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AMICHEVOLI PRECAMPIONATO, finalmente si gioca!

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dejanbodiroga#10
view post Posted on 21/9/2008, 21:11 by: dejanbodiroga#10
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CITAZIONE
Il Banco corre e vince a 100 all’ora


Battuto il Livorno, stasera contro il Veroli la finale del torneo

- La Nuova Sardegna -

21/09/2008 09:04 - BANCO DI SARDEGNA - BASKET LIVORNO: 106 - 87
BANCO DI SARDEGNA: Pilo 2, Doro, Amoni 22, Bushati 11, Devecchi 8, Rowe 16, Chessa 9, Spampinato, Whiting 20, Sechi, Vanuzzo 16, Samoggia. Coach: Cavina.

BASKET LIVORNO: Casella, Saccaggi, Giuri 4, Boyette 6, Rossetti 4, Kemp 20, Bagnoli 10, Ostler 5, Simeoli 21, Foiera 11. Coach: Dell’Agnello.

PARZIALI: 31-21, 57-42, 83-62, 106-87.

Nato per correre. E anche per tirare da tre punti. In versione Banda Bassotti (in tribuna Ezugwu, Iannilli e anche Dordei) il Banco di Sardegna schiaccia l’acceleratore e batte 106-87 il Livorno, guadagnandosi la finale del torneo Città di Sassari. Stasera i sassaresi affronteranno alle 20,30 il Veroli, che nella prima semifinale ha battuto 87-78 il Venezia. Alle 18,30 ci sarà la finale per il terzo posto Livorno-Venezia.
Ieri la vittoria del Banco è stata una sorpresa, viste le assenze. Ma a fare bella figura ci teneva tantissimo e ha giocato una gara a mille all’ora, trovando spesso e volentieri il canestro da lontano contro un Livorno che ha subito passivamente la grandinata. Con quasi tutto il pacchetto lunghi seduto in jeans e maglietta, Cavina schiera un quintetto a dir poco improbabile: Rowe, Whiting, Devecchi, Vanuzzo e sotto canestro il 2,01 Amoni. Eppure è proprio lui a diventare il protagonista della partenza lanciata del Banco, che non ha nessuno a cui dare la palla nell’area colorata e si affida al contropiede (quando può) e al tiro da tre (spesso e volentieri). Amoni fa subito 3/3, due triple le mette Whiting e si aggiunge anche Rowe. Un inizio indiavolato che sorprende il Livorno, che in difesa pressa ma in attacco ha troppa fretta di dare la palla ai lunghi (e quando ci riesce è sempre canestro) e soffre la difesa aggressiva del Banco. Sassaresi avanti 15-8 al 5’, 31-16, 31-21 alla sirena del primo quarto, che vede anche la presenza di Chessa e Bushati e la trincea della difesa a zona 2-3 per coprire la mancanza di centimetri. Nel secondo quarto lo show continua, alla faccia dei problemi in attacco denunciati per tutta la preparazione: 57 punti segnati nel primo tempo, con Amoni che tocca quota 17 punti e Rowe che assieme a qualche forzatura sciorina numeri interessanti.
Nel terzo quarto la musica non cambia, nello spartito il Banco ha il contropiede e il tiro da lontano, con 5 uomini a rimbalzo tutti assieme a fare grappolo. Proprio il contropiede regala un altro minibreak alla squadra di Cavina, che scappa 63-46 e dopo 6’ va a +20 (70-50). Non c’è però altra alternativa e il Banco è condannato a correre: un po’ perché è il suo dna e un po’, anzi tanto, perché non può permettersi di abbassare il ritmo. Terza sirena sul +21 (83-62) e ultimo quarto a ruota libera, con spazio per tutti i fucilieri (Bushati e Chessa a una tripla non sanno dire di no) e Whiting che, in contropiede, si toglie il gusto di schiacciare.

