Basket Café Forum

inchiesta federale

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Andrew Toney
view post Posted on 19/4/2009, 10:09




CITAZIONE (scheggia @ 18/4/2009, 19:02)
ho la vaga sensazione che questo sistema sia in vigore anche nelle serie minori, mi sbaglierò, ma a pensar male a volte si coglie nel segno

Io ho la vaga sensazione che questo sistema sia in vigore ovunque...in qualunque sport.... :cry: :cry: :cry:
 
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hana-bi
view post Posted on 20/4/2009, 08:55




Per la cronaca:
CITAZIONE
Reggio Calabria, la procura indaga sulla regolarità dei campionati di B e C
Al setaccio gli incontri della scorsa stagione in tutta Italia. Iniziati gli interrogatori
Partite decise a tavolino e arbitri sott'accusa
scoppia lo scandalo del basket truccato
di GIUSEPPE BALDESSARRO

REGGIO CALABRIA - Aggiustavano le partite a tavolino attraverso arbitri compiacenti, che venivano premiati con giudizi positivi sulla direzione della gara. Valutazioni che si traducevano in punti buoni per i "fischietti" disponibili e che erano necessari per far carriera, per accedere all'Olimpo del basket che conta, alla serie A. Ma quando i match non finivano come volevano loro il voto dei commissari - che, paradossalmente avrebbe dovuto vigilare sulla loro imparzialità in campo - era pessimo e fioccavano le bocciature. E' questo lo scenario su cui sta indagando la Procura della Repubblica di Reggio Calabria.

Un'inchiesta che svelerebbe di come alcune decine di partite di serie B e C sarebbero state combinate. I magistrati reggini stanno passando al setaccio gli incontri dello scorso anno e quelle dell'inizio del campionato attuale. Ed avrebbero già individuato incontri taroccati e responsabilità precise. A far saltare il tappo un giovane arbitro della città dello Stretto, estraneo al gruppo di potere, che avrebbe denunciato tutto circa un anno fa. Da allora i poliziotti della Postale hanno iniziato a mettere assieme materiale "interessante", e-mail e intercettazioni, ma anche documenti.

Secondo quanto trapelato, il pm Maria Luisa Miranda avrebbe individuato l'oligarchia, costituita dai vertici del Cia (Comitato italiano arbitri di basket), in grado di condizionare i tornei. Tra gli indagati Giovanni Garibotti, all'epoca presidente del Cia, Giovanni Battista Montella, responsabile del settore Commissari speciali, Alessandro Campera, designatore dei commissari. Contro di loro è stato ipotizzato il reato di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva e all'abuso di ufficio. Erano loro a decidere i voti da dare ai "fischietti" prima della gara e a comunicarli ai Commissari speciali. I tre sono i personaggi principali dell'inchiesta, ma gli iscritti sul registro degli indagati sarebbero molti di più. Solo una cinquantina tra commissari e gli arbitrii che, a titolo diverso sono accusati di abuso d'ufficio, frode sportiva e truffa.

Nell'inchiesta non sarebbero coinvolte squadre reggine, ma l'indagine ha praticamente fatto il giro del resto d'Italia. I presunti casi di agevolazione degli arbitri compiacenti, ritenuti fondamentali ai fini della loro progressione in carriera, si sarebbero registrati in Lazio, Calabria, Toscana, Sicilia, Umbria, Puglia, Campania, Veneto, Lombardia, Emilia e Piemonte.
Nei giorni scorsi Giovanni Garibotti, Giovanni Battista Montella e Alessandro Campera sono comparsi davanti al giudice per le indagini preliminari Kate Tassone, per rispondere alle domande del pm, e due degli indagati avrebbero scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Da Repubblica.

