| Proposta Riforma Campionati FIP - maggio 2009 - Ipotesi 2 - Angelo Barnaba e Alberto Mattioli?
Ingrandisci Premesse ed obiettivi che la riforma proposta mira a raggiungere:
- abbattere in modo significativo i costi di gestione per le societa’ nel futuro ed in particolare nella prossima stagione 2009/2010 (soprattutto in considerazione della crisi economica), nella quale dovrebbe verificarsi un “riposizionamento” generale da parte delle societa’, in relazione alla propria capacita’ di budget ed all’impiantistica;
- proporre una progressione logica della piramide dei campionati, partendo dal presupposto dell’attuale difficolta’ a coinvolgere subito nella riforma anche il secondo campionato professionistico,
- in compenso la legadue, che preme fortemente per restare cosi’ com’e’, dovrebbe consolidare la propria funzione di essere anche una lega di sviluppo per giovani talenti, portando il numero di giocatori italiani ed eleggibili per la nazionale ad 8/10 nel giro di 2/3 stagioni;
- una sola stagione senza retrocessioni e quindi “low cost” (la prossima) consentirebbe a tutte le societa’ affiliate di prendere un anno di respiro, evitando in molti casi la loro traumatica scomparsa.
sarebbe per esse cosi’ possibile chiudere le pendenze economiche relative alle stagioni precedenti e, facendo di necessita’ virtu’, mettere in campo delle giovani leve, non correndo il rischio di scendere di categoria. come e’ gia’ successo in numerosi casi in passato, probabilmente in seguito le societa’ decideranno di non tornare indietro e di proseguire in questa politica che consente notevoli risparmi e spesso si rivela assai piu’ gratificante, talora persino in termini di sorprendenti risultati sportivi. inoltre, nell’ipotesi prospettata, e’ presumibile possa altresi’ verificarsi un serio ridimensionamento dell’impatto che hanno sui bilanci delle societa’ le somme dovute a titolo di intermediazione. i soggetti che operano in questo settore, quale che sia il loro ruolo (mediatori, agenti, procuratori), hanno assunto ormai posizioni dominanti nel sistema basket italiano, con notevole aggravio di costi per le affiliate anche nei campionati dilettantistici;
- nella visione della progressione proposta, la serie c diventerebbe la logica prosecuzione dell’attivita’ giovanile, quel campionato nel quale possano transitare tutti quei giocatori che hanno bisogno di stare in campo per maturare e diventare in breve il naturale ricambio a livello medio (serie a e b). non si deve pensare solo ai giocatori di livello alto/altissimo/internazionale!, ma e’ altresi’ necessario assicurare che un buon numero di giocatori giovani possa riempire le serie intermedie tra vertice (professionisti) ed attivita’ di base. e, peraltro, non si puo’ non considerare il fatto che in un passato…recente, molti atleti divenuti poi addirittura protagonisti in maglia azzurra abbiano mosso i primi passi in tornei considerati attualmente di livello modesto (pozzecco in d, soragna, lamma e tanti altri). in tale contesto, una serie c di questo tipo svolgerebbe alla perfezione il ruolo di torneo di formazione e si puo’ presumere diventerebbe molto interessante per tante societa’ maggiori, che utilizzerebbero delle societa’ “satelliti” o comunque loro legate da rapporti di collaborazione per far maturare esperienza ai loro prospetti (biella ad esempio lo sta gia’ facendo con risultati definiti eccellenti sotto ogni profilo). si favorirebbe l’emersione fino al livello di questo campionato (che resta pur sempre il 5°!) di tante realta’ costituitesi come “scuola basket” e che svolgono una funzione vitale per il movimento, soprattutto in molte zone (per varie ragioni) piuttosto distanti dai circuiti cestistici piu’ importanti. interesse e disponibilita’ sono gia’ stati manifestati dal consigliere nazionale peppe cassi’ per questa soluzione, una apertura che dimostra quanto la giba sia in questo momento sensibile ai veri problemi del movimento;
- l’ineludibile introduzione di seri controlli sulla gestione delle societa’ e di tetti massimi ai rimborsi nei campionati di lega nazionale dovrebbe costituire un calmiere in grado di rendere questi tornei economicamente sostenibili anche in tempi di grande crisi economica. il tutto, peraltro, offrirebbe senz’altro anche maggiori garanzie agli stessi tesserati di percepire in modo integrale i rimborsi pattuiti prima dell’inizio della stagione;
- il “sale” dello sport e’ costituito dal desiderio di competere a livello sempre piu’ alto. l’aspirazione delle societa’ sportive a progredire nella “scala” dei campionati (che e’ incoercibile e non puo’ essere frustrata) e la ferma volonta’ di non perdere il privilegio a disputare un dato campionato (spesso guadagnato attraverso mille sacrifici): questi 2 fattori costituiscono un cocktail micidiale per i bilanci delle societa’, poiche’ comportano una continua escalation di spese. la previsione di un maggiore numero di promozioni verso il 3° ed il 4° campionato appare funzionale a garantire maggiore possibilita’ di “ascesa” o di “risalita” all’interno dei campionati di lega nazionale, in modo da rendere questi tornei meno onerosi e “drammatici” (in relazione al profilo sportivo). e’ notorio che anche una retrocessione fa meno paura se vi sono maggiori possibilita’ di risalire nelle stagioni successive;
- una riduzione del numero delle societa’ costituenti la lega nazionale pallacanestro (dalle attuali 212 a 144) appare in questo momento funzionale alla costruzione di una lega piu’ forte e coesa, che possa sviluppare progetti di maggiore interesse per chi vi aderisce. in questo senso, sembra evidente la necessita’ di individuare un gruppo di societa’ piu’ solide ed omogenee, che possano fornire alla lega maggiori garanzie in ordine alle entrate ed alla condivisone di macro - obiettivi e strategie.
