| Io entrai a far parte di tutta la questione nel 1997. Mi imbattei casualmente nei forum della Gazzetta, e scrissi un post nel quale dissi a tutti che eravamo tornati: la allora Delta Informatica aveva appena vinto lo spareggio di Mestre contro Udine, ed era stata promossa in B1. I nomi erano quelli di tanti soliti noti, amici ormai di sempre che popolano tuttora il forum: Libero7, Spazzatore, lo Zio Willy, Biggio (allora Big George), Vigevano, Sebartus e tanti altri, oltre a diversa gente che è un bel pezzo che non si fa più viva, tipo Bobospry o i cosentini Gemelli del Sud.
La comunità, pian piano, si è allargata a macchia d'olio, in un passaparola verbale e informatico incredibile, nei forum di Ebasket, su Basketnet, e adesso su BasketCafè che è la prima vera casa "nostra" (almeno io la vivo così) e che è diventata, a livello di forum almeno, la comunità più importante per quanto riguarda il basket non professionistico, e un vero punto di riferimento per addetti ai lavori, appassionati, gente del settore o anche semplici curiosi. Abbiamo creato servizi originalissimi come gli aggiornamenti tramite sms nelle partite di campionato, e si è creata spontaneamente una comunità "parallela" che è quella di Off Topic, ormai frequentatissima anche da tante persone che non sono interessate al basket ma che vogliono parlare, scambiare idee, anche litigare, a volte, o più semplicemente cazzeggiare in pieno relax.
La comunità è stata gioia ma anche sofferenza lancinante, ricordo ancora quando sul forum della Gazza scrissi un mezzo romanzo alle 3 di notte dopo la famosa bomba di Carchia, il mal di stomaco a scrivere prima e dopo lo spareggio l'anno dopo con Ferrara, la morte di Chicco, le tamburate date a Treviglio (ricordo ancora una frase memorabile della Serpe "eliminati ancora una volta per colpa di quella maledetta squadra"), la incredibile sconfitta di Scafati (che resta l'evento sportivo più negativo della mia vita, pensate che storia, il più esaltante e il più nefasto nel giro di un mese nel 2000). Abbiamo gioito ma abbiamo anche pianto: e probabilmente le lacrime sono state più delle gioie.
Un punto irrinunciabile, come già in tanti hanno scritto, è il raduno, che ti permette di vedere gli sciagurati coi quali discuti tutti i giorni. E tanti di questi sciagurati sono diventati amici veri, con i quali ci si frequenta anche fuori dall'ambito della partita, ci si sente, si parla, ci si confida. E lasciatemi citare, a questo proposito, il mio terzetto dell'Armata Montichiari, Enzo, Maffo e Zobon, ragazzi conosciuti proprio al primo raduno e diventati veri "brothers", tre persone veramente speciali. E ho detto tutto.
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