| Considerazioni difficili da effettuare, caro TT, quello che dici é praticamente tutto vero e giusto, però ci sono anche realtà che riescono a barcamenarsi e tirare avanti anche senza (o in parziale assenza di) molti di quegli aspetti che tu menzioni come condizione sine qua non.
Mi spiego meglio prendendo ad esempio la nostra realtà a Como.
Lo sport a Como vale meno che zero, il Como Calcio riempiva lo stadio (stadietto...) 10 volte all'anno in serie A, figurati in B o addirittura oggi in D.
La Comense ha vinto tanti scudetti in un palazzo semivuoto, noi in B2 speriamo di fare incasso nei derby perché vengono un po' di tifosi da fuori ...
Capitolo giovanili: nella nostra storia abbiamo vinto decine di titoli provinciali (quest'anno, ad esempio, dall'U16 all'U21 sono tutti nostri più l'U14 seconda), abbiamo fatto qualche apparizione agli eccellenza, abbiamo 8 squadre dal minibasket all'U21 eppure in questi anni siamo ancora lontani dal modello Saronno (bravi!) e più che altro i nostri giovani riescono a fare da sparring partner in allenamento alla prima squadra. Abbiamo una struttura che funziona, allenatori bravi (lo stesso Chionchio arriva dalle giovanili), ci impegniamo molto eppure solo negli ultimi anni (finalmente...) siamo riusciti a mettere qualche giocatore in D e C2. Lo prendiamo come un inizio.
Poi arriva la prima squadra, con un budget (piuttosto) ridotto, una dirigenza numericamente risicata ma (per forza...) molto appassionata e attaccata (questo non per forza...) ai colori della società. Negli ultimi 20 anni ne abbiamo fatti 12 in B2 (gli altri in C1), mai il passo più lungo della gamba, qualche salvezza tranquilla (playoff), qualche salvezza meno tranquilla (playout, ma sempre primo turno) e la consapevolezza che - come per Saronno - questi sono i nostri campionati e che vogliamo fare di tutto per restarci senza però minare le fondamenta e i principi della società. Che si basano però, per quanto riguarda la prima squadra, sull'arrivo di giocatori fa fuori: da Milano, Cantù, Varese e poco più in là altrimenti non sappiamo dove metterli .... Tutto questo in assenza di un bacino d'utenza che generi talento, di sostegno del pubblico o della città (alla quale lo sport frega poco assai), di sponsor locali...
Il problema resta quello del progetto e dell'ambizione. Il nostro é quello di riuscire piano piano ad emergere con le nostre forze, e tante cose sono cambiate negli ultimi anni, l'ambizione é quella di restare in B2 in un panorama come quello che ho descrittto. Equivale a vincere uno scudetto. Se poi sarà (un giorno lontano, si spera) C1, amen, si gioca istess.
Noi ci sentiamo soddisfatti, forse non saliremo mai in BE (e dove la giocheremmo? alla Ronchetti ???) ma ci mettiamo in gioco spendendo veramente molto di noi stessi. Con le nostre consapevolezze e i nostri limiti, sperando non capitino mai situazioni da decisioni estreme ma che se così fosse le prenderemmo con estrema serenità e mai per il mero ritorno d'immagine o economico.
Se così fosse molti di noi avrebbero già mollato da un pezzo ...
Magari sono uscito un po' dall'idea di commentare le tue righe.
Chiedo venia.
Alla fine ne é uscito quasi un piccolo sfogo...
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