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Massoneria, Se ne parla tanto, ma...

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.Torero Camomillo.
view post Posted on 9/1/2013, 22:32




vendola è un attimino sopravvalutato, più che altro da se stesso.
 
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@Scheggia: ai tempi mi ero dimenticato di un buon libro, scritto anche da un noto Fratello toscano, Stefano Bisi. www.stefanobisi.it/?page_id=4317
 
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view post Posted on 24/1/2013, 10:39

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Bisi... l'inverecondo cantore del "sistema Siena" :sick:
 
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view post Posted on 24/1/2013, 11:23
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CITAZIONE (Cyclo @ 24/1/2013, 10:39) 
Bisi... l'inverecondo cantore del "sistema Siena" :sick:

"Sistema" che, a giudicare da quel che sta emergendo negli ultimi giorni, non pare essere stato frutto di invenzione.
 
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view post Posted on 24/1/2013, 11:45

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CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 24/1/2013, 11:23) 
CITAZIONE (Cyclo @ 24/1/2013, 10:39) 
Bisi... l'inverecondo cantore del "sistema Siena" :sick:

"Sistema" che, a giudicare da quel che sta emergendo negli ultimi giorni, non pare essere stato frutto di invenzione.

Forse non hai capito il senso della mia battuta.

Il massone Bisi è stato il fedelissimo corifeo e megafono del "blocco di potere" che ha governato la vita politica, sociale (e sportiva ;)) a Siena.
Questo, sia quando le cose andavano bene (e le voci "fuori dal coro" erano effettivamente poche), sia quando in effetti qualunque persona onesta intellettualmente poteva iniziare a vedere azioni compiute senza logica e senza buon senso (in genere fatte sotto la copertura di un vieto "senso di campanile").

Bisi è sempre stato lì, incrollabile (e un po' patetico) nella sua fede nelle "magnifiche sorti e progressive" di Siena e della sua Banca.

Riguardo a quanto sta emergendo, beh, siamo in tempo a riparlarne..... :sick:
 
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view post Posted on 24/1/2013, 11:50
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CITAZIONE (Cyclo @ 24/1/2013, 11:45) 
CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 24/1/2013, 11:23) 
"Sistema" che, a giudicare da quel che sta emergendo negli ultimi giorni, non pare essere stato frutto di invenzione.

Forse non hai capito il senso della mia battuta.

Il massone Bisi è stato il fedelissimo corifeo e megafono del "blocco di potere" che ha governato la vita politica, sociale (e sportiva ;)) a Siena.
Questo, sia quando le cose andavano bene (e le voci "fuori dal coro" erano effettivamente poche), sia quando in effetti qualunque persona onesta intellettualmente poteva iniziare a vedere azioni compiute senza logica e senza buon senso (in genere fatte sotto la copertura di un vieto "senso di campanile").

Bisi è sempre stato lì, incrollabile (e un po' patetico) nella sua fede nelle "magnifiche sorti e progressive" di Siena e della sua Banca.

Riguardo a quanto sta emergendo, beh, siamo in tempo a riparlarne..... :sick:

Lo sospettavo, avendo visto il metodo di lavoro di alcuni suoi sottoposti. Ma qui importasega (mi concedi il toscanismo?) del suo ambito lavorativo. Si parlava di un libro che ha scritto e che nulla ha a che fare con Siena.
 
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view post Posted on 24/1/2013, 12:00

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Io immagino che quando tu scrivevi della Pallacanestro Treviso non eri a libro paga della Pallacanestro Treviso stessa....
 
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view post Posted on 24/1/2013, 12:09
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CITAZIONE (Cyclo @ 24/1/2013, 12:00) 
Io immagino che quando tu scrivevi della Pallacanestro Treviso non eri a libro paga della Pallacanestro Treviso stessa....

Assolutamente, mai visto un centesimo da quella parte. Anzi, ho svolto pure un paio di consulenze gratuite per lo yearbook, fino a quando è stato realizzato.
 
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view post Posted on 24/1/2013, 12:20

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CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 24/1/2013, 12:09) 
CITAZIONE (Cyclo @ 24/1/2013, 12:00) 
Io immagino che quando tu scrivevi della Pallacanestro Treviso non eri a libro paga della Pallacanestro Treviso stessa....

Assolutamente, mai visto un centesimo da quella parte. Anzi, ho svolto pure un paio di consulenze gratuite per lo yearbook, fino a quando è stato realizzato.

