Massoneria, Se ne parla tanto, ma...

Non esiste una Loggia principale. Il Grande Oriente è una Obbedienza composta da tutte le Logge che vi aderiscono. Il GOI non è l'unica Massoneria in Italia - esistono anche la Serenissima Gran Loggia Nazionale, meglio conosciuta come "Massoneria di Piazza del Gesù", di tradizione francese, che ammette anche le donne, e la Gran Loggia Regolare, frutto del tradimento di Giuliano Di Bernardo - ma universalmente è quella riconosciuta. Le Logge sono rette dai rispettivi Maestri Venerabili. Al di sopra delle Logge stanno gli Orienti, che identificano ogni città, raggruppati per Circoscrizioni (che corrispondono all'incirca alle Regioni), amministrate da appositi consigli, i cui componenti sono appunti i M.V. della Circoscrizione. Organo di governo centrale è la Gran Loggia, che si riunisce annualmente ai primi di aprile presso il PalaFiera di Rimini.


Una Loggia denominata "Propaganda" venne fondata alla fine del XIX secolo e destinata dal GOI a raggruppare il meglio dei propri iscritti. La stessa cosa fece la Gran Loggia Nazionale (nata da una scissione agli inizi del '900), costituendo la "Giustizia e Libertà". Il fascismo sciolse le comunioni massoniche, sequestrando la sede storica di Palazzo Giustiniani a Roma e perseguendone i membri. Dopo la guerra, con la riorganizzazione delle Logge, si provvide a numerarle: il numero 2 toccò alla ricostituita Loggia "Propaganda", inizialmente vuota. Fu il G.M. Giordano Gamberini ad introdurre Licio Gelli nella Massoneria. Il suo successore, Lino Salvini, attribuì in un primo tempo il ruolo di "segretario organizzativo" (ruolo inesistente nella gerarchia massonica) della P2 a Gelli e poi, motu proprio, quello di Maestro Venerabile della Loggia stessa al materassaio. Il resto, è storia nota.

Ogni Loggia ancor oggi ha una sua numerazione: all'Oriente di Treviso abbiamo la "Paolo Sarpi" n.77 e la "Primavera" n.1174