Basket Café Forum

La spazzatura di napoli, la tv trasforma la merda in oro?

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view post Posted on 9/9/2008, 19:00

forumista oltre

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CITAZIONE (spartacus_19 @ 9/9/2008, 19:55)
CITAZIONE (SK rulez @ 9/9/2008, 19:16)
Tu dici che la mafia non è di sinistra, al massimo di centro-sinistra.
La sinistra non è in parlamento, ma il centro-sinistra sì.
Io ti dico che secondo me esponenti di centro-sinistra sono mafiosi come lo sono esponenti di centro-destra.
Si ricollega al discorso che la camorra/mafia sia legata solo a Berlusconi e non al PD.

questo cosa significa anche se la sinistra non è piu in parlamento non significa che non ci sia gente di sinistra o amministrazioni locali di sinistra
tu parli di pd e non di sinistra nel pd c'è gente che era in democrazia cristana e che con la sinistra centra davvero poco

Può anche essere, però in molte giunte locali la sinistra è legata al PD. E quindi non è che in realtà, a livello locale, siano la stessa cosa?
 
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The MailMan
view post Posted on 10/9/2008, 08:15




ieri sera a ballarò d'alema dava atto al governo di aver "dicamo migliorato" la situazione in campania, e rivendicava che questo governo aveva sfruttato un precedente decreto del governo prodi.
come dire merito da divivdere a metà. mi pare invece che il demerito sia da dividere a metà.

se la camorra agisce come la mafia, cioè prende accordi con il potere occorre notare che la campania negli ultimi anni ha avuto governatori di centro sinistra (ed ex compagni comunisti) come bassolino e da qualche anno a questa parte il sindaco di napoli è di csx.
della serie: bassolino sarà sicuramente meglio di cuffaro, ma fossi il pd non me ne vanterei.

quanto a saviano, sarà pure ricco, ma la notte non penso dorma sonni tranquilli nonostante la scorta.

cordialità
 
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kyklos66
view post Posted on 10/9/2008, 08:31




A me, da campano, interessa che ci sia qualcuno che le dica le cose. Poi se questo qualcuno ha la scorta, ha fatto soldi con le cose che dice e quant'altro, mi interessa molto meno. La sostanza delle cose è che:
1. l'immondizia non è affatto sparita magicamente (e se qualcuno di voi magari verrà da queste parti per il basket se ne renderà conto);
2. quella che è stata raccolta viene in massima parte bruciata, il che è 1000 volte peggio che averla per strada;
3. destra, sinistra, centro, alto e basso: nessuno può accampare meriti, ma ci sono solo demeriti da attribuire. Compresi agli amministratori di sinistra e non escluso il Mago di Arcore.
 
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Terra & Libertà
view post Posted on 10/9/2008, 08:37




CITAZIONE (The MailMan @ 10/9/2008, 09:15)
ieri sera a ballarò d'alema dava atto al governo di aver "dicamo migliorato" la situazione in campania, e rivendicava che questo governo aveva sfruttato un precedente decreto del governo prodi.
come dire merito da divivdere a metà. mi pare invece che il demerito sia da dividere a metà.

se la camorra agisce come la mafia, cioè prende accordi con il potere occorre notare che la campania negli ultimi anni ha avuto governatori di centro sinistra (ed ex compagni comunisti) come bassolino e da qualche anno a questa parte il sindaco di napoli è di csx.
della serie: bassolino sarà sicuramente meglio di cuffaro, ma fossi il pd non me ne vanterei.

quanto a saviano, sarà pure ricco, ma la notte non penso dorma sonni tranquilli nonostante la scorta.

cordialità

hai uno strano metodo di analisi.

Le tv in mano al potere non sono un problema perche la sinistra non ha fatto nulla a riguardo.
L'immondizia che brucia non è un problema perchè d'alema si è preso i meriti.
Sembra quasi che invece di parlare nel merito dei problemi cerchi motivi per attaccare la sinistra.
MA chissenefrega di quello che ha detto ieri d'alema a ballaro?
Qui ci troviamo di fronte ad un governo che sta avvelenando un popolo ed una regione, ce ne vogliammo occupare oppure una volta sputtanato l'opposizione abbiamo risolto il problema?


 
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The MailMan
view post Posted on 10/9/2008, 09:53




CITAZIONE (Terra & Libertà @ 10/9/2008, 09:37)
CITAZIONE (The MailMan @ 10/9/2008, 09:15)
ieri sera a ballarò d'alema dava atto al governo di aver "dicamo migliorato" la situazione in campania, e rivendicava che questo governo aveva sfruttato un precedente decreto del governo prodi.
come dire merito da divivdere a metà. mi pare invece che il demerito sia da dividere a metà.

se la camorra agisce come la mafia, cioè prende accordi con il potere occorre notare che la campania negli ultimi anni ha avuto governatori di centro sinistra (ed ex compagni comunisti) come bassolino e da qualche anno a questa parte il sindaco di napoli è di csx.
della serie: bassolino sarà sicuramente meglio di cuffaro, ma fossi il pd non me ne vanterei.

quanto a saviano, sarà pure ricco, ma la notte non penso dorma sonni tranquilli nonostante la scorta.

cordialità

hai uno strano metodo di analisi.