Nelle città normali è così che funziona. ;)
 
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view post Posted on 24/1/2013, 12:38
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Svuota la casella Inbox, che devo spedirti una cosa.
 
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view post Posted on 1/2/2013, 09:35
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CITAZIONE
Mps: Raffi (GOI), la Massoneria non ha le mani sul Monte, non ne controlla i conti, né interferisce sui bilanci dell’Istituto. Soprattutto non promuove acquisti di banche (leggi Antonveneta) e non manipola l’andamento borsistico dei titoli azionari dell’MPS. Basta con il gioco della Torre, la magistratura accerterà che gli “uomini in nero infiltrati negli affari”, non sono Liberi Muratori del Grande Oriente d’Italia


“La Massoneria non è una camera di compensazione e non ha le mani sul Monte. Non controlla niente né è interessata a farlo. Il nostro lavoro è culturale, un impegno di promozione della centralità del cittadino e della democrazia. Vogliamo sottolineare il bisogno di un progetto per l’Italia. Non ci interessano i conti, gli affari, gli acquisti e la manipolazione dei titoli azionari di una banca. Spetta alla Magistratura e agli organi preposti verificare e accertare i fatti”. Gustavo Raffi Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, prende posizione dopo la campagna mediatica che “tira in ballo i massoni anche nelle ultime vicende di Siena”.

“Può sembrare naturale, di sicuro comodo – fa notare Raffi - che in un periodo di crisi, etica prima che economica, qualcuno tiri fuori il gioco della Torre e scelga di buttare giù fango sui Massoni, al solito dipinti come cospiratori e uomini di potere che operano nell’ombra. In realtà è esattamente vero il contrario, e a un’analisi più onesta almeno di questi ultimi 15 anni del Grande Oriente d’Italia appare chiaro a tutti che la trasparenza è stata una scelta decisiva e convinta. Indietro non si torna”.

Per il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani, “continuare a distrarre l’opinione pubblica – in tempi di elezioni – con secchiate di qualunquismo, o strattonare personalità anche politiche (Monti, Amato, negli ultimi tempi, per citarne alcuni), volendo per forza cucire loro addosso grembiuli che non hanno né vogliamo dare loro, non serve al dibattito e alla chiarezza delle scelte che questo Paese, troppo fermo sul presente, deve necessariamente compiere. Assicuriamo che anche su questa vicenda non ci sono armadi della vergogna né liste coperte o segreti inconfessabili. Chi vuole vedere queste cose, vada al cinema. Essere massone è una scelta seria, di vita: non si entra nell’Istituzione per spartire o fare bottino, per interessarsi di politica o di centri decisionali. Non ci sono seggi da assegnare né consigli di amministrazione da tirare a sorte con il bussolotto. Basta con i luoghi comuni e il tritacarne, con i sospetti e le allusioni gratuite e senza fondamento. Se vogliamo essere seri – taglia corto Raffi – si dia piena fiducia alla magistratura, gli ‘uomini in nero’ infiltrati negli affari non sono i massoni del Grande Oriente. Chi sostiene il contrario, porti le carte alla Procura della Repubblica o stia zitto”.

Roma, Villa il Vascello 31 gennaio 2013
 
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view post Posted on 1/2/2013, 18:20
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07/06/2009 (Sassari-Soresina) SERIE A!!

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Raffi: :inchino:
 
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view post Posted on 21/8/2015, 13:38
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Visto tutto l complottismo e la disinformazione che trovate in giro sulla massoneria, vi posto l'intervista
che si trova in versione completa a questo link www.milkmilano.com/?p=6016

Domanda: Si dicono tante cose sulla Massoneria. Si dice che serva principalmente per favorire i suoi iscritti nel lavoro, negli affari, anche a scapito di estranei magari più meritevoli; si dice anche che, identificandosi nella P2, sia una associazione di complottisti che vogliono acquisire il potere politico dello Stato, o che, addirittura, attraverso organismi internazionali e sovranazionali, come il gruppo Bilderberg, voglia conquistare il potere su tutto il mondo. Ci può chiarire cosa c’è di vero o di falso in tutto questo?

Risposta: Come forse lei avrà forse già sentito dire, la Massoneria è una istituzione iniziatica; la sua forma ed il suo funzionamento le sono trasmessi tradizionalmente, attraverso il tempo. Essere iniziatica significa che essa esige che i suoi membri siano « iniziati ».

