CITAZIONE (The MailMan @ 12/11/2008, 11:41)
io ci ho sempre capito poco di massoneria, e mi ha interessato sempre relativamente.
forse una curiosità è il rapporto tra massoneria e chiesa, che per certi versi non trovo neppure distanti.
cordialità
Esiste una bolla papale di scomunica, emessa da Clemente XII, e poi ribadita da Leone XIII e da Giovanni Paolo II: chi diventa Fratello Libero Muratore, secondo il documento redatto da Ratzinger quando era prefetto per la Congregazione della Fede, si trova in stato di peccato grave e come tale non può accostarsi ai sacramenti cattolici. A dire il vero, sotto i pontificati di Giovanni XXIII e di Paolo VI c'era stato un proficuo dialogo tra Palazzo Giustiniani ed il Vaticano, poi cancellato dai successori.
Sostanzialmente la Chiesa cattolica, che si basa sull'imposizione di dogmi, aborre qualunque associazione che non ne riconosca la supremazia spirituale, dottrinale e dogmatica e da qui le ragioni della scomunica. Nessun problema invece per i protestanti, al punto che fortissima è la presenza di massoni nell'Europa settentrionale, in Inghilterra e negli Stati Uniti.
Il massone non è ateo, ma crede in un Essere Supremo, chiamato Grande Architetto Dell'Universo (acronimo G.A.D.U.). All'atto dell'iniziazione, al bussante viene chiesto di prestare giuramento su un libro sacro: la Bibbia per i cristiani, la Torah per gli ebrei, il Corano per i musulmani. La politica della Massoneria universale in materia religiosa è di massima tolleranza e condivisione delle esperienze culturali.
In Italia, il rapporto del Vaticano con la Massoneria oggi è assai differente a seconda dell'interlocutore. Sicuramente buono quello tra la Gran Loggia Regolare (fondata dal traditore Giuliano Di Bernardo, non riconosciuta da quasi nessuna grande Comunione massonica nel mondo), visto che alle Tornate è presente spesso un sacerdote cattolico, coniugando in maniera spuria il rito muratorio e la messa cattolica. La Serenissima Gran Loggia Nazionale (Piazza del Gesù) ha una posizione non ben definita. Il GOI, per quanto rispetti la religione cattolica, non accetta imposizioni dal papato o dai suoi emissari: viene lasciata aperta una porta al dialogo, ma salvo casi isolati di religiosi (soprattutto teologi) che accettano il confronto paritetico, la situazione sostanziale è di un rifiuto da parte del Vaticano.
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