Edited by hana-bi - 20/4/2009, 11:15
 
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view post Posted on 20/4/2009, 13:55
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forumista del millennio

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CITAZIONE (hana-bi @ 20/4/2009, 09:55)
Per la cronaca:
CITAZIONE
Reggio Calabria, la procura indaga sulla regolarità dei campionati di B e C
Al setaccio gli incontri della scorsa stagione in tutta Italia. Iniziati gli interrogatori
Partite decise a tavolino e arbitri sott'accusa
scoppia lo scandalo del basket truccato
di GIUSEPPE BALDESSARRO

REGGIO CALABRIA - Aggiustavano le partite a tavolino attraverso arbitri compiacenti, che venivano premiati con giudizi positivi sulla direzione della gara. Valutazioni che si traducevano in punti buoni per i "fischietti" disponibili e che erano necessari per far carriera, per accedere all'Olimpo del basket che conta, alla serie A. Ma quando i match non finivano come volevano loro il voto dei commissari - che, paradossalmente avrebbe dovuto vigilare sulla loro imparzialità in campo - era pessimo e fioccavano le bocciature. E' questo lo scenario su cui sta indagando la Procura della Repubblica di Reggio Calabria.

Un'inchiesta che svelerebbe di come alcune decine di partite di serie B e C sarebbero state combinate. I magistrati reggini stanno passando al setaccio gli incontri dello scorso anno e quelle dell'inizio del campionato attuale. Ed avrebbero già individuato incontri taroccati e responsabilità precise. A far saltare il tappo un giovane arbitro della città dello Stretto, estraneo al gruppo di potere, che avrebbe denunciato tutto circa un anno fa. Da allora i poliziotti della Postale hanno iniziato a mettere assieme materiale "interessante", e-mail e intercettazioni, ma anche documenti.

Secondo quanto trapelato, il pm Maria Luisa Miranda avrebbe individuato l'oligarchia, costituita dai vertici del Cia (Comitato italiano arbitri di basket), in grado di condizionare i tornei. Tra gli indagati Giovanni Garibotti, all'epoca presidente del Cia, Giovanni Battista Montella, responsabile del settore Commissari speciali, Alessandro Campera, designatore dei commissari. Contro di loro è stato ipotizzato il reato di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva e all'abuso di ufficio. Erano loro a decidere i voti da dare ai "fischietti" prima della gara e a comunicarli ai Commissari speciali. I tre sono i personaggi principali dell'inchiesta, ma gli iscritti sul registro degli indagati sarebbero molti di più. Solo una cinquantina tra commissari e gli arbitrii che, a titolo diverso sono accusati di abuso d'ufficio, frode sportiva e truffa.

Nell'inchiesta non sarebbero coinvolte squadre reggine, ma l'indagine ha praticamente fatto il giro del resto d'Italia. I presunti casi di agevolazione degli arbitri compiacenti, ritenuti fondamentali ai fini della loro progressione in carriera, si sarebbero registrati in Lazio, Calabria, Toscana, Sicilia, Umbria, Puglia, Campania, Veneto, Lombardia, Emilia e Piemonte.
Nei giorni scorsi Giovanni Garibotti, Giovanni Battista Montella e Alessandro Campera sono comparsi davanti al giudice per le indagini preliminari Kate Tassone, per rispondere alle domande del pm, e due degli indagati avrebbero scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Da Repubblica.

....bella roba!!
 
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hana-bi
view post Posted on 21/4/2009, 08:40




CITAZIONE
In merito all' inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria sull'operato di alcuni arbitri e commissari FIP, di cui gli organi di stampa hanno dato notizia, la Federazione informa che sta attentamente monitorando la situazione, e che, in considerazione del proprio ruolo istituzionale, ha chiesto di fissare un incontro con il magistrato.

Quanto al merito della vicenda per rispetto dell'attività degli inquirenti e della posizione dei soggetti coinvolti, ritiene opportuno mantenere un doveroso riserbo.

