TeoPaz |
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| CITAZIONE (Jonny Wilkinson @ 19/8/2017, 11:41) CITAZIONE (_Scheggia_ @ 19/8/2017, 10:33) sull'assorbire i contatti ci si può lavorare, sulla capacità di rubare palla un po meno, dote innata. ringraziamo la mamma ed il babbo di Nico Mannion per averci fatto questo regalo, vista la carenza a livello endemico di play capaci di creare gioco. ad oggi noi riusciamo solo a produrre portatori di palla da una parte all'altra del campo, malati di palleggite acuta.
se i coach delle varie nazionali non ottengono risultati vengono licenziati, in un mondo normale, anche se reputerei molto più corretto dare le varie nazionali ad allenatori che con il giovanile ci lavorano tutto l'anno, tipo i Danna, i Menozzi, i D'Arcangeli, i Santiccioli, ecc.ra, che di veramente bravi, ma bravi di per davvero, ne abbiamo parecchi. Non credo che geneticamente siamo incapaci di fare i play ...... probabilmente la federazione non ha la capacita critica di fare queste valutazioni e scelte. La solita italietta arrovellata sui propri affarucci!!!!!! Eppure secondo me l'ultimo playmaker di livello internazionale che abbiamo prodotto - col beneficio d'inventario di Mussini e via a scendere... - è Pozzecco, forse Hackett... il resto è veramente poca cosa. Gli altri hanno i Rubio, i Teodosic, gli Spanoulis, i Parker, i Calderon, gli Schroder... ammettendo che Mussini sia "buono", tra lui e Hackett sono passati quasi dieci anni. In mezzo nulla? Nel frattempo sono arrivati Gallinari, Della Valle, Melli, Da Tome, Tonut, Abass, Flaccadori... tutti giocatori di buon livello - in alcuni casi eccellente - ma nessun playmaker. Secondo me l'incapacità di produrre playmaker è una delle caratteristiche più negative del basket italiano. E mentre per quanto riguarda i lunghi, possiamo prendercela con madre natura, sui play resta un mistero. Di sicuro il calcio ci porta via parecchi ragazzi "normodotati" che hanno buone affinità con un pallone, ma non può essere solo questa la spiegazione.
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