Basket Café Forum

lega due 2003/2004, diminuzione del numero degli stranieri

« Older   Newer »
  Share  
sh4dowpl4y
view post Posted on 28/7/2003, 09:23




A livello spettacolare e tecnico, la Legadue è comunque molto superiore alla serie B.

Bastano i tre americani per squadra, che di solito sono buoni, a rendere incomparabile il livello del gioco tra i due campionati.

A riprova di questo basta pensare a quei giocatori che in B facevano la differenza nei ruoli chiave e che non sono riusciti a ripetersi nella categoria superiore.

Comunque per riportare i migliori Italiani in Lega2 basterebbe unificare il livello di fiscalizzazione degli ingaggi con le minors, del resto come ha già scritto Karl, com'è possibile considerare dilettanti atleti con ingaggi da 150.000 € l'anno?


 
Top
_blu
view post Posted on 28/7/2003, 13:17




QUOTE (sh4dowpl4y @ 28/7/2003, 08:31)
Comunque per riportare i migliori Italiani in Lega2 basterebbe unificare il livello di fiscalizzazione degli ingaggi con le minors, del resto come ha già scritto Karl, com'è possibile considerare dilettanti atleti con ingaggi da 150.000 € l'anno?

Certo. Questo è il nocciolo della questione.

Ma l'unificazione delle norme può significare solo due cose: o che la B/1 diventa professionistica o che la LegAdue diventa dilettantistica. Poichè la prima ipotesi significa solamente ingigantire l'attuale problema, ecco che la seconda ipotesi è l'unica percorribile.

E questa seconda ipotesi può essere solo gestita lasciando che chi ha le risorse per fare un campionato professionistico (in Italia non più di una dozzina di piazze) facciano il campionato professionsitico, gestendolo come meglio credono mentre le altre si raggruppano e gestiscono un campionato semi-professionistico con un paio di stranieri per lo spettacolo, regole rigide volte a far crescere vivai e il movimento e una serie di provvedimenti per ridurre i costi, come i due gironi.

Non ci sono altre strade da percorrere se si vuole evitare che il prossimo anno da 6 squadre respinte all'iscrizione (la metà della LegAdue, se si escludono le neopromosse) per non compatibilità con i parametri economici, si passi ad 8 o 10 e che ci si inventino cose ancora più scandolose di quelle di quest'anno per far finta che tutto è a posto, tutto va bene.

Può piacere o no, ma i fatti recenti, con le ridicole contorsioni di bilancio di qualche società supportate da vergognose e strumentali interpretazioni normative da parte della FIP volte unicamente a salvare qualche poltrona, dimostrano che non è possibile per il sistema sportivo italiano sostenere 32 squadre professionistiche di basket.

Questa penso sia una verità incontrovertibile.

Poi su tutto il resto si può discutere.

Edited by _blu - 28/7/2003, 12:27
 
Top
CTFCME
view post Posted on 28/7/2003, 13:22




Ero contrario alla SuperLEGA e in parte lo sono ancora...ma qui il problema è che, per come la si pensava, non nascerà mai!

Ma scusate, chi la farebbe mai questa lega??? Non ci sono ora come ora neanche 5 squadre in grado di dare una cert stabilità economica ad elevati livelli per un pò di anni...due tra le squadre più solide e meglio organizzate ne hanno viste di tutti i colori ultimamente; Pesaro ha cambiato proprietario tra mille difficoltà con uno come Scavolini che molla.. e la virtus???...anzi la ex-virtus perchè è irriconoscibile da ovunque la si guardi.

In Itlia non ci sono ne 32 squadre da reggere il professionismo, ma neanche 18 o 16....forse tirando un pò a destra e sinistra ne racimoliamo 6 o 7!!!

Qui ci vuole una cura da cavallo: io dico un unica A da massimo 16 squadre professionistica (massimo due extra) con regole ferree dove il titolo sportivo è non il secondo o terzo , ma il decimo dei requisiti. Poi a scalare tutti gli altri campionati dilettantistici con tetti d'ingaggio per categoria.