Ufficio Stampa Fip

 
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CaraSauRo
view post Posted on 21/4/2009, 10:42




CITAZIONE (hana-bi @ 21/4/2009, 09:40)
CITAZIONE
In merito all' inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria sull'operato di alcuni arbitri e commissari FIP, di cui gli organi di stampa hanno dato notizia, la Federazione informa che sta attentamente monitorando la situazione, e che, in considerazione del proprio ruolo istituzionale, ha chiesto di fissare un incontro con il magistrato.

Quanto al merito della vicenda per rispetto dell'attività degli inquirenti e della posizione dei soggetti coinvolti, ritiene opportuno mantenere un doveroso riserbo.

Ufficio Stampa Fip

... alla buon ora ...
Penso che la FIP debba anche procedere ad una propria indagine, naturalmente senza intralciare quella della giustizia ordinaria.
Di solito in questi casi il penale va a tarallucci e vino o indulti e gazzosa.... ma la giustizia sportiva è molto più severa.

 
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Kyuumbe
view post Posted on 21/4/2009, 21:39




Visto ciò che è successo a Trieste questa "cupola" è ancora in funzione oppure c'è della malafede e della premeditazione da ospedale psichiatrico....
 
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Andimozart
view post Posted on 21/4/2009, 22:57




Probabilmente entrambe le ipotesi sono plausibili......

avreste dovuto vedere tutti cosa è riuscita a fare a Montevarchi la signora Maria Cristina Ardone qualche mese fa nei 40 minuti in campo e nei 30 successivi....!!

con l'aggiunta del miglior giocatore toscano squalificato due turni....che alla seconda giornata avrebbe dovuto giocare contro una certa squadra....


la stessa Montevarchi che fu "spedita" fuori lo scorso anno ai play-out, alla quarta partita, in trasferta, di due punti, da un certo arbitro di Bologna....andate a vedere il cognome ....

POVERO SPORT !
 
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e-effe
view post Posted on 22/4/2009, 14:43




Lega A: Pressione su arbitri, Commissari sotto accusa
Data: 21/04/2009 Fonte: Corriere dello Sport

La Procura di Reggio Calabria ha ipotizzato il reato di associazione a delinquere, finalizzata alla frode sportiva, a carico di tre dirigenti Pressioni sugli arbitri, commissari sotto accusa di Mario Arceri

Scandalo degli arbitri anche nel ba-sket. Nei giorni scorsi la Polizia Postale ha setacciato gli uffici del Cia in Via Vi-torchiano fotocopiando moltissimi documenti per acquisire agli atti dell'inchiesta - disposta dal sostituto procuratore Maria Luisa Miranda della Procura della Repubblica di Reggio Calabria - soprattutto i verbali delle designazioni arbitrali di alcune partite dei campionati nazionali di Serie B e C.La denuncia sembra partita da Alessandro Cagliostro, 35 anni,