Per iniziazione, intendiamo un meccanismo rituale, fatto di azioni, prove, parole, idoneo a cambiare nella sua essenza la condizione esistenziale della persona che viene iniziata, in modo da permetterle l’accesso ad una nuova prospettiva della vita, in senso, diciamo, conoscitivo, che la renda totalmente « altro », facendola rinascere ad un nuovo status che gli rimarrà impresso per tutto il resto della sua vita.

In buona sostanza, la Massoneria persegue il perfezionamento interiore dei suoi membri, la reintegrazione dei poteri dell’essere umano iniziato, e l’educazione ad usarli in armonia con un Principio Assoluto, un Ente (non una Entità) trascendente (quello al quale le varie religioni danno il nome di Dio o di un Dio Unico), e per il bene dell’Umanità. La Massoneria definisce questo Principio Assoluto col termine di Grande Architetto dell’Universo, ricordandoci che l’etimologia di “architetto” viene dal greco Arké (’ = sostanza primordiale) e Tektòn ( = costruttore).

Nel momento in cui l’iniziato entra a far parte della compagine massonica, gli viene detto che lui è un « fratello » per tutti gli altri, come tutti gli altri sono dei « fratelli » per lui, mentre un attimo prima (ancora bendato) gli è stato chiesto se lui, nel caso che, una volta ammesso, trovasse tra i massoni qualcuno che, per convinzioni politiche e religiose o per altro motivo, lui avesse considerati fino a quel momento un “nemico”, sarebbe disposto ad abbracciarlo ed a considerarlo un fratello; e, senza dargli il tempo di rispondere, gli si fa osservare che la persona che lui considera eventualmente un nemico, essendo presente tra i massoni, ha approvato la sua ammissione ed è pronto ad abbracciarlo come un “fratello”. Dopo di che gli si sollecita la risposta, che, se non dovesse essere positiva, interromperebbe la prosecuzione della cerimonia.

Creandosi, dunque, questo rapporto “fraterno” tra i massoni, è naturale che, se un fratello si rende conto del bisogno di un altro fratello in termini in cui lui può intervenire positivamente, senza necessità di richiesta alcuna, spontaneamente, si prodiga per prestargli aiuto, come farebbe (o dovrebbe fare) per un altro figlio dei propri genitori. Ma essendo anche educati ad una etica molto rigida, i fratelli massoni non devono (o non dovrebbero) mai favorire un fratello a scapito di un profano (parola che significa soltanto “fuori dalla porta, estraneo alla istituzione, senza alcuna valenza denigratoria) che fosse più meritevole di lui per il beneficio di cui si tratta.

Certamente, siamo uomini, e come tali, suscettibili di sbagliare, di interpretare in modo inesatto le norme che devono regolare i nostri comportamenti. Ma appunto per questo noi ci riuniamo continuamente per lavorare a questi aspetti e migliorare ogni giorno di più noi stessi, le nostre qualità.

Quanto ai complotti politici, a livello nazionale (come contestato alla P2) o internazionale (come attribuito agli Illuminati, al Circolo Bilderberg, al Sionismo, tutte entità che con eccessiva superficialità vengono associate, nell’immaginario collettivo alla Massoneria) possiamo dire che la Massoneria autentica disconosce queste entità e contesta la loro commistione alla nostra Istituzione. Purtroppo il termine “Massoneria” non possiede un copyright in nessun Paese del mondo, per cui chiunque, svegliandosi una mattina, decide di fondare una “massoneria”, può farlo impunemente e senza dover pagare a nessuno i diritti d’autore.

La P2 (che significa “Loggia Propaganda” e che prendeva il numero due nel registro delle logge del GOI) ha avuto per un certo tempo una sacrosanta funzione: consentire la partecipazione alla Massoneria di persone che, per motivi di opportunità, non potevano manifestare pubblicamente la loro appartenenza all’Istituzione, neppure agli stessi “fratelli”, in quanto c’era il rischio che qualcuno di essi, per dabbenaggine, distrazione od altro motivo più o meno lecito, potesse divulgarne la notizia. Mi riferisco a persone che, per la loro attività o funzione pubblica hanno il divieto (dovuto a pregiudizi dei loro superiori od a assurde disposizioni normative) di appartenenza alla Massoneria, soprattutto se considerata “società segreta”. Per esempio religiosi di molte chiese, militari delle varie armi, titolari di alti pubblici uffici, ecc.