Le tv in mano al potere non sono un problema perche la sinistra non ha fatto nulla a riguardo.
L'immondizia che brucia non è un problema perchè d'alema si è preso i meriti.
Sembra quasi che invece di parlare nel merito dei problemi cerchi motivi per attaccare la sinistra.
MA chissenefrega di quello che ha detto ieri d'alema a ballaro?
Qui ci troviamo di fronte ad un governo che sta avvelenando un popolo ed una regione, ce ne vogliammo occupare oppure una volta sputtanato l'opposizione abbiamo risolto il problema?

io parto da un principio:
chi fa cosa.

prima il soggetto e poi l'azione che fa.

io non sono campano, quindi posso conoscere i fatti da una prospettiva diversa (e più comoda).

dalla mia prospettiva credo che la massima parte delle responsabilità siano delle istituzioni campane (regione e comuni), dopo dei governi succeduti (sia di destra che di sinistra).

non vivendo in campania non so quale sia la situazione attuale, ad occhio mi pare sia migliorata.
poi la propaganda politica fa il resto.
io ad ora non capisco se la situazione è migliorata o no.
da destra e da sinistra si dice questo, certo a destra si parla di miracolo, a sinistra di miglioramento.
tvo no, sono tutti rincoglioniti?

premessa postuma: visto che in campania ci abitano i campani, pure loro hanno le loro belle responsabilità. i fuochi (più o meno fatui) non penso li appicchino i lombardi, i veneti o altri. ogni luogo che abbia un pò a cuore le sorti della propria terra.

cordialità
 
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kyklos66
view post Posted on 10/9/2008, 12:14




CITAZIONE (The MailMan @ 10/9/2008, 10:53)
CITAZIONE (Terra & Libertà @ 10/9/2008, 09:37)
hai uno strano metodo di analisi.

Le tv in mano al potere non sono un problema perche la sinistra non ha fatto nulla a riguardo.
L'immondizia che brucia non è un problema perchè d'alema si è preso i meriti.
Sembra quasi che invece di parlare nel merito dei problemi cerchi motivi per attaccare la sinistra.
MA chissenefrega di quello che ha detto ieri d'alema a ballaro?
Qui ci troviamo di fronte ad un governo che sta avvelenando un popolo ed una regione, ce ne vogliammo occupare oppure una volta sputtanato l'opposizione abbiamo risolto il problema?

io parto da un principio:
chi fa cosa.

prima il soggetto e poi l'azione che fa.

io non sono campano, quindi posso conoscere i fatti da una prospettiva diversa (e più comoda).

dalla mia prospettiva credo che la massima parte delle responsabilità siano delle istituzioni campane (regione e comuni), dopo dei governi succeduti (sia di destra che di sinistra).

non vivendo in campania non so quale sia la situazione attuale, ad occhio mi pare sia migliorata.
poi la propaganda politica fa il resto.
io ad ora non capisco se la situazione è migliorata o no.
da destra e da sinistra si dice questo, certo a destra si parla di miracolo, a sinistra di miglioramento.
tvo no, sono tutti rincoglioniti?

premessa postuma: visto che in campania ci abitano i campani, pure loro hanno le loro belle responsabilità. i fuochi (più o meno fatui) non penso li appicchino i lombardi, i veneti o altri. ogni luogo che abbia un pò a cuore le sorti della propria terra.

cordialità

Premetto che certe storture molte volte il popolo se le cerca con il proprio comportamento, eticamente quantomeno non ineccepibile. Forse però ancora non è chiaro un concetto fondamentale: qui non si parla (almeno per quanto mi riguarda) di destra o di sinistra. Qui si tratta di capire il perchè la politica accetti senza muovere un dito (e lasciamo perdere la farsa dell'esercito) che l'immondizia venga bruciata in barba a tutto. L'intossicazione che la nostra terra e la nostra aria stanno subendo è figlia della politica, senza alcun dubbio. E se questa era la soluzione per sentirsi dire "Napoli sta tornando all'antico splendore" e bla bla bla del genere, non c'era alcun bisogno di sbandierare soluzioni miracolose prima e non c'è alcun bisogno di gridare ai miracoli ora, nè da destra nè da sinistra. Poi se vogliamo fidarci di quello che ci viene propinato dai vari tg, che ti fanno vedere la meravigliosa Piazza del Plebiscito (cito a caso), il panorama che si gode da Posillipo o la Reggia di Caserta illuminata di notte quando passano i servizi sull'emergenza immondizia, è una cosa diversa. Ci facessero vedere cosa succede nelle campagne ai confini delle province di Napoli e Caserta, ci facessero vedere le immagini dei cumuli di spazzatura che ancora persistono in zone centrali di Caserta (e qui sono testimone diretto, non parlo per sentito dire) e ci dicessero perchè nessuno dei politici, di destra e di sinistra, va in tv a denunciare l'autentico stupro che si sta perpetrando della nostra terra. Allora forse potrò avere fiducia in qualcuno di quelli che si occupano della cosa pubblica, Comuni, Regioni o Stato che siano.
 