SPOILER (click to view)
arbitro dal 1991, agente della polizia postale in servizio a Reggio Calabria, figlio di un imprenditore edile reggino, arbitro che, nelle passate stagioni impegnato in B2 eCI, dallo scorso anno è sceso nelle categorie minori. Le procedure di investigazione della Polizia Postale si sarebbero avvalse anche- di intercettazioni telefoniche e della corrispondenza elettronica. Secondo indiscrezioni, il PM avrebbeipotizzato i reati di associazione a delinquere finalizs'ata alla frode sportiva ed abuso di ufficio a carico di Giovanni Garibotti, fino a pochi mesi fa presidente del Cia ed ora supervisore dei commissari di gara, di Alessandro Camperà, desi-gnatore dei Cdmmissari, e di Giovan Battista Montella, responsabile dei commissari speciali. Le indagini, tuttavia, coinvolgerebbero 30-40 altri commissari ed arbitri.Sostanzialniente, secondo l'accusa, alcuni risultati sarebbero stati determinati (frode sportiva) con la compiacenza di alcuni arbitri ottenuta promettendo o minacciando (abuso d'ufficio) valutazoni alte o basse a seconda della disponibilità o meno degli arbitri coinvolti. Di qui l'attento esame sul sistema delle designazioni, da confrontare con quello che è emerso dalla lettura delle e-mail e dal contenuto delle intercettazioni telefoniche. Le partite sotto esame riguarderebbero squadre di una dozzina di regioni, molte in Toscana e riferite prevalentemente agli ultini undici mesi.Garibotti, Camperà e Montella nei giorni scorsi sono comparsi davanti al Gip del tribunale di Reggio Calabria, Ka-te Tassone, per essere ascoltati dal Pm Maria Luisa Miranda. Garibotti e Camperà si sono avvalsi della facoltà di nonrispondere, dimettendosi nel frattempo dagli incarichi attualmente ricoperti in seno al Cia, la cui gestione è da diversi mesi affidata ad un commissario speciale, Alessandro Teofili. La Federazione ieri ha comunicato di «stare attentamente monitorando la situazione» ed ha chiesto «ira considerazione del proprio ruolo istituzionale, di fissare un incontro con il magistrato», non intervenendo nel merito della vicenda «perché, per rispetto dell'attività degli inquirenti e della posizione dei soggetti coinvolti, ritiene opportuno mantenere un doveroso riserbo».L'Aiap, il sindacato degli arbitri, ha solo sottolineato quanto sia ancor più necessario raggiungere in tempi brevi l'autonomia totale.ha collaborato Eugenio Marino