Ad un certo punto, per un malinteso senso di proselitismo intervenuto in seno al Grande Oriente d’Italia verso la metà del secolo scorso, il numero di appartenenti alla P2 era salito vertiginosamente, essendo stati cooptati molti personaggi pubblici anche poco idonei (per non dire di peggio) agli scopi della Massoneria. Per la gestione di questa pletora di nominativi (una volta i membri della P2 erano solo tenuti a mente dal Gran Maestro che verbalmente li comunicava al suo successore, il che dimostra quanti pochi dovevano essere), nei primi anni ’70 fu nominato “Segretario Organizzativo” della loggia il Fratello Licio Gelli. Questo signore, forse seguendo una sua personale convinzione probabilmente condivisa da altri personaggi di rilievo ma che non rappresentavano comunque l’Istituzione, fece in modo di coltivare, in seno e sotto la copertura della Loggia P2, un gruppo di persone intenzionate (così si disse) a sovvertire la situazione politica dello stato italiano e ricreare un regime assolutistico di tipo militare o para-militare, che fosse stato anche “illuminato”, per il più prospero sviluppo dell’intero popolo italiano.

Ma, come disse una volta Alcide De Gasperi, “la peggiore delle democrazie è sempre migliore della migliore dittatura”, per cui questo progetto ebbe la disapprovazione ed il contrasto di tutta la famiglia massonica italiana che, anche in seno al Grande Oriente d’Italia, decise alla fine di demolire questa loggia e collaborare con le legittime autorità dello stato per bloccarne i propositi sovversivi.

Si evince, dunque, che la P2, nata come legittima loggia di una istituzione massonica, era, per caso e per suo conto, degenerata in un gruppo “politico” sovversivo che nulla aveva a che spartire con i principi e i metodi della autentica Massoneria.

Lo stesso, per quel che è a mia conoscenza (e certamente non sono tra gli ultimi arrivati), può dirsi, di quei gruppi di qualsiasi genere che pretenderebbero di affermare la loro egemonia ed il loro potere su uno o più (o tutti) Stati del mondo, usando da una parte il principio di solidarietà massonica (deformato), e dall’altra il paravento più o meno esplicito di appartenenza alla Massoneria Universale.

Domanda: A proposito, cosa si deve intendere con la definizione di “Massoneria Universale”, forse che intendete estenderla anche agli extraterrestri, agli alieni di tutte le galassie?

Risposta: La battuta è simpaticamente spiritosa. La risposta è no, non pretendiamo tanto. Con l’espressione “Universale” intendiamo dire che la Massoneria non è rivolta alle persone di una sola nazione o di alcune. Essa si rivolge a tutte le persone che abitano il pianeta Terra. Certamente ci saranno persone che, per un secolare bagaglio culturale diverso dal nostro, mal concilieranno i loro radicati principi etici e comportamentali con quelli della Massoneria, anche se essi sono così ovviamente sociali e morali da trovare riscontro in qualsiasi bagaglio culturale che abbia come fondamento la solidarietà umana, l’amore per il prossimo, la pacificazione dei rapporti politici e sociali.

Come abbiamo già detto, la Massoneria non fa questione di religione. Rifiuta soltanto l’ateismo, inteso come negazione di qualsiasi entità che abbia prodotto dal nulla o soltanto ordinato da un primordiale caos l’universo. Anche se la massoneria moderna nasce con una impostazione dichiaratamente cristiana, essa rifiuta qualsiasi dogmatismo relativo a credenze particolari o comportamentali. Essa ha considerato, e in moltissime zone a prevalente cultura cristiana (da non confondere con cattolico-romana) tuttora considera, il cristianesimo nella sua valenza simbolica, al quale unisce anche la storia ebraica del Vecchio Testamento, sempre sotto un aspetto simbolico e non letterale. Ma sotto questo profilo abbraccia anche l’islam che non sia integralista e dogmatico, ed accetta qualsiasi altra credenza o professione religiosa che propugni una vita onesta e pacifica, che spinga alla migliore armonia tra gli esseri umani, alla pace nei loro rapporti, alla solidarietà fraterna tra tutti gli esseri viventi, non esclusi quelli non appartenenti al genere umano, che chiamiamo, giustamente, animali, in quanto dotati, come noi, di un’anima. Che questa sia immortale o peritura, lo lasciamo alle convinzioni di ciascuno. A noi interessa il regolamento della vita così detta “terrena”, cioè contingente ed attuale, lasciando ad altre istituzioni il compito di occuparsi di un eventuale futuro post mortem, di un al di là di premio o di castigo.