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conmar
view post Posted on 11/9/2008, 13:02




Ops....

CITAZIONE
Fonte:L'espresso.it
Così ho avvelenato Napoli
di Gianluca Di Feo e Emiliano Fittipaldi
Le confessioni di Gaetano Vassallo, il boss che per 20 anni ha nascosto rifiuti tossici in Campania pagando politici e funzionari

Temo per la mia vita e per questo ho deciso di collaborare con la giustizia e dire tutto quello che mi riguarda, anche reati da me commessi. In particolare, intendo riferire sullo smaltimento illegale dei rifiuti speciali, tossici e nocivi, a partire dal 1987-88 fino all'anno 2005. Smaltimenti realizzati in cave, in terreni vergini, in discariche non autorizzate e in siti che posso materialmente indicare, avendo anche io contribuito... Comincia così il più sconvolgente racconto della devastazione di una regione: venti anni di veleni nascosti ovunque, che hanno contaminato il suolo, l'acqua e l'aria della Campania. Venti anni di denaro facile che hanno consolidato il potere dei casalesi, diventati praticamente i monopolisti di questo business sporco e redditizio. La testimonianza choc di una follia collettiva, che dalla fine degli anni Ottanta ha spinto sindaci, boss e contadini a seminare scorie tossiche nelle campagne tra Napoli e Caserta. Con il Commissariato di governo che in nome dell'emergenza ha poi legalizzato questo inferno.

Gaetano Vassallo è stato l'inventore del traffico: l'imprenditore che ha aperto la rotta dei rifiuti tossici alle aziende del Nord. E ha amministrato il grande affare per conto della famiglia Bidognetti, seguendone ascesa e declino nell'impero di Gomorra.

I primi clienti li ha raccolti in Toscana, in quelle aziende fiorentine dove la massoneria di Licio Gelli continua ad avere un peso. I controlli non sono mai stati un problema: dichiara di avere avuto a libro paga i responsabili. Anche con la politica ha curato rapporti e investimenti, prendendo la tessera di Forza Italia e puntando sul partito di Berlusconi.

La rete di protezione
Quando Vassallo si presenta ai magistrati dell'Antimafia di Napoli è il primo aprile. Mancano due settimane alle elezioni, tante cose dovevano ancora accadere. Due mesi esatti dopo, Michele Orsi, uno dei protagonisti delle sue rivelazioni è stato assassinato da un commando di killer casalesi. E 42 giorni dopo Nicola Cosentino, il più importante parlamentare da lui chiamato in causa, è diventato sottosegretario del governo Berlusconi.
(11 settembre 2008)

 
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Exfisio
view post Posted on 11/9/2008, 14:41




CITAZIONE (conmar @ 11/9/2008, 14:02)
Ops....

CITAZIONE
Fonte:L'espresso.it
Così ho avvelenato Napoli
di Gianluca Di Feo e Emiliano Fittipaldi
Le confessioni di Gaetano Vassallo, il boss che per 20 anni ha nascosto rifiuti tossici in Campania pagando politici e funzionari

Temo per la mia vita e per questo ho deciso di collaborare con la giustizia e dire tutto quello che mi riguarda, anche reati da me commessi. In particolare, intendo riferire sullo smaltimento illegale dei rifiuti speciali, tossici e nocivi, a partire dal 1987-88 fino all'anno 2005. Smaltimenti realizzati in cave, in terreni vergini, in discariche non autorizzate e in siti che posso materialmente indicare, avendo anche io contribuito... Comincia così il più sconvolgente racconto della devastazione di una regione: venti anni di veleni nascosti ovunque, che hanno contaminato il suolo, l'acqua e l'aria della Campania. Venti anni di denaro facile che hanno consolidato il potere dei casalesi, diventati praticamente i monopolisti di questo business sporco e redditizio. La testimonianza choc di una follia collettiva, che dalla fine degli anni Ottanta ha spinto sindaci, boss e contadini a seminare scorie tossiche nelle campagne tra Napoli e Caserta. Con il Commissariato di governo che in nome dell'emergenza ha poi legalizzato questo inferno.