La Gazzetta del Sud

22-4-2009

Paolo Toscano

Reggio Calabria

Il caso: Pesanti accuse a sei arbitri. Con Garibotti si è dimesso il designatore Campora

Baskettopoli, ecco le gare "pilotate"

C'è anche Porto Empedocle - Amatori, dubby su un derby calabrese del 2007

Pallacanestro nell’occhio del ciclone giudiziario. “Baskettopoli” ha travolto i vertici della sezione Commissari arbitri ed è impossibile prevedere ulteriori effetti. Coinvolti nell’inchiesta della magistratura di Reggio Calabria (anticipata da Gazzetta del Sud nell’edizione di sabato), chiamati a rispondere di ipotesi di reato pesanti come l’associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva e l’abuso di ufficio, lunedì si sono dimessi Giovanni Garibotti, presidente del Cia fino a settembre 2008 e successivamente supervisore dei Commissari speciali arbitri, e Alessandro Campera, designatore dei commissari speciali. Con loro figura tra gli indagati principali anche Giovanni Battista Montella Federico Ciccodicola responsabile del settore Commissari speciali che ha scelto di rimanere al suo posto in quanto «estraneo alla vicenda».
SPOILER (click to view)
I tre sono accusati di aver controllato il settore arbitrale decidendo i voti da dare ai “fischietti” prima delle gare e comunicandoli ai commissari speciali. Un lavoro che, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe determinato l’avanzamento in carriera per gli arbitri “amici” e la penalizzazione di chi era fuori dal sistema. La Federazione per il momento ha scelto di mantenere un doveroso riserbo. Il presidente Dino Meneghin ha già preso contatti con il magistrato che sta conducendo le indagini, il sostituto procuratore Maria Luisa Miranda, per fissare un incontro. In questa fase il vertice della Fip, assolutamente estraneo all’inchiesta, cerca di capire cosa sta succedendo, valutare la portata di una vicenda giudiziaria che ha già registrato l’iscrizione nel registro degli indagati di una cinquantina tra commissari speciali e arbitri, chiamati a rispondere di circa 150 capi di imputazione (nella maggior parte abusi di ufficio). Un’inchiesta che, come detto, ha già mietuto “vittime” illustri e potrebbe riservare ulteriori sviluppi clamorosi. I risultati finora conseguiti sono al vaglio del giudice per le indagini preliminari Kate Tassone che nei giorni scorsi ha proceduto all’interrogatorio di Garibotti, Campera e Montella. In “Baskettopoli” l’input investigativo è arrivato dai dubbi sulla regolarità di un derby calabrese giocato in riva allo Stretto sul finire del 2007. Una circostanza che ha radicato dal punto di vista territoriale la competenza della magistratura reggina. Ad alimentare lo sviluppo della prima fase delle indagini, fornendo importanti riscontri su quello che si è manifestato come un caso di portata nazionale (con un’organizzazione in grado di controllare l’operato degli arbitri e orientare i risultati delle gare dei campionati di serie C e B), ci sarebbe stata l’intercettazione da parte del Compartimento di Reggio Calabria della Polizia postale e delle comunicazioni, di alcune mail scambiate da due arbitri originari e residenti in altre regioni. I due “fischietti” , sentiti dagli investigatori, avrebbero offerto una piena collaborazione per fare luce sulle vicende delle ultime stagioni nelle minors. Piena collaborazione sarebbe anche venuta da un terzo arbitro, questa volta reggino.
Una dopo l’altra, gli investigatori hanno messo insieme le tessere del mosaico e hanno individuato dieci partite: Cecina-Montevarchi, incontro di playout retrocessione del campionato di serie B2 del 14 maggio 2008, concluso con la retrocessione in C1 del Montevarchi; Cecina-Basket Arezzo (72-64), campionato di serie B2, del 2 novembre 2008; Cecina-Montevarchi (68-53), serie B2 girone C, del 18 gennaio 2009; San Giovanni Valdarno-Colle Val d’Elsa (101-61), serie C1 girone E, del 22 novembre 2008; San Giovanni Valdarno-Figline Valdarno (100-94), serie C1 girone E, del 30 novembre 2008; Cecina-Perugia, del 1. febbraio 2009; San Giovanni Valdarno-Sassari (80-68), serie C1 girone E, del 10 gennaio 2009; San Vincenzo-San Giovanni Valdarno (79-81), serie C1 girone E, del 18 gennaio 2009; Seap Porto Empedocle-Amatori Basket Messina (92-79), serie C1 girone H, del 15 febbraio 2009. Nell’inchiesta risultano indagati per violazione della legge sullo sport gli arbitri nazionali Federico Ciccodicola, Guglielmo Santella, Alessandro Rosi, Duccio Guidi, Federico Bondi e Matteo Garibotti. Paolo Toscano - Gazzetta del Sud


Baskettopoli, la Procura indaga anche su Porto Empedocle-Amatori Messina
foto di Enrico Mazzaglia

Nel registro degli indagati i due arbitri Federico Ciccodicola e Guglielmo Santella che hanno diretto la gara dello scorso 15 febbraio, vinta dai locali per 92-79. A capitan Centorrino vennero sanzionati 5 falli in 7 minuti. Espulsi anche Fazio, Adorno e Carnazza. 35 le penalità complessive di squadra.