Domanda: Che cosa intende lei per Massoneria Moderna? Ne Esiste anche una antica?

Risposta: In effetti, l’istituzione che ha il nome di Massoneria è abbastanza recente, anche se anteriore a quella che si stabilisce usualmente far nascere il 24 giugno 1717, con la creazione della Gran Loggia di Londra, poi diventata l’attuale Gran Loggia Unita d’Inghilterra. Questa stessa creazione dimostra, peraltro, che le logge massoniche preesistevano ad essa, tant’è che sono quattro logge londinesi preesistenti che la creano. Ma se andiamo ad analizzare la sua essenza iniziatica, possiamo affermare che essa discenda e derivi dalle istituzioni iniziatiche preesistenti che, in ogni parte del mondo, ma, per quel che ci riguarda, nella civiltà circum-mediterranea, sono sempre state fiorenti, anche se le loro tracce storiche iniziano con i Sumeri, e poi, via via con i Fenici, gli Ebrei, gli Antichi Egizi, i Greci, i Romani, i Celti. I Romani le concretano nei Collegia Fabrorum, dai quali discendono nel Medio Evo, le corporazioni di mestiere, prime tra tutte quelle dei costruttori edili (famosi i Maestri Comacini), costruttori soprattutto di edifici sacri nella cui architettura esprimevano anche principi filosofici e teologici ai quali dedicavano appositi studi.

Con la nascita dell’Islam, anche nella civiltà araba alla quale Maometto indirizza la nuova religione, anch’essa derivante dall’ebraismo, come il cristianesimo, nel suo ambito nascono i gruppi iniziatici, che altro non sono che élites di studio e di approfondimento di nozioni attinenti al trascendente, al divino, se vogliamo, di cui l’essere umano ha sempre intuito l’esistenza ed al quale ha voluto dedicare un culto di immedesimazione tra il divino e l’umano.

Tutte queste realtà, costituiscono di fatto le antenate della Massoneria, e, direi meglio, una massoneria antica, dalla quale sostanzialmente discendiamo.

Domanda: Ho rilevato che, nel suo discorso, lei si riferisce sempre a “persone” o ad “esseri umani”. Non si riferisce mai agli “uomini”, come fanno molti massoni. Forse lei vuol farci capire che la Massoneria non è solo appannaggio della parte maschile del genere umano?

Risposta: In effetti lei ha ragione nel richiamare alcuni gruppi massonici che parlano sempre di uomini. Ma dobbiamo distinguere: uomo è l’essere umano, costituito da uomini maschi e uomini femmine. Solo in periodo romano, con l’elevazione della considerazione verso la femmina, questa è denominata “domina”, cioè “padrona, “signora”. In quel periodo nasce, e poi si protrae nel medioevo, la distinzione tra uomo e donna. In passato “homo” era l’essere umano, mentre l’uomo maschio veniva denominato “vir” in contrapposizione a “foemina”.

La massoneria, nella sua nascita effettiva, cioè prima del 1717, appartiene sia agli uomini maschi che agli uomini femmine. Parecchi documenti medioevali ne danno dimostrazione anche in tempi abbastanza recenti. Ma quando i signori inglesi, nel 1717, riformulano le norme da inserire nelle famose Costituzioni di Andersen (1723), riservano il diritto di accesso a “uomini buoni e sinceri, nati liberi e di età matura e discreta, non schiavi, non donne, non uomini immorali o scandalosi, ma di buona riputazione”. Era pressoché identica alla formula dei clubs londinesi, dai quali le donne erano escluse.

Studi e riflessioni successive hanno convinto numerosi gruppi massonici a modificare queste caratteristiche, limitandosi esclusivamente alle prescrizioni del rituale di iniziazione che esplicitamente richiede che, per essere ammessi, occorre essere “uomini liberi e di buoni costumi”. Chiarito, dunque, il significato di “uomini”, nel senso che esso deve intendersi sia per uomini maschi che per uomini femmine, questi gruppi hanno accettato le donne.
 