Poche regole ma che si rispettino....
 
Top
CTFCME
TOPIC_ICON14  view post Posted on 28/7/2003, 13:24




QUOTE (_blu @ 28/7/2003, 12:25)
Questa penso sia una verità incontrovertibile.

Poi su tutto il resto si può discutere.

Giusto...ma ha il coraggio-forza di decidere ora???

FIP...Leghe...società????
 
Top
view post Posted on 28/7/2003, 13:49
Avatar

Osservatore...

Group:
Member
Posts:
6,644
Location:
Pavia

Status:


Intervengo nella discussione per dire che la Legge 91 sul professionismo (la Bosman per intenderci) ha fatto solo male al basket, perchè è una norma che è applicabile solo in realtà economicamente potenti (non solide...) che abbiano dietro dei magnati in grado di coprire i buchi di bilancio. La verità è che la serie B in generale è da sempre un campionato professionistico, almeno dal punto di vista degli ingaggi. Dunque non si può retrocedere la Legadue al ruolo di campionato dilettantistico, perchè farebbe ridere i polli. Quindi, o si cambiano le norme di fiscalizzazione che, in sostanza, rendono la serie B molto più potente nella corsa agli italiani rispetto alla Legadue, oppure ci si trova davanti a un bivio. Per un italiano che regga la categoria è difficilissimo spendere meno di 50mila euro l'anno, quindi o li si accontenta e chi può li prende, oppure, si punta sui giovani con tutti i rischi del caso. Per il movimento italiano in generale potrebbe essere positivo, ma si rischia un'altra invasione di italiani per passaporto e un conseguente impoverimento tecnico della Legadue, almeno dal punto di vista dei giocatori italiani.
 
Top
pacci
view post Posted on 28/7/2003, 14:23




ci sono in questo topic 2 grandi discussioni:
1) quella iniziata da paolof sulla spetatcolarizzaziobe del basket con meno americani ---> in genere i colored giovani sono abbastanza spettacolari grazie al loro atletismo (l'anno scorso a ferrara con dei rookie si vedevano schiacciatone, contropiedi, hooley hop, stoppate...) Chiaro che lo spettacolo del basket non è solo quello, ma da questo punto di vista dalla b1 alla l2 c'è un abisso.
2) Quella sulle leghe professionistiche o meno. i discorsi letti sono tutti molto interessanti ma finchè chi si occupa di basket avrà gli occhi bendati dal prosciutto...
il basket sat andando in crisi x molti motivi, ma il primo è la mancanza di soldi:
mancano sponsor, manca il passaggio sui media, manca spesso il pubblico (squadre di b1 con più pubblico di a1...) mancano appassionati a gesirtire il basket, mancano giocatori che non si spostino solo per i soldi ed altro ancora....non lo vedo molto brillante il futuro cestistico...
 
Top
_blu
view post Posted on 28/7/2003, 14:35




QUOTE
IQuindi, o si cambiano le norme di fiscalizzazione che, in sostanza, rendono la serie B molto più potente nella corsa agli italiani rispetto alla Legadue


Non capisco che cosa intendi per '"cambiare le norme per la fiscalizzazione". L'unica strada per competere con la B/1 sarebbe quella di non pagare le tasse per i professionisti, ma questo va contro le leggi fiscali. L'unica strada è ridurre i giocatori professionisti a dilettanti.

QUOTE
Per un italiano che regga la categoria è difficilissimo spendere meno di 50mila euro l'anno, quindi o li si accontenta e chi può li prende, oppure, si punta sui giovani con tutti i rischi del caso.


Fosse tutto così logico non ci sarebbero i casini che tutti sappiamo nei bilanci della stragrande maggioranza delle società. La verità è che i giocatori se li prende anche chi non può prenderli e poi o non li paga o fa i debiti. Tutte e due le cose sono uno dei tarli del basket perchè la concorrenza diretta o indiretta con la decina di squadre che possono fare il mercato innesca un processo distorsivo che è sotto gli occhi di tutti.