È un autentico nubifragio quello che si sta abbattendo sulle serie minori della pallacanestro italiana. Il sostituto procuratore di Reggio Calabria Maria Luisa Miranda ha aperto un'inchiesta ipotizzando i reati di abuso d'ufficio e di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva nei confronti dei vertici della Cia, il Comitato Italiano Arbitri. Tra i cinquanta indagati Giovanni Garibotti, supervisore dei commissari arbitrali, Giovanni Montella, responsabile degli stessi commissari, il designatore Alessandro Campera e gli arbitri Federico Ciccodicola, Guglielmo Santella, Alessandro Rosi, Duccio Guidi, Federico Bondi e Matteo Garibotti, accusati di violazione della legge sullo sport. I commissari avrebbero dato voti più alti ai fischietti che favorivano determinate squadre, agevolando la progressione della loro carriera e declassando invece chi non tollerava questi metodi. Venne declassato il principale accusatore, Alessandro Cagliostro, 35enne impiegato presso la Polizia Postale di Reggio Calabria, corpo che ha avviato una lunga serie di intercettazioni telefoniche e telematiche, proprio per smascherare le gare pilotate. Garibotti e Campera si sono già dimessi dai rispettivi incarichi ed il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro Dino Meneghin ha chiesto un incontro con i magistrati reggini.
Dieci i match finiti nel mirino dei magistrati e relativi ai campionati di B2 e C1, nel quale si sono affrontate squadre toscane, umbre, sarde e siciliane. Tra questi anche quello valido per il girone H del campionato di serie C Dilettanti tra Porto Empedocle ed Amatori Messina. Gara vinta per 92-79 dai locali lo scorso 15 febbraio 2009, che si concluse con le perplessità manifestate dallo staff tecnico peloritano, che lamentò la severità degli arbitri Federico Ciccodicola e Guglielmo Santella nei confronti di Giuseppe Centorrino, principale realizzatore di squadra come testimoniano i 15 punti di media in stagione. Contro la formazione marinara restò in campo appena 7 minuti, realizzando un solo punto, a causa di cinque falli comminati in un lampo, con tre penalità sanzionate dopo appena 90 secondi di gioco. Espulsi per raggiunto limite di falli anche i compagni Fazio, Adorno e Carnazza. 35 le penalità complessive nei confronti dell'Amatori, che contestò in particolare un anti-sportivo comminato a Scarlata. Adesso la Magistratura chiarirà se le scelte del duo arbitrale furono davvero pilotate dall'alto.


foto di Enrico Mazzaglia
di Francesco Straface (22 Aprile 2009)
 
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vho
view post Posted on 29/4/2009, 07:42




Dal sito uff. TGCOM

Basket truccato, arbitri denunciati
Avrebbero condizionato alcune gare

Terremoto nel mondo della pallacanestro. Gli ex vertici del Comitato Italiano arbitri Giovanni Garibotti, Giovanni Battista Montella ed Alessandro Campera sono stati interdetti dai pubblici uffici e denunciati insieme a a 53 arbitri e commissari della Federazione Italiana Pallacanestro. Avrebbero condizionato le graduatorie arbitrali e alcune gare del campionato di Basket nelle stagioni 2007/2008 e 2008/2009.

Gli arbitri ed i commissari indagati, residenti in svariate regioni italiane, appartengono alle categorie A dilettanti maschile - A1 femminile; B maschile-A2 femminile, C maschile - B Femminile. Appartengono tutti al CIA, organo tecnico della Federazione Italiana Pallacanestro. I reati contestati sono abuso d'ufficio e frode in competizioni sportive. Le misure sono state eseguite dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Reggio Calabria.
 
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Take Five
view post Posted on 9/5/2009, 12:22




S. Vincenzo fra le società danneggiate

I dirigenti aspettano gli esiti dell’inchiesta e intanto si tutelano.

Arbitri indagati per una serie di partite che forse sono state truccate.