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view post Posted on 10/7/2019, 15:39
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A proposito di quando un certo avvocaticchio cianciava in merito...

"Massone" non è un'offesa alla reputazione
 
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GIUSTIZIA
“Caccia ai massoni”: lo Stato torna indietro e obbedisce alla Cedu

La Corte europea sospende la causa “Massoneria contro Italia”, prendendo atto che il Governo ha rimosso la violazione compiuta dal tribunale di Prato. Ma rimane la continua messa all’indice delle logge


Damiano Aliprandi
24 gennaio, 2024 • 18:46
Aggiornato, 24 gennaio, 2024 • 19:33
Accade che nel 2012 il tribunale di Prato ha pubblicato un documento riguardante le “Condizioni e documenti necessari per l'iscrizione nel registro dei periti”, nel quale veniva chiesto ai candidati di dichiarare la loro eventuale appartenenza alle logge massoniche. Questa discriminazione, l'ennesima, ha portato il Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani a presentare ricorso alla Corte Europea di Strasburgo. Sì, perché ciò costituiva una violazione della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, con particolare riferimento all'articolo 11, che garantisce a ogni persona il diritto alla libertà di associazione, limitabile solo se necessario per motivi legati all'ordine pubblico, alla prevenzione dei disordini e dei reati e alla sicurezza nazionale.

Dopo la comunicazione del caso, il governo italiano ha informato i giudici di Strasburgo che il documento in questione era stato rimosso. Di conseguenza, lo Stato ha chiesto l'archiviazione del caso in base all'articolo 37 della Convenzione. Il Grande Oriente ha accettato l'archiviazione della richiesta, riconoscendo che le autorità italiane avevano risolto le violazioni contestate. Ha inoltre richiesto che, in conformità con l'articolo 43, comma 4 del Regolamento, le spese legali fossero addebitate allo Stato italiano.

La Corte ha ricordato che, per concludere la controversia, è necessario esaminare se i fatti contestati persistono e se le conseguenze di una presunta violazione della Convenzione sono state eliminate. Nel caso in questione, entrambe le parti concordavano sul fatto che i fatti contestati non persistevano più. Di conseguenza, la Corte ha ritenuto che la controversia fosse stata risolta e ha deciso di archiviare la richiesta. Riguardo alle spese legali, i giudici europei hanno stabilito, tenendo conto delle circostanze del caso, di assegnare alla Massoneria la somma di 1.500 euro per le spese sostenute.

Una discriminazione che ha origini antiche

La discriminazione nei confronti dei massoni è un fenomeno complesso con origini antiche, manifestandosi in forme diverse nel corso dei secoli. In generale, la massoneria è stata oggetto di discriminazione da parte di coloro che la considerano una minaccia per l'ordine costituito o per i valori tradizionali. In particolare, a seconda del periodo storico, è stata accusata di essere una società segreta che opera nell'ombra per perseguire i propri interessi, una setta che pratica rituali occulti e pericolosi o un'organizzazione sovversiva che mira a sovvertire l'ordine costituito. Nell’epoca recente, è stata addirittura accusata di eterodirigere la mafia. Ovviamente, tutte teorie del complotto (spesso giudiziarie) del tutto inconcludenti. Roba che a suo tempo vagliò anche Giovanni Falcone, concludendo appunto la sua infondatezza. Queste accuse hanno contribuito a creare un clima di diffidenza e ostilità nei confronti della massoneria, manifestandosi in forme di discriminazione concrete.

Dai campi di concentramento a Licio Gelli

Il periodo fascista costituisce sicuramente il momento più tragico del Grande Oriente d'Italia che nel 1925, sotto il gran maestro Domizio Torrigiani, sciolse le logge in osservanza della legge sulle associazioni, del novembre dello stesso anno, voluta da Mussolini (ricordiamo la sola opposizione da parte di Antonio Gramsci con il suo famoso intervento in parlamento) per far tacere l’ultimo baluardo di libertà nel Paese. Il Grande Oriente d'Italia trasmigrò in Francia, Palazzo Giustiniani fu confiscato dal governo, i massoni furono perseguitati, talvolta uccisi (come nel caso di Giovanni Becciolini), le sedi delle logge furono prese d’assalto e distrutte.