Gaetano Vassallo è stato l'inventore del traffico: l'imprenditore che ha aperto la rotta dei rifiuti tossici alle aziende del Nord. E ha amministrato il grande affare per conto della famiglia Bidognetti, seguendone ascesa e declino nell'impero di Gomorra.

I primi clienti li ha raccolti in Toscana, in quelle aziende fiorentine dove la massoneria di Licio Gelli continua ad avere un peso. I controlli non sono mai stati un problema: dichiara di avere avuto a libro paga i responsabili. Anche con la politica ha curato rapporti e investimenti, prendendo la tessera di Forza Italia e puntando sul partito di Berlusconi.

La rete di protezione
Quando Vassallo si presenta ai magistrati dell'Antimafia di Napoli è il primo aprile. Mancano due settimane alle elezioni, tante cose dovevano ancora accadere. Due mesi esatti dopo, Michele Orsi, uno dei protagonisti delle sue rivelazioni è stato assassinato da un commando di killer casalesi. E 42 giorni dopo Nicola Cosentino, il più importante parlamentare da lui chiamato in causa, è diventato sottosegretario del governo Berlusconi.
(11 settembre 2008)

Tutti avete capito quello che penso di Berlusca, ma onestamente bisogna ammettere nella vicenda monnezza ci hanno guadagnato e speculato tutti.
La verità è che la monnezza è una risorsa infinita, una risorsa sulla quale le possibilità di guadagno sono numerosissime ed enormi.
La monnezza è una strabiliante risorsa, quando si ammucchia e la devi smaltire trasportandola in Germania con treni speciali, e costosi!!
La monnezza è una strabiliante risorsa, quando assumi 2000 persone per fare la raccolta differenziata e poi qualcuno ("Report") scopre che questi 2000 fannulloni stanno beatamente a non fare un cazzo dentro un capannone perchè non si differenzia un cazzo.
La monnezza è una strabiliante risorsa, quando una situazione che dura da decenni diventa stranamente emergenza alla vigilia delle elezioni.
La monnezza è una strabiliante risorsa, quando cercano di farti capire che l'unica soluzione possibile è far costruire gli inceneritori, (chiamati termovalorizzatori) dai soliti gruppi industriali.
La monnezza è una strabiliante risorsa, quando imprenditori venuti dal nord pagano fior di milioni per poter nascondere i loro veleni.
La monnezza è una strabiliante risorsa, quando ti fanno vedere che Napoli è finalmente pulita, ma non ti dicono che il resto è rimasto come prima, se non peggiorato.
La monnezza è una strabiliante risorsa, quando su Report vedi che ci sono degli stabilimenti industriali impiantati grazie a contributi pubblici che dovevano lavorare la plastica riciclata e che poco dopo sono stati chiusi per mancanza di plastica, quando appena fuori la fabbrica ci sono montagne di rifiuti.
Altro che petrolio, altro che ricerca scientifica è questo il vero business....
 
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Bastraone
view post Posted on 11/9/2008, 15:22




E che c'entra berlusconi con tutto questo??

ce l'ha messa lui nelle strade per vincere le elezioni?? e allora perche non l'ha fatto anche nel 2006 cosi ci risparmiava 2 anni di angoscia.

ci guadagna lui coi treni che vanno in germania?? li ha assunti lui o Bassolino i 2000 spazzini??

il leit motiv e' sempre quello:

piove!!!! governo ladro.
 
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La Malareputacion
view post Posted on 11/9/2008, 15:25




dal l'Espresso


Così ho avvelenato Napoli
di Gianluca Di Feo e Emiliano Fittipaldi
Le confessioni di Gaetano Vassallo, il boss che per 20 anni ha nascosto rifiuti tossici in Campania pagando politici e funzionari Temo per la mia vita e per questo ho deciso di collaborare con la giustizia e dire tutto quello che mi riguarda, anche reati da me commessi. In particolare, intendo riferire sullo smaltimento illegale dei rifiuti speciali, tossici e nocivi, a partire dal 1987-88 fino all'anno 2005. Smaltimenti realizzati in cave, in terreni vergini, in discariche non autorizzate e in siti che posso materialmente indicare, avendo anche io contribuito... Comincia così il più sconvolgente racconto della devastazione di una regione: venti anni di veleni nascosti ovunque, che hanno contaminato il suolo, l'acqua e l'aria della Campania. Venti anni di denaro facile che hanno consolidato il potere dei casalesi, diventati praticamente i monopolisti di questo business sporco e redditizio. La testimonianza choc di una follia collettiva, che dalla fine degli anni Ottanta ha spinto sindaci, boss e contadini a seminare scorie tossiche nelle campagne tra Napoli e Caserta. Con il Commissariato di governo che in nome dell'emergenza ha poi legalizzato questo inferno.

