Bob Morse |
|
| CIMBERIO Obiettivo "Final eight" 14:42 - 7 Dicembre 2010
Scritto da La Prealpina
Recalcati rifiuta il ruolo di anti-Siena: «Altri possono crescere più di noi»
Dopo il tracollo milanese nel big-match di Siena e il contemporaneo aggancio in classifica operato nei confronti dell’AJ da una Cimberio sempre meno meteora e sempre più conclamata realtà di alta classifica dopo il “sacco di Roma”, viene quasi spontaneo chiedersi se non possa essere la rivelazione Varese la possibile “anti-Siena”, ricordando come la truppa biancorossa sia stata finora l’unica squadra della serie A a battere i pluricampioni d’Italia in carica. Giriamo la “provocazione” a Carlo Recalcati, realista nella fotografia dei valori a dispetto dell’attuale situazione inebriante per l’ambiente varesino: «A dispetto della sconfitta di domenica, l’anti-Siena rimane sempre Milano: che la MPS crescesse col passare delle settimane era scritto e l’AJ in versione PalaSclavo senza Maciulis, Pecherov e Petravicius non è giudicaibile; poi tra i punti di forza dei toscani c’è proprio il fatto di non avere pietà e spingere sull’acceleratore sempre e comunque. Certo per noi è molto piacevole essere così in alto a fianco di realtà che, come Varese, hanno fatto la storia del nostro basket passato e recente: stare al vertice dà morale ma dobbiamo essere consci del fatto che ci sono squadre che in proporzione hanno margini di crescita superiori ai nostri».
Di sicuro se qualche big annunciata ha deluso o ha reso meno del previsto, la Cimberio è andata ben oltre le aspettative sfruttando al massimo tutte le opportunità proposte dal calendario: «Meglio di così oggettivamente non potevamo fare vincendo tutte le partite nelle quali abbiamo avuto l’approccio giusto, quando l’impatto fisico e mentale non è stato adeguato sono arrivaate due sconfitte nette. Sotto questo profilo sarà importante il ciclo di 4 partite in 12 giorni durante le festività natalizie: i pochissimi giorni di recupero metteranno a dura prova una squadra non più giovanissima come la nostra, anche se la classifica attuale ci aiuta ad accettare fatica e sacrifici».
E i riscontri del campo danno ragione alla scelta di puntare su un organico composto di giocatori duttili e intercambiabili le cui “mani calde” (Varese è seconda nella classifica del tiro da 3 col 39,7% su oltre 25 tentativi a partita) nascondono l’assenza di un uomo d’area: «Il fatto che tutti i nostri giocatori della rotazione possano colpire dall’arco sta dando grande preoccupazione agli avversari: chiaro che Thomas (foto Blitz) è il nostro terminale principale che la squadra cerca come prima opzione, ma con lui ci sono sempre in campo 4 potenziali tiratori e la difesa deve fare delle scelte: se muoviamo bene la palla ci sono spesso tiri aperti ad alta percentuale. Poi in difesa dobbiamo reggere l’urto contro avversari più grossi e questo ci fa spendere un sacco di energie, ma se riusciamo a tener botta a rimbalzo come ultimamente ci riesce sempre meglio i vantaggi che riusciamo ad avere in attacco ci ripagano ampiamente il gap fisico…».
Intanto Recalcati si gode l’identità corale già raggiunta dalla sua Cimberio auspicando ulteriori progressi per aumentare anche la profondità delle rotazioni: «Per mantenere questo rendimento dobbiamo compiere ulteriori passi avanti nel “ripulire” il nostro gioco da quelle piccole sbavature che domenica ci hanno portato a soffrire dopo un primo tempo eccellente. Inoltre sappiamo che non sarà facile mantenere sempre questi standard di condizione psicofisica, strada facendo sarà utile provare ad allungare le rotazioni anche se gli 8 uomini attuali sono l’ideale per dare certezze e responsabilità a tutti. Già domenica i 6 minuti di Demartini sono stati molto utili per farci arrivare in fondo, nel caso di infortuni o semplici influenze sappiamo di avere le spalle coperte».
E con 12 punti in saccoccia a metà girone d’andata, con 4 partite casalinghe (Teramo, Biella, Sassari e Cantù) ancora da disputare prima del giro di boa, la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia potrebbe essere un ghiotto traguardo intermedio: «Sarebbe sicuramente un bel risultato e una ulteriore vetrina per la società, inoltre la sede di Torino darebbe la possibilità ai nostri tifosi di essere vicini alla squadra e seguirci in buon numero. Siamo stati bravi a creare i presupposti per raggiungere il primo obiettivo stagionale, sta a noi conquistarlo proseguendo su questa strada…». Giuseppe Sciascia
|
| |