| Concordo pienamente con Irving sull'attuale valore ed appeal del basket CBA...Il livello si è alzato negli ultimi 2 campionati grazie alla contrazione delle squadre e un pochino anche all'effetto 11 settembre ( ad esempio Israele è tradizionalmente attratta da questo serbatoio...) ma rimane una pallacanestro diversa dagli standard europei, sostanzialmente meno divertente, anche perchè non si fa alcuna fatica a capire dal solo body language dei giocatori che del risultato finale frega parecchio meno di zero...un po' diversa era la situazione negli anni d'oro, tra il finire degli anni '80 e i primi '90...la CBA allora era divisa tra la consapevolezza un po' paranoica di essere irrimediabile frutto di una divinità maldestra e l'orgoglio, altrettanto paranoico, di essere il delfino più o meno ufficiale di una NBA non ancora contagiata dal virus Global Game...c'erano più squadre, 16 il massimo in una stagione, il talento era assai più dilatato, il livello del gioco non troppo differente, e i palazzi dove oggi evoluiscono le sue franchigie fanno impallidire quegli esempi di archeologia architettonica dove si trovavano ad impazzare tutti quei poveracci ( in tutti i sensi...) che inseguivano il miraggio NBA nel decennio scorso...però era tutto molto più divertente, più scanzonato forse...ricordo che nell'anno di grazia 1988 scrissi un'ingenua letterina da tifoso direttamente al commissioner CBA, domandandogli in inglese approssimativo qualche informazione supplementare su una lega di cui avevo appena letto qualcosa su un qualche annuario...ebbene, il signor commissioner mi rispose personalmente,vergando a mano poche righe molto gentili, avvisandomi di aver girato il mio indirizzo all'ufficio PR della lega ( probabilmente situato nel suo garage di casa ) che avrebbe provveduto ad inviarmi un po' di materiale promozionale..beh, ci vollero 3 mesi, ma alla fine il materiale arrivò...uno scatolone pieno di annuari, media guide di ogni squadra, adesivi, una decina di videotapes e un cappellino bianco con il logo della lega che fa ancora bella mostra di sè su uno scaffale qui accanto...che tempi, che tempi...aveva ragione il principe De Curtis, non importa quale sia la situazione attuale, signori si nasce...
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