Gaetano Vassallo è stato l'inventore del traffico: l'imprenditore che ha aperto la rotta dei rifiuti tossici alle aziende del Nord. E ha amministrato il grande affare per conto della famiglia Bidognetti, seguendone ascesa e declino nell'impero di Gomorra.

I primi clienti li ha raccolti in Toscana, in quelle aziende fiorentine dove la massoneria di Licio Gelli continua ad avere un peso. I controlli non sono mai stati un problema: dichiara di avere avuto a libro paga i responsabili. Anche con la politica ha curato rapporti e investimenti, prendendo la tessera di Forza Italia e puntando sul partito di Berlusconi.

La rete di protezione
Quando Vassallo si presenta ai magistrati dell'Antimafia di Napoli è il primo aprile. Mancano due settimane alle elezioni, tante cose dovevano ancora accadere. Due mesi esatti dopo, Michele Orsi, uno dei protagonisti delle sue rivelazioni è stato assassinato da un commando di killer casalesi. E 42 giorni dopo Nicola Cosentino, il più importante parlamentare da lui chiamato in causa, è diventato sottosegretario del governo Berlusconi.


Vassallo non si è preoccupato. Ha continuato a riempire decine di verbali di accuse, che vengono vagliati da un pool di pm della direzione distrettuale antimafia napoletana e da squadre specializzate delle forze dell'ordine: poliziotti, finanzieri, carabinieri e Dia. Finora i riscontri alle sue testimonianze sono stati numerosi: per gli inquirenti è altamente attendibile.

Anche perché ha conservato pacchi di documenti per dare forza alle sue parole. Che aprono un abisso sulla devastazione dei suoli campani e poi, attraverso i roghi e la commercializzazione dei prodotti agro-alimentari, sulla minaccia alla salute di tutti i cittadini. Come è stato possibile?

"Nel corso degli anni, quanto meno fino al 2002, ho proseguito nella sfruttamento della ex discarica di Giugliano, insieme ai miei fratelli, corrompendo l'architetto Bovier del Commissariato di governo e l'ingegner Avallone dell'Arpac (l'agenzia regionale dell'ambiente). Il primo è stato remunerato continuativamente perché consentiva, falsificando i certificati o i verbali di accertamento, di far apparire conforme al materiale di bonifica i rifiuti che venivano smaltiti illecitamente. Ha ricevuto in tutto somme prossime ai 70 milioni di lire. L'ingegner Avallone era praticamente 'stipendiato' con tre milioni di lire al mese, essendo lo stesso incaricato anche di predisporre il progetto di bonifica della nostra discarica, progetto che ci consentiva la copertura formale per poter smaltire illecitamente i rifiuti".

Il gran pentito dei veleni parla anche di uomini delle forze dell'ordine 'a disposizione' e di decine di sindaci prezzolati. Ci sono persino funzionari della provincia di Caserta che firmano licenze per siti che sono fuori dai loro territori. Una lista sterminata di tangenti, versate attraverso i canali più diversi: si parte dalle fidejussioni affidate negli anni Ottanta alla moglie di Rosario Gava, fratello del patriarca dc, fino alla partecipazione occulta dell'ultima leva politica alle società dell'immondizia.
(11 settembre 2008)
 
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Exfisio
view post Posted on 11/9/2008, 20:03





CITAZIONE (Bastraone @ 11/9/2008, 16:22)
E che c'entra berlusconi con tutto questo??

ce l'ha messa lui nelle strade per vincere le elezioni?? e allora perche non l'ha fatto anche nel 2006 cosi ci risparmiava 2 anni di angoscia.

Basta che non guardi il tg4 quando governa la sinistra e non sei angosciato, o perlomeno non lo saresti di più di quando comanda la destra, visto che entrambe usano gli stessi metodi e modi, e tra l'uno e l'altro schieramento non vi è alcuna differenza.
Eccetto il fatto che Berlusca è più bravo nel far credere che le cose le risolve :P
CITAZIONE
ci guadagna lui coi treni che vanno in germania?? li ha assunti lui o Bassolino i 2000 spazzini??

il leit motiv e' sempre quello:

piove!!!! governo ladro.

Se leggi bene, e visto che sei un prof dovresti saperlo fare, era un attacco a 360°, non ho detto le cose che hai appena citato sul berlusca.
I 2000 spazzini lavativi li ha assunti Bassolino che tra l'altro oltre ad essere stato sindaco di Napoli è stato anche in, seguito contemporaneamente governatore della regione e presidente di una commissione rifiuti o qualcosa di simile.
 
