| Napoli vicino al baratro Radiazione oppure -25
La società campana, accusata di avere falsificato dei documenti per l'iscrizione al campionato, rischia di essere esclusa dal prossimo campionato. In caso di regolarizzazione della posizione si ipotizza una maxi penalizzazione
ROMA, 11 settembre 2008 – Si mette malissimo per Napoli, deferita ieri alla Commissione giudicante nazionale dal Procuratore federale Roberto Alabiso. Le motivazioni sono pesantissime. Alla società presieduta da Mario Maione è stata contestata la violazione degli articoli 2 (obbligo di lealtà e correttezza), 39 (violazione dei principi di lealtà e correttezza) e 44 (responsabilità oggettiva per atti di frode sportiva) del Regolamento di giustizia per "aver utilizzato un documento frutto di falsità materiale attestante un’inesistente regolarità contributiva, con ciò ottenendo fraudolentemente dal Consiglio federale il nulla osta per l'iscrizione al campionato di Serie A 2008-09". Deferito pure l’amministratore delegato della società, Augusto Forenza, per la violazione degli articoli 2, 39 e 43 (atti di frode sportiva) per "aver predisposto e consegnato un documento falsamente attestante la regolarità contributiva della società medesima per l’iscrizione al campionato". All’appuntamento programmato in Fip con Alabiso (durato mezz’ora, in due fasi) si sono presentati Forenza, insieme a Stefano Vitale, collaboratore dell’avvocato scelto per la difesa, Mattia Grassani, assente perché impelagato in altre vicende napoletane, quelle relative al calcio. RADIAZIONE - Un’assenza che ha indispettito non poco Alabiso che la scorsa settimana aveva concesso a Grassani il rinvio dell’udienza, inizialmente prevista il 5 settembre. La situazione è complicata e imbarazzante. Mentre la squadra suda in giro per l’Italia nei vari tornei della preparazione precampionato, tra pochi giorni tutti potrebbero trovarsi disoccupati. La prossima settimana, davanti alla Giudicante, Alabiso sembrerebbe orientato a chiedere la revoca dell’affiliazione del club, seppur non espressamente indicata nell’articolo 44, dove si parla di penalizzazione di uno o più punti in classifica. Trattandosi di un caso mai accaduto finora, però, e avendolo considerato di una notevole gravità, Alabiso assocerebbe in pratica alla società anche l’articolo 43, quello della frode sportiva che prevede la radiazione per i tesserati. Intanto, essendo venuto a conoscenza di un fatto che potrebbe configurare ipotesi di reato, Alabiso ha già ieri rimesso gli atti al Segretario Generale per la trasmissione degli stessi alla competente Procura della Repubblica, nella fattispecie di Napoli. CONTRIBUTI - Tutto è comunque sempre e solo nelle mani di Napoli. Nel senso che la società davanti alla Giudicante dovrà esibire un documento (è l’ultima possibilità) che attesti di aver regolarizzato la contribuzione Enpals, quindi di aver pagato tutto il dovuto. In mancanza di questo, mancherebbe quindi uno dei requisiti (quello che la Comtec e la Procura hanno valutato falso) per l’iscrizione al campionato, facendo scattare l’esclusione dallo stesso. Dimostrando invece di aver pagato i contributi, verrebbe applicata una forte penalizzazione, valutabile nell’ordine dei 25 punti. Va ricordato che, dopo la Giudicante, seguiranno i ricorsi alla Commissione d’appello federale e alla Camera di arbitrato e conciliazione del Coni. Tutto va chiuso entro il 30 settembre, per garantire l’inizio dei tornei ed eventuali ripescaggi. Prima avente diritto è Varese, mentre in LegaDue entrerebbe Trapani. Mario Canfora
Gazzetta dello Sport
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