La proposta di riforma in dettaglio
situazione attuale:
• serie a: 16
• lega2: 16
• a dil.: 28
• b dil.: 56
• c dil.: 128 (tot. squadre LNP: 212)
• c reg.: 368
situazione in divenire
* prossima stagione sportiva 2009/2010: nessuna retrocessione per le squadre che disputano i campionati nazionali dilettanti (a,b,c).
ipotesi a regime dal 2010/2011 nel professionismo:
- lega a: 16 squadre
- legadue: 18 squadre
campionati di lega nazionale pallacanestro:
- serie a dil: 48 squadre, 3 gironi
- serie b dil: 96 squadre, 6 gironi
campionato nazionale gestito da n° 12 comitati regionali:
- serie c dil:192 squadre, 12 gironi campionati gestiti dai comitati regionali e provinciali:
- serie d dil: 384 squadre, 24 gironi
- eccellenza (o elite)
- promozione
- 1^ divisione
- 2^ divisione
come arrivarci attraverso la stagione 2009/2010:
• lega a: 16
• legadue: 18 – (0,1,2 retrocessioni, ipotesi da concordare)
• a dil.: 48 => 28 + 20 “promozioni” – prime 5 b/dil. – nessuna retrocessione
• b dil.: 96 => 36 + 60 “promozioni” – prime 7 c/dil. + altre 4 - nessuna retrocessione
• c dil.: 192 => 68 + 124 “promozioni” – prime 5 delle c/reg. – nessuna retrocessione • d dil: 384 => le squadre non promosse dai gironi di c reg. + le migliori dei gironi di serie d
ipotesi per i nuovi campionati
(dalla stagione sportiva 2010/2011):
* lega a: 16 squadre - retrocessioni: 1 / 2
* legadue: 18 squadre
- 1 / 2 promozioni
- 3 retrocessioni
- a referto (entro max 2 stagioni) 8 su 10 giocatori italiani eleggibili per la nazionale
* serie a dilettanti: 3 gironi da 16 squadre – 2 under – societa’ di capitali assoggettate a controlli sulla gestione
formula:
- 3 promozioni (play – off per le prime 8)
- 9 retrocessioni (3 per girone)
* serie b dilettanti: 6 gironi da 16 squadre - 3 under – tetto max per i rimborsi agli atleti
formula:
- 9 promozioni (prime direttamente + 3 tramite play – off che terminano con 3 final four - evento come negli omologhi campionati spagnoli)
- 18 retrocessioni (3 per girone)
* serie c dilettanti: 12 gironi da 16 squadre – campionato nazionale under 23 (eventualmente con 3 under 21), ammessi 2 “over” – campionato nazionale, gestito da n° 12 comitati regionali – designazione arbitri a livello nazionale
* formula:
- 18 promozioni (prime direttamente + 6 tramite play – off che terminano con 6 final four - evento come negli omologhi campionati spagnoli)
- 36 retrocessioni (3 per girone)
* serie d dilettanti: 24 gironi da 16 squadre - gestione integrale comitati regionali
formula:
- 36 promozioni (prime direttamente + 12 tramite play – off)
- 72 retrocessioni
* eccellenza, promozione, prima divisione e seconda divisione: a cura dei comitati regionali e provinciali
nota:
nella prospettiva di andare a gironi a 16 squadre nella stagione 2010/2011, si potrebbe pensare – in via del tutto eccezionale – ad andare subito nel 2009/2010 a 16 squadre nei 2 gironi di a dilettanti e nei 4 di b dilettanti. in questa eventualita’, si potrebbe procedere in 3 modi:
1. blocco delle retrocessioni in a e b dil. al termine di questa stagione sportiva;
2. ampliamento delle promozioni dalla b e dalla c dilettanti al termine di questa stagione sportiva;
3. formula “intermedia” tra le 2 sopra: 1 retrocessione in meno, 1 promozione in piu’ al termine di questa stagione sportiva.
Se passa nel consiglio federale (mi sembra ci sia domenica), il prossimo campionato non conta niente, e chi fa una squadra "abbastanza" competitiva, vince in carrozza il campionato.
Chi vivrà vedrà.
Riportato da Forumista Gabsav
|