sede della società per cui lavoro altrimenti...:)) però i vostri commenti mi hanno consolato.
Io per un paio d'anni ho fatto l'istruttrice minibasket in passato e non avrei MAI MA POI MAI MAI detto a un genitore che suo figlio non era buono di giocare a basket. Anche perché per esperienza personale c'era il bimbo ciccio con la faccia da pesca e i piedi a papera preso in giro dai compagni piccoli e agili e razzenti, e poi dopo tre anni quel bimbo diventava una stanga nerboruta mentre il compagno piccolo e razzente dopo tre anni era piccolo e razzente uguale. Infine non posso dimenticare che conosco bene un giocatore senior molto apprezzato e gran tiratore da tre, e gli manca un pezzo di mano, mi immagino un istruttore minibasket dirgli "con quella mano tu vorresti giocare a basket?"... e cosa avremmo perso, se l'avesse fatto...
Quello che mi amareggia in generale è l'atmosfera iperprestazionale in ambito giovanile, per cui in pratica lo sport giovanile altro non è diventato che il mero scimmiottare di quello senior (con la differenza sostanziale che dei senior si hanno i doveri e non i vantaggi). Noto a malincuore anche una diffusa ipocrisia. Perché non c'è allenatore che non proclami certi valori, ma che poi li metta veramente in pratica beh, è tutt'altro discorso. Sono stata testimone di partite MINIBASKET interrotte per intemperanze dei genitori in tribuna, e scelte "tattiche" di fallo e motivazioni a colpi di "romperemo il * agli avversari". Questo perché magari l'altra società aveva fatto degli "sgarri" o c'era della ruggine. Inoltre, pur conoscendo bene la tematica dal lato dirigente, o forse proprio per questo, ammetto che un genitore che affida il figlio a una società sportiva firma una sorta di contratto in bianco per la faccenda del vincolo (anche se avviato a cancellarsi, e mentre come dirigente me ne dolgo, come genitore ne son contenta perché ho visto succedere di quelle porcate, tipo addirittura spingere un ragazzino a smettere piuttosto di lasciarlo andare, perché non la si può dar vinta a X e X non deve rubarci i ragazzini ecc. ecc. - e al ragazzino chi ci pensa?).
In tanti anni posso dire che gli ideali dello sport giovanile li ho visti traditi tante volte, troppe (se poi ci metto la mia esperienza in altro sport, c'è da piangere). Alla fine diventa punitivo proprio per quei soggetti giovani che non intraprendono lo sport col preciso intento di diventare professionisti: no, si vuole il soggetto focused, si vuole il risultato, una squadra è buona quando vince o stravince (e forse solo per via del mio background io guardo piuttosto se la gente in campo ha dei movimenti tecnici, giuro che ho visto partite anche di adolescenti dove ho visto né più né meno la tecnica che si apprenderebbe spontaneamente su qualunque campetto, poi non mi devo stupire se in C1 vedo giocatori giovani incapaci di ambidestrismo o con posizioni difensive di fantasia, o tiri dal petto o con una mano e mezza...)
Gli allenamenti di tecnica sono la manna dal cielo proprio per i ragazzini più tranquilli, quelli che non hanno fretta, che non sono smaniosi, che non amano il basket inteso come un continuo correre avanti e indietro per il campo non appena si sa a malapena come funziona il gioco. Ce ne sono, mio figlio non è certo il solo. Ma c'è fretta, tanta fretta, perché c'è da mediare con il nervosismo di chi vuole subito il risutato, ed è inutile dire che è questa parte che viene spesso accontentata.
Tanto per tirare un ponte ideale con un altro topic, io ho fatto un intero anno di minibasket senza giocare (a parte le partitelle tra di noi). Ho avuto Alberto Albique come allenatore, a quel tempo. Io non so come abbia fatto, ma ancora adesso tutto quel che mi ha insegnato di tecnica è rimasta, posso dire di aver "vissuto di rendita" su quegli allenamenti che non mi hanno mai annoiata, perché c'era un piacere anche a fare il ball handling senza sbagliare, o a tirare nel modo giusto...
Non avevo fretta. Non avevo nemmeno talento. Né impressionanti mezzi fisici. Ma ho giocato per anni, e la mia ultima partita l'ho fatta a quasi quarant'anni, prima di rompermi le ginocchia.
E' stato divertente.
Mi domando se davvero adesso sia impossibile lavorare a questo modo, o non si voglia lavorare in questo modo.

