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VIRTUS BOLOGNA, Ai n'è par tòtt!

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schiavo
icon8  view post Posted on 12/6/2005, 08:52 by: schiavo




CITAZIONE
Cappellari al Forum con Sabatini

La curiosità

- La Repubblica -

A margine della partita scudetto, il Forum ospita pure la partita Virtus. Assente nella mattinata, alla conferenza d´addio di Faraoni, Claudio Sabatini è comparso a Milano mezz´oretta prima della partita, rispondendo alla domanda del giorno, ovvero se assumerà Toni Cappellari. L´ex gm della Fortitudo era già arrivato da un po´, varcando l´ingresso assieme all´inseparabile amico Pippo Faina, cui Cappellari ha dato una mano nell´ultima consulenza prestata al mondo del basket (Sassari, scorsa estate). A lungo lontani (in linea d´aria), Sabatini e il suo uomo si sono incontrati nell´angolo d´ingresso, parlottando per una manciata di minuti. Fumate non ne sono uscite, ma Cappellari è il candidato numero uno (a ieri l´unico) per la scrivania bianconera e già domani potrebbe essere a Bologna, per discutere la propria posizione. Sabatini ha poi vissuto la partita distante da Toni, parlando a lungo, prima del via, con Stefano Meller, procuratore di Simone Flamini e di Andres Pelussi. All´argentino, che domani farà rientro in Argentina e cui rimane un anno di contratto, è già stato proposto l´allungamento per un´altra stagione.

(ma. mar.)  


CITAZIONE
Faraoni lascia il bianconero e diventa azzurro

- La Repubblica -

Dall´Arcoveggio l´ultima cartolina di Faraoni, prima di rientrare nel feudo federale da dirigente del settore Squadre Nazionali (contratto 2+2). «Ho vissuto un anno importante e rimango un amico della Virtus». Chiusura calda: Guyton, in un´intervista, aveva puntato il dito sull´assenza della società. «Io vivo di fatti, non di parole. Viene da me e non mi dice nulla; poi mi scrive una mail (la sventola, ndr) in cui afferma che ‘per te posso avere solo buone parole´. Allora mi interrogo, specie perché c´era chi si lamentava della mia eccessiva presenza. Ho ricevuto messaggi da tutti i giocatori, tifosi mi hanno pure chiesto autografi. Lavoro da 26 anni e mi conoscono come una persona seria, coerente e corretta. E toscana: quindi, pane al pane e vino al vino». Cin cin.

(ma. mar.)  


CITAZIONE
L’addio di Faraoni «Lascio una Virtus promossa e sana»

Il gm ha scelto la Nazionale

- Il Resto del Carlino -

La prima novità del mercato virtussino riguarda una partenza e non un arrivo. E non è nemmeno una novità perchè dell’addio di Massimo Faraoni, atteso da impegni dirigenziali in azzurro, si parlava ormai da settimane. A darne conferma ufficiale è stato, ieri mattina, lo stesso Faraoni in attesa di ricevere l’incarico azzurro (due anni più due) dal consiglio federale del 18 luglio.
«Non è stato facile — ha spiegato il manager toscano — prendere questa decisione dopo una stagione vittoriosa in una società come la Virtus che rappresenta il massimo traguardo per uno che fa la mia professione. Per dare l’annuncio ufficiale ho preferito aspettare la fine dei festeggiamenti e parlarne prima con la proprietà. Quella che andrò ad affrontare è un’esperienza che mi affascina ma ho dovuto pensarci su parecchio. Ora me ne vado soddisfatto per quello che è stato fatto in questa stagione e per le basi che sono state gettate. Porto con me un un’esperienza molto importante e il ricordo di un gruppo che ha saputo sempre lavorare insieme anche quando abbiamo incontrato momenti difficili».

Con un ricordo e un ringraziamento particolare per Daniele Parente.
«Sfortunato per l’incidente che l’ha privato della possibilità di giocare l’ultima parte della stagione ma personaggio fondamentale per quello che ha saputo fare, sempre, per la squadra.»

Parente, che ha ancora due anni di contratto sarà uno di quelli che resterà. Ma per fare una Virtus di serie A sarà necessario ricominciare quasi da zero?
«No, non credo — risponde Faraoni —. Chiaro che la serie A è una categoria più impegnativa ma, anche se ci sarà bisogno di alcuni ritocchi credo ci siano buone basi per continuare un certo discorso tecnico. Esiste un programma pluriennale per diventare veramente competivi ai massimi livelli e penso che la società voglia seguirlo».

Con Giordano Consolini in panchina?
«Io so che l’allenatore della Virtus è lui. Poi è chiaro che sarà fondamentale avere anche il suo parere. Ma credo che non ci si voglia privare di un uomo che fa parte della storia virtussina, che ha appena vinto un campionato e che è amatissimo da tutti».

Faraoni, lascia un erede o un’indicazione su chi siederà nella prossima stagione sulla poltrona di giemme?
«No, non lascio eredi. Deciderà la proprietà come è giusto che sia. Ma se avranno bisogno di consigli resterò sempre a disposizione della Virtus».

E di Tony Cappellari cosa ne dice?
«Cappellari non ha certo bisogno di un mio giudizio o di una mia raccomandazione. Per lui parlano i fatti e l’esperienza da dirigente a Milano, Varese e in Fortitudo. Cioè in tre delle migliori società italiane».

Gianni Cristofori  


CITAZIONE
Cappellari è in arrivo Abbio forse

Il futuro della Virtus? Passa attraverso il suo recente passato.

- Il Resto del Carlino -

Alessandro Abbio, capitano del Grande Slam, ha lasciato la Spagna per la sua abitazione di Calderino. Qualche giorno qua, per poi tornare in Piemonte, dove ha lasciato il figlio Andrea, in custodia ai nonni.
Abbio potrebbe essere il primo acquisto – in prospettiva abbonamenti– di un Caffè Maxim che domani dovrebbe chiudere con Tony Cappellari.
L’ingaggio del general manager chiuderebbe il cerchio, dando il via a tutte le operazioni di mercato. Sono sincero – spiega Abbio - non ho ancora ricevuto chiamate dalla Virtus, ma qualche altro contatto, in giro per l’Italia l’ho avuto. Ma la Virtus…».
Lasciò il bianconero nella primavera del 2002, prima che la Kinder si apprestasse ad affrontare la final four di Eurolega. A Bologna, però, ha conservato la casa, con le Due Torri ha mantenuto anche i contatti.
Già nell’estate scorsa e poi in inverno era stato vicino al rientro.
Oggi aspetta, sereno. Anche perché l’ultima esperienza a Granada, con Pecile, gli ha regalato tante certezze. Dopo una serie di infortuni s’è ritrovato: adesso ha 34 anni, ma un’ottima condizione e un’esperienza che pochi possono vantare. «Mi interessa solo il programma – dice – e giocare una buona pallacanestro. Farlo qui, è logico, mi attira più che altrove. Intanto sono stato molto felice, l’altra sera, di aver preso parte alla festa. Di aver stretto tante mani, di essere stato chiamato per celebrare il ritorno della Virtus in serie A». Era il capitano del Grande Slam: è uno spot vivente (e soprattutto in grado di fare la differenza) della storia della Virtus.

a. gal.  
 
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