Quest'anno c'erano ben sei squadre non in regola nei bilanci; un numero imprecisato era riuscita a sistemarli "aumma aumma" e quelle che erano nei guai hanno superato l'ostacolo con la benedizione paterna della ComTec e il silenzio complice della FIP.

Ogni anno le cose vanno sempre peggio, i costi aumentano e gli sponsor diminuiscono per mancanza di visibilità, come certificato da tutti, e di credibilità, come tutti sanno ma nessuno dice.

D'altra parte come dare torto a chi ci mette i soldi? Ogni anno furbate, società piene di debiti che si iscrivono non si sa come, campionati con poco pubblico perchè c'è sempre meno competizione, interpretazioni ad usum delphini delle regole da parte della FIP, incertezza sulle norme, mezze calze che hanno ruoli in cui decidono della vita e della morte delle leghe e delle federazioni, pochi o nessun giovane, lodi e via discorrendo. La pallacanestro italiana è un vero letamaio. Diciamocelo almeno tra noi appassionati, che crediamo che questo sport dovrebbe essere qualche cosa di diverso.

Biosgna imprimere una svolta a tutto questo, e non si può non partite da un profondo ripensamento del sistema che a sua volta non può prescindere da una riduzione dei costi che elmini o la necessità di "inventare" ogni anno le stagioni o di affidare le società a veri e propri pirati, con tanto di benda nera sull'occhio e nave su cui sventola il teschio.

Se qualcuno ha una soluzione diversa all'esigenza impellente di abbassare i costi, su cui tutti siamo d'accordo, che non sia la riduzione della fiscalizzazione che passa forzosamente per il dilettantismo, si faccia avanti.

A meno che il Governo non decida altrimenti, inventandosi una legge ad hoc. Ma non capisco perchè dovrebbe farlo. Solo per salvare l'accostamento del termine "professionistica" a "Lega" nello statuto della LegAdue? Non capisco questa pruderie.

La Pallavolo maschile e femminile sono due leghe dilettantistiche. C'è qualcuno che può dubitare che il volley abbia avvicinato molto se non superato per immagine e capacità di attirare sponsorizzazioni il basket?

Ma evidentemente ci deve essere qualche idiosincrasia all'aggettivo "dilettantistico", perchè a me non pare così scandaloso avere una seconda lega fatta di questo tipo ma gestita seriamente invece che una LegAdue e mezza A/1 chuamatye pomposamente professionistiche ma i cui dirigenti il massimo della professionlità la manifestano da maggio a giugno quando ogni anno si inventano sistemi sempre diversi per chiudere buchi di bilancio grandi un cratere vulcanico inventandosi contorsioni che neanche al Circo Togni.

Edited by _blu - 28/7/2003, 13:52
 
Top
sh4dowpl4y
view post Posted on 28/7/2003, 16:20




QUOTE (_blu @ 28/7/2003, 13:43)
La Pallavolo maschile e femminile sono due leghe dilettantistiche. C'è qualcuno che può dubitare che il volley abbia avvicinato molto se non superato per immagine e capacità di attirare sponsorizzazioni il basket?


Questo è il punto, infatti il Volley non soffre di crisi econmica, anzi è una realtà in crescita che stà per raggiungerci a livello di popolarità.

Comunque non credo sia possibile tornare nuovamente tutti finti dilettanti come nel Volley.

La federazione sta facendo qualcosa, non garantisce più il suo lodo per il mancato pagamento degli ingaggi eccedenti i 12.000 € (se non sbaglio) da parte delle societè dilettantistiche.

Questo potrebbe portare i giocatori a preferire la sicurezza di ingaggi magari più poveri ma certi, che quelli delle soc. di B che potrebbero essere aleatori anche se più ricchi.

Infatti nel caso di mancato pagamento, l'atleta dovrebbe rivolgersi alla giustizia ordinaria, con i tempi relativi per avere una sentenza favorevole (circa 10 anni).
 