....NO!!!!....anche se in alcuni casi può portare ad altri tipi di problemi....il bambino ( genitore) talentuoso ( in funzione dell'età, di solito ,come da te detto ,piccolo, agile e razzente) non vuol giocare con chi è scoordinato,alto e panciuto....che ci vuoi fare cosi è il mondo
 
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ARRESTO E TIRO
view post Posted on 10/6/2009, 09:39




Hai avuto il piacere di essere allenata da Albique, altri tempi, altra PALLACANESTRO. Io ho avuto
il piacere invece di allenare il figlio dalle lunghe braccia come Solfrini.
CONDIVIDO E APPROVO TUTTE LE TUE CONSIDERAZIONI TECNICHE E EXTRATECNICHE
 
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Kappei Sakamoto
view post Posted on 10/6/2009, 09:57




Per quanto mi riguarda puoi essere storto, grasso, brutto, basso, con i piedi a papera o rinoceronte e magari anche maleducato ma se dimostri impegno e sopratutto hai una costante presenza alle lezioni, permetti al tuo Istruttore di farti migliorare e di conseguenza divertire sempre di più.
Poi, puoi diventare un giocatore di serie A, un dirigente, un arbitro, un ufficiale di campo, un ingegnere o un astronauta l'importante è fare le cose come si deve...
E poi dove sta scritto che un ragazzino deve obbligatoriamente fare sport agonistico?
C'è chi è portato per lo sport, chi per la musica, chi per la scuola ecc...
Ho un ragazzino che ha cominciato a fare minibasklet in prima elementare, l'unica cosa che sa fare bene è l'uso dello spazio e la trasformazione da difensore ad attaccante. E' sempre in contropiede è in campo sa dove stare. Il problema è che ogni volta che gli passano la palla, anche se ha un enorme vantaggio sul difensore, non riesce ad afferrarla, e se la afferra il difensore riesce a raggiungerlo perchè il mitico bimbo è veloce come un bruco ed oltre a questo ha anche le mani molli... Questo succede S E M P R E... PERO'! Non manca mai ad un allenamento è sempre presente alle partite e s'impegna come un pazzo! Voglio credere che prima o poi questo bruco si trasformerà in farfalla, se non in farfalla in mosca o in zanzara ma un'evoluzione ripeto, voglio credere, che l'avrà sicuramente... E poi gioca due quarti tutte le partite minibasket quando altri sicuramente più performanti di lui ne giocano solo uno perchè saltano troppi allenamenti...
Devi solo impegnarti, punto e basta... :yes:

P.S. Per caso tuo marito era il tuo allenatore???
 
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view post Posted on 10/6/2009, 10:12

forumista esperto

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hana-bi
capisco i tuoi pensieri, ma un Albique al giorno d'oggi con i genitori di oggi con i ragazzini di oggi come sarebbe visto?
ottima persona ottimo allenatore ma duro con i ragazzi nell'insegnamento. Altri tempi e altra pallacanestro.

un allenatore deve crescere i ragazzi tecnicamente sportivamente e creare la competitività, voler vincere ma insegnare ad accettare la sconfitta, considerando che nessuno di loro è uguale all'altro.

io ad esempio ho visto squadra giovanissima vincere grazie a schemi e giocatori non cresciuti tecnicamente ma i genitori erano contenti con l'allenatore, ho visto il cambio di allenatore e i ragazzini crescere tecnicamente ma con partite perse e genitori scontenti...

i problema principale delle incomprensioni è che spesso i genitori si sentono allenatori senza conoscere il gioco...

domanda: giusto punire il singolo o il gruppo? io trovo piu giusto il gruppo, sono all'interno di una squadra che si responsabilizzino sapendo che se sgarrano ci rimettono tutti.

scusate per la poca chiarezza ma pensieri scritti di getto
 
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Kappei Sakamoto
view post Posted on 10/6/2009, 11:01




CITAZIONE (hana-bi @ 10/6/2009, 09:29)
Tanto per tirare un ponte ideale con un altro topic, io ho fatto un intero anno di minibasket senza giocare (a parte le partitelle tra di noi).

Beh su questo non sono molto d'accordo. Ho assistito ad un clinic Minibasket di Cremonini sabato scorso, vi riporto il dialogo di due bimbi a scuola:


Bambino di terza elementare che gioca a calcio: Sai ieri abbiamo fatto una partita di campionato e abbiamo perso 9-7, voi cosa avete fatto? :D :woot:

Bambino che gioca a minibasket: Noi facciamo la festa a fine anno... <_< :unsure:

Si rischia di perderli facendo così, purtroppo i tempi sono cambiati...

Secondo me, se si hanno i numeri si deve giocare. Naturalmente in 3a elemtare c'è l'Easy Basket o partite a metà campo di 3 c 3 massimo. Ma si deve giocare... e poi come al solito sta tutto all'intelligenza dell'Istruttore a dosare il tutto, sia a livello educativo che sportivo.