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conmar
view post Posted on 19/9/2008, 11:29




CITAZIONE
Il boss disse: date a Cesaro
di Gianluca Di Feo e Emiliano Fittipaldi
Iil re dei rifiuti accusa il coordinatore campano del Pdl: lo vidi incontrare il capoclan. E parla di un patto segreto tra il deputato e i casalesi

Una gigantesca zona grigia, dove diventa impossibile distinguere i confini tra camorra, imprenditoria e politica. I verbali di Gaetano Vassallo, l'imprenditore che per vent'anni ha gestito il traffico di rifiuti tossici per conto dei boss casalesi, vanno al cuore del patto criminale che ha avvelenato una regione. Descrivendo accordi inconfessabili che sostiene di avere visto nascere sotto i suoi occhi. Una testimonianza che chiama direttamente in causa i vertici campani di Forza Italia, quelli a cui Silvio Berlusconi ha affidato proprio la pulizia di Napoli. Oltre al sottosegretario Nicola Cosentino, uomo forte del Pdl nella regione, il gran pentito dei rifiuti ha accusato anche il coordinatore del partito, l'onorevole Luigi 'Gigi' Cesaro. Un ex funzionario della Asl di Caserta che si sarebbe conquistato la simpatia personale del Cavaliere bombardandolo con spedizioni settimanali di mozzarella di bufala: 20 chili per volta. "Silvio mi ha detto: ''Gigi, la tua mozzarella la mangio perché so che i tuoi amici la fanno con cura. E non ti farebbero mai un torto'".

Il parlamentare, secondo il collaboratore di giustizia, sarebbe stato "un fiduciario del clan Bidognetti": la famiglia di Francesco Bidognetti, detto 'Cicciotto 'e Mezzanotte', il superboss condannato all'ergastolo in appello nel processo Spartacus e che assieme a Francesco 'Sandokan' Schiavone ha dominato la confederazione casalese.

Vassallo riferisce ai magistrati le rivelazioni di due pezzi da novanta della cosca casertana: "Mi spiegarono che Luigi Cesaro doveva iniziare i lavori presso la Texas di Aversa e che in quell'occasione si era quantificata la mazzetta che il Cesaro doveva pagare al clan. Inoltre gli stessi avevano parlato con il Cesaro per la spartizione degli utili e dei capannoni che si dovevano costruire a Lusciano attraverso la ditta del Cesaro sponsorizzata dal clan Bidognetti".


Frasi di seconda mano? Il collaboratore di giustizia dichiara di essere stato testimone diretto dell'incontro tra il parlamentare e Luigi Guida, detto 'o Drink, che tra il 1999 e il 2003 ha guidato armi alla mano la famiglia Bidognetti per conto del padrino detenuto. "Io mi meravigliai che il Cesaro avesse a che fare con Guida...". Quello che viene descritto è un patto complesso, che coinvolge i referenti di più partiti e i cassieri di più famiglie camorristiche. L'affare è ricco: la riconversione dell'area industriale dismessa dalla Texas Instruments in una zona ottimamente collegata. Una delle storie della disfatta tecnologica del Sud: nonostante l'accordo per il rilancio, nel 1999 lo stabilimento viene venduto a una immobiliare di Bologna e chiuso, con la mobilità per 370 dipendenti. Poi nel 2005 la ditta del fratello di Cesaro ottiene il permesso per costruirvi una nuova struttura industriale. Ma nulla nei piani dei Cesaro assomiglia a una riconversione produttiva. Infatti l'anno scorso parte il tentativo di cambiarne la destinazione, bloccato dalla protesta di opposizione e cittadini. La zona resta inutilizzata ma strategica: tra poco vi sorgerà una fermata del metrò. E dieci giorni fa è stato presentato un altro progetto, che avrebbe forti sponsor in Regione, per farvi nascere negozi e parcheggi.

Ancora più lucrosa sarebbe stata la trasformazione dei poderi di Lusciano, un paesone incastonato tra Caserta e Napoli, in aree industriali, dove poi insediare aziende possedute dai padrini. Un ciclo economico interamente deviato dal potere della criminalità, che deforma il territorio e il tessuto imprenditoriale grazie al controllo assoluto delle amministrazioni locali e alla disponibilità di capitali giganteschi. Tra i protagonisti delle deposizioni anche Nicola Ferraro, businessman dei rifiuti e leader casertano dell'Udeur, tutt'ora consigliere regionale nonostante un arresto e le accuse di vicinanza alla famiglia di 'Sandokan' Schiavone: "Nicola Ferraro era il garante politico economico ed era colui che coordinava l'operazione, mentre il Guida era quello che interveniva al Comune di Lusciano direttamente sul sindaco e sull'ingegnere dell'ufficio tecnico per superare i vari ostacoli. Chiaramente molti terreni agricoli prima di essere inseriti nel nuovo piano regolatore venivano acquistati dal gruppo Bidognetti a basso prezzo dai coloni e intestati a prestanome". Poi il racconto entra nei dettagli: "Il Ferraro aveva il compito di cacciare i soldi per conto del gruppo Bidognetti per liquidare i coloni. Una volta divenuti edificabili, i lotti venivano assegnati a ditte di persone collegate al clan, quali l'azienda di Cesaro, che in cambio dell'assegnazione versava una percentuale al clan".