Roberto Sanna


Torneo di Sassari, il Veroli va in finale




- Il Messaggero -

21/09/2008 14:00 - La Prima Veroli non si ferma nemmeno in Sardegna. Ieri battendo la Umana Venezia (87-78) ha conquistato la finale del "Torneo Città di Sassari", trascinata da un super Hines, mvp dell'incontro con 38 punti realizzati, finale nella quale questa sera alle 20,30 affronterà la vincente tra Dinano Sassari e Basket Livorno. Una Prima Veroli partita a spron battuto e riuscita nel primo quarto, quasi a doppiare i lagunari (27-14) allungando in maniera esponenziale in apertura di secondo parziale. Poi la squadra di coach Dalmasson, priva del suo americano Otis George, ma con un Green in gran spolvero, approfittava di un fisiologico calo dei ciociari, reduci da una settimana di super lavoro, e recuperava, grazie anche alle bombe di Manuel Carrizo, insieme a Guido Meini uno dei due ex giallorossi in campo, tutto lo svantaggio, portandosi prima del riposo anche in testa. Veroli comunque riusciva ad arginare il ritorno dei veneti andando al riposo lungo al comando, pur se con un esiguo margine. Al rientro dagli spogliatoi, il centro verolano Kyle Hines proseguiva la sua gara capolavoro, permettendo, grazie anche agli immancabili "cecchinaggi" di Michele Mian ed alle incursioni in area pitturata di Robinson, Rossi e Nissim, di mantenere Veroli al comando fino alla fine.
PRIMA VEROLI: Rossi 6, Gatto 2, Rezzano, Plumari 2, Migliori 5, Nisim 7, Mian 15, Bianchi, Hines 38, Robinson 12, Fall. All. Trinchieri.
REYER VENEZIA: Rombaldoni 13, Lazzaro, Causin 4, Farioli 9, Green 26, Meini 4, Scarpa, Alberti 3, Prandin 5, Bougaieff 5, Carrizo 9. All. Dalmasson.
ALESSANDRO BIAGI

la finalina vinta da Livorno

Torneo di Sassari:

REYER UMANA- LIVORNO 86-87

Parziali 15-23, 29-46, 54-71

REYER: Rombaldoni 5, Causin 5, Farioli 13, Green 18, Meini 15, Alberti 3, Prandin 7, Bougaieff 10, Carrizo 9, Scarpa ne. All. Dalmasson

LIVORNO: Casella ne, Saccaggi 5, Giuri 4, Boyette 15, Rossetti 2, Kemp 26, Bagnoli 12, Ostler 16, Foiera 7, Simeoli . All. Dell'Agnello.

Ancora una sconfitta.
E ciò significa ultimo posto nel torneo di Sassari.
Finora la Reyer, contro le squadre di Legadue incontrate in questo precampionato, ha vinto (soffrendo) solo contro Sassari nel torneo di San Stino di Livenza.
E per di più si ritrova nuovamente senza Rombaldoni che oggi si è dovuto fermare nel secondo quarto per il solito indolenzimento muscolare. Così, con George a casa per infortunio e Romba tolto dal campo, la squadra fatica ancor più che nel solito primo quarto disastrato (il solito, inguaribile, male di questa squadra).
Mancano le bocche da fuoco dal perimetro e si vive sui guizzi in penetrazione di Green.
Livorno ne approfitta e vince anche sotto le plance. Kemp è il suo profeta.
All'intervallo la partita sembra già definitivamente chiusa con 17 punti di scarto a favore dei toscani.
Il tea caldo degli spogliatoi sembra rigenerare i granata che, quantomeno, pareggiano la terza frazione.
E' il preludio all'inattesa rimonta. I lagunari nell'ultimo quarto diventano furenti, mentre Livorno si affloscia. La Reyer passa perfino in vantaggio e a un minuto dalla fine è in testa di 2 punti.
E' però il solito Kemp a trovare la tripla che decide. Green tenta l'ultimo tiro decisivo ma non piglia e Livorno esulta.
Chi non esulta è Dalmasson che comincia a preoccuparsi. Se gli squadroni europei incontrati l'altra settimana sono sembrati alla portata, le squadre pari categoria sembrano essere molto più ostiche di quanto immaginato.
 
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