Edited by Kappei Sakamoto - 10/6/2009, 13:35
 
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Gruppo1
view post Posted on 10/6/2009, 11:22




Esperienza personale fatta al torneo Marzocco di San Giovanni Valdarno torneo internazionale vinto quest'anno dal MPS siena e comunque ambito come risultato.
Sono l'istruttore del 98 della Polisportiva Galli Società organizzatrice del torneo ed insieme alla società abbiamo deciso di schierare tutti i bambini disponibili del 98 e 99....
Potevamo fare una squadra più che competitiva mettendo insieme i 98 ed i 99 (come quasi tutte le squadre partecipanti hanno fatto ) scegliendo i più bravi e veloci( come quasi tutte le squadre hanno fatto) basta guardare come erano composte, con eccezione di Bergamo, le squadre classificate ai primi posti.
Su un gruppo di 45 bambini abbiamo a disposizione 10/12 ragazzi con queste caratteristiche e se li avessimo messi tutti assieme sarebbe venuta fuori una BELLA squadra ma gli altri pur bravi tecnicamente hanno strutture fisiche “pesanti” addirittura ragazzi che sfiorano l’1.80m e si sarebbero trovati in notevole difficoltà.
Il pensiero nostro è, era e sarà sempre che ogni bambino merita di stare in campo in maniera dignitosa per poter portare il suo apporto senza dover far cose che lo “mortificherebbero”e abbiamo lasciato i 99 da soli e fatto due gruppi ne forti, ne deboli, ne medi ma solo equilibrati del 98.
La vittoria è stata questa di aver fatto giocar tutti in modo discreto.

Pensate che siano rimasti tutti contenti......
 
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Kappei Sakamoto
view post Posted on 10/6/2009, 12:32




CITAZIONE (Gruppo1 @ 10/6/2009, 12:22)
Esperienza personale fatta al torneo Marzocco di San Giovanni Valdarno torneo internazionale vinto quest'anno dal MPS siena e comunque ambito come risultato.
Sono l'istruttore del 98 della Polisportiva Galli Società organizzatrice del torneo ed insieme alla società abbiamo deciso di schierare tutti i bambini disponibili del 98 e 99....
Potevamo fare una squadra più che competitiva mettendo insieme i 98 ed i 99 (come quasi tutte le squadre partecipanti hanno fatto ) scegliendo i più bravi e veloci( come quasi tutte le squadre hanno fatto) basta guardare come erano composte, con eccezione di Bergamo, le squadre classificate ai primi posti.
Su un gruppo di 45 bambini abbiamo a disposizione 10/12 ragazzi con queste caratteristiche e se li avessimo messi tutti assieme sarebbe venuta fuori una BELLA squadra ma gli altri pur bravi tecnicamente hanno strutture fisiche “pesanti” addirittura ragazzi che sfiorano l’1.80m e si sarebbero trovati in notevole difficoltà.
Il pensiero nostro è, era e sarà sempre che ogni bambino merita di stare in campo in maniera dignitosa per poter portare il suo apporto senza dover far cose che lo “mortificherebbero”e abbiamo lasciato i 99 da soli e fatto due gruppi ne forti, ne deboli, ne medi ma solo equilibrati del 98.
La vittoria è stata questa di aver fatto giocar tutti in modo discreto.

Pensate che siano rimasti tutti contenti......

I giocatori, secondo me, devono essere adatti alla competizione a cui si partecipa. Se si può, si deve giocare alla pari con l'avversario.
Non conosco la tua realtà quindi non posso permettermi di giudicare il tuo operato, ma se dovessi partecipare ad un torneo anche minibasket, sapendo di poterlo vincere con i miei dodici migliori allora porterei loro. Successivamente organizzerei un torneo adatto alle capacità degli altri ragazzi meno esperti. Secondo me in questo modo possono migliorare entrambi i gruppi. Se poi qualcuno si lamenta perchè è stato inserito nel torneo dei meno esperti AMEN, il prossimo anno cercherà di impegnarsi di più per cercare di far parte dei dodici più esperti. Lo sport è anche questo secondo me, sta all'Istruttore e poi a casa al genitore intelligente spiegare il perchè di certe scelte.
Non esageriamo, siamo Educatori-Istruttori, non preti...
Questa non è una critica al tuo operato ci mancherebbe, ma semplicemente il mio pensiero. :yes:
Se si può vincere perchè non provarci, mi sembra quasi una mancanza di rispetto nei confronti dei bambini più bravi... RIPETO, non è una critica al tuo operato. :)
 
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hana-bi
view post Posted on 10/6/2009, 14:19




CITAZIONE (Kappei Sakamoto @ 10/6/2009, 10:57)
P.S. Per caso tuo marito era il tuo allenatore???

MAI NELLA VITA :D sennò non credo che ci saremmo sposati...

Comunque è vero quel che si diceva, che un Albique ora avrebbe vita durissima (a parte che in un'occasione in cui mi sgridò ricordo che scoppiai a piangere chiamandolo papà - ero piccolina - tanto per dire che con tutti i suoi urli MAI una parolaccia MAI una bestemmia e a volte la manata sul coppino coi complimenti, anche quando io stessa posso dire che facevo abbastanza pena ed ero veloce come un bradipo...)
Intanto ieri spionavo il mio bimbo al campetto vedendo suoi coetanei che palleggiavano scucchiaiando la palla. Alla domanda sul perché quel palleggio strambo (che con una zampina da cucciolo equivale a una palla accompagnata fissa) mi hanno snocciolato termini americani tipo "hesitation" e "tiro in fade-away". Che poi tirassero con le mani che finivano incrociate davanti alla faccia era lo stesso...
Ed erano già under 13.
:woot:
 
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559 replies since 18/5/2009, 15:07   24015 views
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