Un ruolo di primo piano, quello del parlamentare: "Luigi Cesaro era stato scelto dal gruppo Bidognetti quale fiduciario e gestore dell'operazione". I sindaci, i tecnici comunali e i progettisti che hanno gestito queste varianti urbanistiche sono tutti di Forza Italia. Il partito a cui aveva aderito anche Vassallo. E che nella regione è guidato da Cosentino e Cesaro: i due politici che affiancano Berlusconi nei frequenti bagni di folla partenopei, i due uomini indicati dal pentito come referenti dei padrini casalesi.

Il Pdl campano ha fatto quadrato contro le accuse di Vassallo pubblicate da 'L'espresso' nel numero scorso. Il sottosegretario Cosentino le ha respinte con fermezza, dicendosi pronto alle dimissioni se venisse trovato un solo riscontro. Anche Luigi Orsi, fratello dell'imprenditore assassinato a giugno, ha negato di avere versato bustarelle al sottosegretario. Ma le indagini della Direzione distrettuale antimafia di Napoli avrebbero trovato numerose conferme al quadro delineato da Vassallo. Le inchieste stanno delineando una collusione tra interessi criminali, economici e partiti che è difficile ignorare. E che pone interrogativi inquietanti sul futuro di una regione che già versa in condizioni drammatiche. Ma nel parlamento nazionale e in quello regionale la vicenda è stata sostanzialmente ignorata: di camorra, politica e rifiuti meglio parlarne alla prossima emergenza.
(18 settembre 2008)

Prevedo un'altra perquisizione ;)
 
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*Star10*
view post Posted on 21/9/2008, 12:51




CITAZIONE (conmar @ 19/9/2008, 12:29)
CITAZIONE
Il boss disse: date a Cesaro
di Gianluca Di Feo e Emiliano Fittipaldi
Iil re dei rifiuti accusa il coordinatore campano del Pdl: lo vidi incontrare il capoclan. E parla di un patto segreto tra il deputato e i casalesi

Una gigantesca zona grigia, dove diventa impossibile distinguere i confini tra camorra, imprenditoria e politica. I verbali di Gaetano Vassallo, l'imprenditore che per vent'anni ha gestito il traffico di rifiuti tossici per conto dei boss casalesi, vanno al cuore del patto criminale che ha avvelenato una regione. Descrivendo accordi inconfessabili che sostiene di avere visto nascere sotto i suoi occhi. Una testimonianza che chiama direttamente in causa i vertici campani di Forza Italia, quelli a cui Silvio Berlusconi ha affidato proprio la pulizia di Napoli. Oltre al sottosegretario Nicola Cosentino, uomo forte del Pdl nella regione, il gran pentito dei rifiuti ha accusato anche il coordinatore del partito, l'onorevole Luigi 'Gigi' Cesaro. Un ex funzionario della Asl di Caserta che si sarebbe conquistato la simpatia personale del Cavaliere bombardandolo con spedizioni settimanali di mozzarella di bufala: 20 chili per volta. "Silvio mi ha detto: ''Gigi, la tua mozzarella la mangio perché so che i tuoi amici la fanno con cura. E non ti farebbero mai un torto'".

Il parlamentare, secondo il collaboratore di giustizia, sarebbe stato "un fiduciario del clan Bidognetti": la famiglia di Francesco Bidognetti, detto 'Cicciotto 'e Mezzanotte', il superboss condannato all'ergastolo in appello nel processo Spartacus e che assieme a Francesco 'Sandokan' Schiavone ha dominato la confederazione casalese.

Vassallo riferisce ai magistrati le rivelazioni di due pezzi da novanta della cosca casertana: "Mi spiegarono che Luigi Cesaro doveva iniziare i lavori presso la Texas di Aversa e che in quell'occasione si era quantificata la mazzetta che il Cesaro doveva pagare al clan. Inoltre gli stessi avevano parlato con il Cesaro per la spartizione degli utili e dei capannoni che si dovevano costruire a Lusciano attraverso la ditta del Cesaro sponsorizzata dal clan Bidognetti".


