la spada nella roccia |
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| Serbatoio pieno ma borsello vuoto…: il rincaro del prezzo della benzinaNon c’è dubbio, i numeri parlano da soli e in effetti basta dare un’occhiata ai prezzi: spostarsi in automobile è diventato molto più costoso a causa del prezzo sempre più elevato della benzina. Le cifre ci dicono che il prezzo della benzina è aumentato di quasi il 30 per cento nel corso dell’ultimo anno, raggiungendo livelli che non si registravano dal 2018. Un litro di carburante costava mediamente 1,60 franchi prima della pandemia; per tornare a 1,40 durante il confinamento. I prezzi sono poi tornati a salire, fino anche a 20 centesimi al litro durante l’estate e sembra che nel 2022 ci attenderà un nuovo incremento. Diversi sono i fattori che incidono sul costo della benzina: il costo del prodotto raffinato; l’onere del trasporto dal luogo di produzione a quello di stoccaggio; le tasse della Confederazione; il margine del rivenditore sul prezzo finale; la spinta alla domanda di greggio per sostituire gas e carbone, diventati troppo cari. In Ticino, inoltre, spicca e fa discutere la notevole -e per certi versi inspiegabile- differenza di prezzo tra i diversi distributori di benzina presenti sul territorio. A dipendenza della zona dove è situata la stazione, il costo per un pieno di benzina varia in modo significativo: nel Mendrisiotto, ad esempio, la benzina è molto più cara che in tutte le altre regioni della Svizzera italiana. Quali sono i motivi alla base di queste importanti differenze di costo? A Millevoci ci soffermiamo sulle cause che hanno portato a questo aumento del prezzo del carburante, sugli scenari futuri e sulle possibili e più convenienti alternative alla nostra mobilità. https://www.rsi.ch/rete-uno/programmi/intr...f=podcast-shows
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