schiavo |
|
| Io posso darti una mia impressione, che forse è molto lontana dalla realtà. Credo che in parte sia stato “spinto” da chi comanda, ma quella di Consolini è in buona parte una scelta di vita di un uomo che vuole restare vicino a casa, ama lavorare con i giovani nella società in cui è cresciuto professionalmente, e magari ci tiene a lasciare da capo allenatore e da vincitore in questa veste, quasi a fare a pugni con una vita spesa a fare il vice ad allenatori che in Virtus hanno vinto tanto. Forse è più il ruolo per cui è nato, piuttosto che essere quello del coach continuamente sottoposto a tremendi stress come quelli subiti quest’anno. Peccato, una chance se la sarebbe meritata, anche perché l’obbligo di vincere a tutti i costi ora non esiste, almeno nell’immediato.
|
| |