Frasi di seconda mano? Il collaboratore di giustizia dichiara di essere stato testimone diretto dell'incontro tra il parlamentare e Luigi Guida, detto 'o Drink, che tra il 1999 e il 2003 ha guidato armi alla mano la famiglia Bidognetti per conto del padrino detenuto. "Io mi meravigliai che il Cesaro avesse a che fare con Guida...". Quello che viene descritto è un patto complesso, che coinvolge i referenti di più partiti e i cassieri di più famiglie camorristiche. L'affare è ricco: la riconversione dell'area industriale dismessa dalla Texas Instruments in una zona ottimamente collegata. Una delle storie della disfatta tecnologica del Sud: nonostante l'accordo per il rilancio, nel 1999 lo stabilimento viene venduto a una immobiliare di Bologna e chiuso, con la mobilità per 370 dipendenti. Poi nel 2005 la ditta del fratello di Cesaro ottiene il permesso per costruirvi una nuova struttura industriale. Ma nulla nei piani dei Cesaro assomiglia a una riconversione produttiva. Infatti l'anno scorso parte il tentativo di cambiarne la destinazione, bloccato dalla protesta di opposizione e cittadini. La zona resta inutilizzata ma strategica: tra poco vi sorgerà una fermata del metrò. E dieci giorni fa è stato presentato un altro progetto, che avrebbe forti sponsor in Regione, per farvi nascere negozi e parcheggi.

Ancora più lucrosa sarebbe stata la trasformazione dei poderi di Lusciano, un paesone incastonato tra Caserta e Napoli, in aree industriali, dove poi insediare aziende possedute dai padrini. Un ciclo economico interamente deviato dal potere della criminalità, che deforma il territorio e il tessuto imprenditoriale grazie al controllo assoluto delle amministrazioni locali e alla disponibilità di capitali giganteschi. Tra i protagonisti delle deposizioni anche Nicola Ferraro, businessman dei rifiuti e leader casertano dell'Udeur, tutt'ora consigliere regionale nonostante un arresto e le accuse di vicinanza alla famiglia di 'Sandokan' Schiavone: "Nicola Ferraro era il garante politico economico ed era colui che coordinava l'operazione, mentre il Guida era quello che interveniva al Comune di Lusciano direttamente sul sindaco e sull'ingegnere dell'ufficio tecnico per superare i vari ostacoli. Chiaramente molti terreni agricoli prima di essere inseriti nel nuovo piano regolatore venivano acquistati dal gruppo Bidognetti a basso prezzo dai coloni e intestati a prestanome". Poi il racconto entra nei dettagli: "Il Ferraro aveva il compito di cacciare i soldi per conto del gruppo Bidognetti per liquidare i coloni. Una volta divenuti edificabili, i lotti venivano assegnati a ditte di persone collegate al clan, quali l'azienda di Cesaro, che in cambio dell'assegnazione versava una percentuale al clan".

Un ruolo di primo piano, quello del parlamentare: "Luigi Cesaro era stato scelto dal gruppo Bidognetti quale fiduciario e gestore dell'operazione". I sindaci, i tecnici comunali e i progettisti che hanno gestito queste varianti urbanistiche sono tutti di Forza Italia. Il partito a cui aveva aderito anche Vassallo. E che nella regione è guidato da Cosentino e Cesaro: i due politici che affiancano Berlusconi nei frequenti bagni di folla partenopei, i due uomini indicati dal pentito come referenti dei padrini casalesi.

Il Pdl campano ha fatto quadrato contro le accuse di Vassallo pubblicate da 'L'espresso' nel numero scorso. Il sottosegretario Cosentino le ha respinte con fermezza, dicendosi pronto alle dimissioni se venisse trovato un solo riscontro. Anche Luigi Orsi, fratello dell'imprenditore assassinato a giugno, ha negato di avere versato bustarelle al sottosegretario. Ma le indagini della Direzione distrettuale antimafia di Napoli avrebbero trovato numerose conferme al quadro delineato da Vassallo. Le inchieste stanno delineando una collusione tra interessi criminali, economici e partiti che è difficile ignorare. E che pone interrogativi inquietanti sul futuro di una regione che già versa in condizioni drammatiche. Ma nel parlamento nazionale e in quello regionale la vicenda è stata sostanzialmente ignorata: di camorra, politica e rifiuti meglio parlarne alla prossima emergenza.
(18 settembre 2008)

Prevedo un'altra perquisizione ;)

Si,figuriamoci.. :ph34r:

A S.Antimo c'abbiamo l'euro deputato.. :rolleyes:
 
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view post Posted on 21/9/2008, 20:20
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Anche a Catania la situazione rifiuti non è tanto meglio, anche se per ragioni apperentemente diverse...

 
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conmar
view post Posted on 22/9/2008, 14:36




Se quelli che dovrebbero occuparsene non ricevono da un po' lo stipendio ( come ho sentito dire, per cui non appurato personalmente e, anzi, chiedo lumi a chi ne sa di più, magari perchè sul posto) , credo proprio che i motivi siano diversi. E magari risolvibili senza l'intervento dell'esercito ....
 
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66 replies since 9/9/2008, 17:28   645 views
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