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| | CITAZIONE La Virtus pensa a Cappellari come gm? Messina, zitto e Mosca. «Sono troppo arrabbiato per parlare di finale»
- Il Resto del Carlino -
BOLOGNA – Davanti alla tivù. E per di più arrabbiato. Perché Ettore Messina – quattro scudetti nel suo palmares, l’ultimo nel 2002 – sperava di giocare con la sua Benetton, questa sera, la seconda gara della serie finale. Per lui, invece, la sfida Armani Jeans Milano – Climamio Bologna sarà un confronto da seguire da spettatore. «Commenti? Pronostici? No, sono ancora arrabbiato. Me la guarderà in tivù». Spettatore interessato, però, in una chiave diversa. Ettore non dovrà più pensare al campionato italiano, ma a quello russo. Perché andrà a Mosca (per lui è pronto un triennale per una cifra complessiva, pare, superiore ai cinque milioni di euro) ad allenare il Cska, che dopo tre stagioni saluterà Ivkovic, santone della pallacanestro europea. E che la trattativa sia a uno stato molto avanzato lo conferma il general manager della Benetton Treviso, Maurizio Gherardini, ‘smentendo’ l’ufficialità della partenza di Ettore. «Posso solo confermare – le parole del dirigente della Benetton -. che esiste una trattativa per il nostro allenatore, ma per ora nulla di più. La prossima settimana verranno qui i massimi dirigenti moscoviti. E quella potrebbe essere l’occasione per definire i termini della trattativa, considerando gli ottimi rapporti che ci legano al Cska». Ettore potrà lasciare l’Italia, felice anche per il ritorno, nella massima serie, della sua Virtus. «Mosca? Ho ancora un anno di contratto con la Benetton. Ma è chiaro che l’interessamento di un club come il Cska non può che farmi piacere. La Russia rappresenterebbe un’opportunità notevole», è la diplomatica risposta sull’argomento. A due passi dal Cremlino Ettore non sarebbe solo, ma con la moglie e il figlio di sei mesi. E con l’apporto tecnico del ‘fido’ Lele Molin, con il quale ha condiviso le ultime stagioni, prima alla Virtus Bologna e poi alla Benetton Treviso. Una curiosità: la partenza di Messina per la Russia renderebbe più interessante la final eight di Coppa Italia. E’ dal 2001, anno in cui conquistò il Grande Slam con la Virtus, che Messina non si lascia sfuggire quel trofeo. A proposito di Virtus. Sabatini, patron bianconero, non ha gradito l’attacco di Corbelli, patron di Milano, sui diritti di Eurolega. «Noi abbiamo avuto nei suoi confronti la massima disponibilità, lui ha risposto predentando un esposto all’Eurolega», dice il numero uno bianconero. Che oggi saluta il gm Massimo Faraoni: al suo posto potrebbe arrivare Tony Cappellari, scudettato con Milano e con la Fortitudo.
Alessandro Gallo
CITAZIONE La doppia Milano di Sabatini Il patron Virtus attacca Corbelli e aspetta Cappellari
- Il Resto del Carlino -
Tra le feste che si alternano a ritmi ancora maggiori di quelli dei playoff (giovedì sera il bagno di folla bianconera al PalaMalaguti; lunedì ci sarà l’appuntamento a Palazzo d’Accursio per i complimenti del sindaco Cofferati) c’è pure il tempo per fare polemica. Ad accendere la miccia virtussina le dichiarazioni del presidente dell’Olimpia Milano, Giorgio Corbelli, alla Gazzetta dello Sport: Corbelli ha parlato di Eurolega: «un obiettivo che pensiamo di esserci guadagnati sul campo. quarto posto in stagione regolare, perlomeno il secondo nei playoff. Più di così...» ma anche di Claudio Sabatini: «Sabatini è un po’ giovane come dirigente sportivo — ha detto Corbelli. Parla molto e non è coerente. Ha il merito di aver riportato la Virtus in serie A, ma farebbe bene a riflettere prima di parlare».