Per ora non è ancora stata fatta chiarezza a dovere, l’esito è incerto e non resta che aspettare di vedere che piega prenderanno gli eventi. Quel che è sicuro è che la vicenda di 'baskettopoli' ha creato un clima di incredulità all’interno del mondo della pallacanestro, con 44 persone indagate, tra fischietti e commissari, per aver pilotato i risultati di alcune gare nei campionati di B e C. Le partite nell’occhio del ciclone sono nove: Cecina-Montevarchi, playout di B2 del 14 maggio 2008, mentre della stagione in corso si menzionano Cecina-Arezzo (72-64), Cecina-Montevarchi (68-53), San Giovanni Valdarno-Colle Val d’Elsa (101-61); San Giovanni Valdarno-Figline (100-94), Cecina-Perugia (71-77), San Giovanni Valdarno-Sassari (80-68); San Vincenzo-San Giovanni Valdarno (79-81), Porto Empedocle-Amatori Messina (92-79), le prime tre di B dilettanti, le altre di C dilettanti.
Tra le società che avrebbero subito un danno salta fuori il nome di San Vincenzo che, nel frattempo, ha emesso un comunicato stampa in cui definisce la propria posizione: «Il consiglio direttivo dell’Asd Basket San Vincenzo in merito alle notizie apparse sulla stampa inerenti indagini che la procura della Repubblica di Reggio Calabria sta conducendo su gare “truccate”, cosiddetta “baskettopoli”, e dalle quali risulta coinvolta, come danneggiata, la nostra società, esprime profonda perplessità e indignazione, sia per il danno presumibilmente subito a livello di risultati sportivi, sia per il danno d’immagine che, a livello locale, il nostro sport sta subendo compromettendo il lavoro di tanti appassionati che ogni anno fanno veri salti mortali per mandare avanti l’ attività».
La Federazione al momento ha sospeso i tesserati (arbitri e commissari) oggetto di indagine, ma non ha adottato alcun provvedimento a tutela delle società coinvolte. Il consiglio del Basket San Vincenzo si riserva di adottare, al termine dei campionati, in mancanza di decisioni degli organi preposti, tutti quegli atti necessari a tutelare l’associazione in sede penale, amministrativa, civile e sportiva.
Anche il tecnico Paolo Cosimi ci tiene a precisare personalmente il punto di vista che già si legge esplicitamente nella comunicazione della società: 'Non vorrei che qualcuno intendesse le mie parole come giustificazione della retrocessione - puntualizza - Questa vicenda, comunque vada a finire, lascia l’amaro in bocca a chi fino a oggi ha creduto nella pallacanestro come a uno sport diverso. Ho giocato per oltre vent’anni e allenato per oltre trenta, ho avuto anche delle discussioni con gli arbitri e una sola squalifica, ma mai ho dubitato dell’onestà di un fischio, anche contrario, né ho pensato alla possibilità di combine per favorire quello o quell’altro. Ho preso atto dal sito della Lnm che il presidente federale Meneghin è stato ascoltato a Reggio Calabria e, successivamente, è stato emesso un comunicato nel quale si sottolinea come le società coinvolte siano solo' di serie C. Questo è davvero preoccupante'.
Lo sfogo prosegue: 'La maggior parte delle gare sono arbitrate da signori in grigio provenienti da altre regioni proprio per garantire l’imparzialità di giudizio. Per quel che ci riguarda, quest’anno abbiamo avuto motivo di lamentarci, specialmente in casa, in merito alla gestione arbitrale delle gare ma ogni volta abbiamo sportivamente accettato il verdetto del campo, consci della buona fede del sistema. È proprio questo il punto: il dubbio sull’onestà rischia di minare il nostro sport. Quali saranno le reazioni del pubblico, dei giocatori, dei coach di fronte a fischi, magari in buona fede, comunque figli dell’errore?'.
'Il fatto è che l’epilogo della vicenda appare ancora estremamente lontano e questo non fa che alimentare il clima di agitazione. 'Cosa può succedere? Questo è l’enigma - dice Cosimi - La giustizia ordinaria farà il suo corso ma i tempi saranno sicuramente più lunghi rispetto all’inizio dei prossimi campionati. Cosa faranno la Fip e la Lega? Troveranno il sistema di risarcire in qualche modo le presunte vittime o faranno finta di nulla in attesa dei verdetti? In questo caso una società che potrebbe sentirsi danneggiata, magari da una retrocessione o da un mancato accesso ai playoff, potrebbe chiedere giustizia sportiva subito e, in caso di diniego, ricorrere al Tar per far valere i propri presunti diritti con una escalation che potrebbe portare al blocco dei campionati'.
'Per quel che mi riguarda - conclude il coach - continuerò a lavorare cercando di insegnare la pallacanestro ai nostri giovani, poi tra giugno e luglio potrò valutare se questo sport meriterà ancora di far parte della mia vita come lo è da quando avevo 12 anni'.

Azzurra Saggini


Il Tirreno - 09/05/2009 12:37
 
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