I liberi muratori d'Europa, incalzati dalle condanne dei governi totalitari, seguirono lo stesso destino e furono vittime anche nei campi di concentramento nazisti: la stima, approssimativa perché non del tutto esaminata a livello internazionale, si aggira intorno a 80.000 (anche se qualcuno cita il doppio). A Roma, nell’eccidio delle Fosse Ardeatine, morirono 18 massoni.

Il caso della massoneria come entità occulta che ostacola la vita democratica del Paese scoppia con la vicenda della P2 guidata da Licio Gelli. Si inaugurò quindi una violenta campagna, nonostante fossero state subito individuate responsabilità di singoli personaggi che, attraverso l’appartenenza alla P2, perseguivano vantaggi personali. La storia ci dice che la P2 esisteva molto prima di Gelli e che fu quest’ultimo, mettendosi a capo, ad utilizzarla per scopi non solo suoi personali, ma soprattutto – grazie alla sua abilità di piazzista attraverso il tesseramento delle persone che contano – per scalare il Corriere della Sera e il Banco Ambrosiano, stare ai vertici delle allora molte partecipate di Stato, del Csm e dei servizi segreti. La verità giudiziaria, con la sentenza della Cassazione del novembre 1996, ci dice che la P2, attraverso Gelli, più che loggia segreta (il rito massonico scompare totalmente, considerato sterile teoria, assieme alla motivazione filosofica) era di fatto un comitato d’affari, una «struttura funzionale a un’attività di tipo affaristico-clientelare».

Dai teoremi giudiziari alle “leggi dell’inquisizione”

Tante sono state le inchieste giudiziarie che sono partite dal teorema cospirazionista, ma puntualmente finite nel nulla. Prima tra tutte, quella condotta dall’allora procuratore della Repubblica di Palmi Agostino Cordova. Per ristabilire l’onorabilità, la Massoneria è dovuta ricorrere alla Corte Europea di Strasburgo. È del 1997 il primo ricorso, che raggiunse la prima vittoria del Grande Oriente nel 2001, con la condanna dello Stato italiano.

Nonostante tutto, rimane nell’immaginario collettivo che la massoneria è qualcosa di oscuro. Ovviamente, la politica cavalca tutto ciò. Proposte discriminatorie sono arrivate anche in parlamento. Basti pensare quando, nel 2019, i grillini presentarono una proposta di legge che, in sostanza, voleva mettere al bando gli impiegati della pubblica amministrazione iscritti alla massoneria. Ovviamente trattasi di una proposta rimasta inevasa, anche perché non avrebbe retto il vaglio costituzionale. D’altronde sembra echeggiare la prima legge fascista, quella subito contestata da Gramsci.

Ma ricordiamo anche la commissione antimafia all’epoca presieduta da Rosy Bindi. Sulla base di un discutibile sequestro dell’elenco di tutti gli iscritti alle logge, nella relazione finale si segnala la presenza di alcuni sacerdoti negli elenchi. La presidente Bindi, che firma in prima persona la relazione, si sente in dovere di ricordare in proposito che “in base alla Declaratio de associationibus massonicis” c’è inconciliabilità fra adesione alla Chiesa cattolica e alla massoneria, l’iscrizione alla quale resta proibita ai credenti. Una considerazione che più di un atto conclusivo di una commissione del Parlamento, sembrava quella del Sant’Uffizio. In fondo, ironia della sorte, è proprio a San Macuto che fu processato e condannato al rogo Galileo Galilei.

Ma non finisce qui. La scorsa commissione antimafia della regione Sicilia guidata da Claudio Fava, ha fatto molto di più. Nel 2018, l’assemblea ha approvato l’obbligo di dichiarare l’appartenenza alle logge massoniche. Il Grande Oriente ha presentato ricorso alla Corte Europea, e nel frattempo la Commissione della Ue Direzione Generale Giustizia ha aperto un caso pilota sulla legge, sottolineando possibili violazioni dei principi dell'Unione, relativi al rispetto della vita privata, della libertà di pensiero e della non discriminazione. D’altronde, proprio per quanto riguarda il caso del Tribunale di Prato, lo Stato italiano è dovuto intervenire per evitare l’ennesima condanna dalla Cedu. Resta il dato oggettivo che, nonostante gli sforzi del Grande Oriente d'Italia nel difendere i propri diritti, persiste un'immagine distorta e negativa della massoneria nella società, alimentata da stereotipi e proposte legislative discriminatorie.

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