Sabatini, cominciamo dall’Eurolega. «Sinceramente non comprendo la strategia di Corbelli — risponde il patron bianconero —. Noi abbiano sempre dimostrato verso di lui e verso l’Olimpia la massima disponibilità. E Corbelli come risposta ha presentato un esposto all’Uleb per scipparci i diritti di Eurolega che sono nostri».
E sull’inesperienza come dirigente sportivo? «Io, quando ho potuto fare la squadra, ho vinto un campionato al primo anno mentre non mi pare che Corbelli sia riuscito a fare altrettanto. In compenso ci ha messo un attimo a retrocedere».
Oggi Massimo Faraoni parlerà ufficialmente alla stampa. E’ per annunciare il suo «sì» alla chiamata in azzurro? «Lo confermo, è un addio».
Il discorso riguardante il nuovo giemme, comunque, si chiuderà in tempi molto brevi per dar modo alla società di nuoversi rapidamente sul mercato. In pole position Tony Cappellari che non si tira certo indietro: «Sarei molto onorato — dice il dirigente che portò la Fortitudo allo scudetto 8 anni fa (???) ma legato soprattutto ai successi con Milano — di andare in una società come la Virtus. Forse potrei portare un contributo di grande esperienza».
g. cr.
CITAZIONE Virtus, come manager spunta Cappellari Volata con Fadini, fuori corsa Claudio Crippa
- La Repubblica -
CHIUSA con la festa promozione la sua stagione di LegaDue, la Virtus girerà pagina a partire da questa mattina. Il general manager Massimo Faraoni ha convocato per le 12 una conferenza stampa all´Arcoveggio, in cui si consumerà l´addio alla sede bianconera, dopo un anno di lavoro, abbracciando la carriera in Federazione. Faraoni lascia Bologna con una promozione, ma soprattutto con le pietre poste per la ricostruzione del settore giovanile, lacerato dall´estate 2003, e in risalita dopo gli accordi con diverse società. Claudio Sabatini ha già ricevuto la comunicazione e s´è mosso per la sostituzione: in pole position c´è Toni Cappellari, già general manager della Fortitudo dal ´96 al ´98, poi a Varese, nell´ultima estate consulente di Sassari, ma senza impiego a tempo pieno dal 2001-2002, nella Milano di Rancik e Bullock, salvatasi all´ultima giornata. Cappellari era ieri a Bologna, ma per altri affari: con Sabatini a Milano per lavoro, non ci sono stati contatti diretti. Rimane la pista più probabile, in vantaggio su quella che porta a Fadini e su quelle mai battute di Brunamonti e Crippa, quest´ultimo sponsorizzato da tifoseria ed entourage. Appena ingaggiato il nuovo gm (in un giro di 2-3 giorni), la Virtus partirà con la squadra. Giordano Consolini ha infatti sciolto le riserve e, dissipati i dubbi degli ultimi tempi, rimarrà capo allenatore.
Marco Martelli
Motivo le faccine, che sono queste: La prima è una questione di simpatia, in un certo senso secondaria, visto che è non è fondamentale che un personaggio in quel ruolo sia un mostro di simpatia, ma è importante che sappia lavorare bene. In questo senso, proprio non riesco a ricordare le ultime cose buone che Cappellari possa aver fatto da general manager, a parte salvarsi all'ultima giornata con l'improbabile Milano costruita su Bullock. Spero di sbagliarmi, ma la scelta ricorda molto quella di Dadone Lombardi, e mi pare non si ricominci l'avventura con il piede giusto. Se poi parliamo di persone che vogliono bene alla V, beh, ce ne sarebbero a bizzeffe, anche solo da contattare con una telefonata, per un consiglio, un'idea. Proprio Crippa e Brunamonti, per fare due nomi. Non si possono muovere, per un motivo o per un altro? Benissimo. Però credo che un buon consiglio non si neghi ad un amico. Niente, invece. Si punta sui bolliti.
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