Top
Eternauta
view post Posted on 28/7/2003, 22:51




Domani riunione in federazione per approvare la legadue a 16 squadre!
 
Top
pacci
view post Posted on 29/7/2003, 10:31




ma ho capito male o esposito giocherà in b1 ad ozzano ?
 
Top
Inyourweis
view post Posted on 29/7/2003, 14:24




Sono d'accordo con Blu; ma il vero buco è stato lo smantellamento dei vivai; chi investe sui vivai ora? I vari nati negli anni dal 68 al 73 circa sono stati o sono dei grandissimi campioni; fra 10 anni potremo dire lo stesso dei nati fra il 78 e l'83? O si riducono le spese o va tutto a quel paese.
 
Top
view post Posted on 29/7/2003, 15:31

la classe non è acqua ma la carbonara è pur sempre carbonara

Group:
Member
Posts:
5,026
Location:
jesi caput mundi

Status:


QUOTE (Inyourweis @ 29/7/2003, 13:32)
Sono d'accordo con Blu; ma il vero buco è stato lo smantellamento dei vivai; chi investe sui vivai ora? I vari nati negli anni dal 68 al 73 circa sono stati o sono dei grandissimi campioni; fra 10 anni potremo dire lo stesso dei nati fra il 78 e l'83? O si riducono le spese o va tutto a quel paese.

certo che se ridurre le spese vuol dire offrire un contratto triennale di 500.000 euro ad un giocatore e poi non poter mantenere le promesse per un fantomatico ridimensionamento
forse fabriano ha capito come ci si muove nel basket
e sta facendo proseliti
 
Top
Karl Marx
icon1  view post Posted on 29/7/2003, 16:25




QUOTE (pacci @ 29/7/2003, 09:39)
ma ho capito male o esposito giocherà in b1 ad ozzano ?

No giocherà a Scafati come da contratto , proprio ieri è stato presentato !!!!
 
Top
pacci
view post Posted on 29/7/2003, 16:37




QUOTE (Karl Marx @ 29/7/2003, 15:33)
QUOTE (pacci @ 29/7/2003, 09:39)
ma ho capito male o esposito giocherà in b1 ad ozzano ?

No giocherà a Scafati come da contratto , proprio ieri è stato presentato !!!!

grazie
 
Top
Karl Marx
icon1  view post Posted on 29/7/2003, 16:51




QUOTE (pacci @ 29/7/2003, 15:45)
QUOTE (Karl Marx @ 29/7/2003, 15:33)
QUOTE (pacci @ 29/7/2003, 09:39)
ma ho capito male o esposito giocherà in b1 ad ozzano ?

No giocherà a Scafati come da contratto , proprio ieri è stato presentato !!!!

grazie

Prego !

Era apparsa da qualche parte questa voce ?


Ti allego la notizia di ieri :

La promessa di Enzino Esposito "Vogliamo andare in serie A. Ripagherò la fiducia di Longobardi''

da La Città


SCAFATI. Il Maradona dei canestri è tornato in Campania. Enzino Esposito promette già di far impazzire Scafati. La mitica canotta con il numero sei, quest'anno avrà i colori giallo e blu dell'ambiziosa Eurorida del presidente Nello Longobardi che vuole ritentare la scalata alla serie A, perché quello di Esposito, è stato il grande colpo di mercato della Legadue 2003/2004. Serie A o Legadue, non fa differenza, per Esposito, alla ricerca di una grande sfida per sentirsi ancora un vincente. «Scafati ormai è una realtà - racconta Esposito - non si fanno delle annate ad alto livello come ha fatto Scafati in questi ultimi tempi, per caso. E poi, il presidente Longobardi mi cerca da una vita». Prosegue Esposito: «Con lui c'è un grande feeling, stavolta non potevo proprio dirgli di no: mi era tornato a cercare anche quando lasciai Udine e andai in Spagna, poi stavolta, mi attirava l'idea di avere Franco Marcelletti in panchina». Esposito-Marcelletti, ovvero uno dei binomi che hanno fatto grande il basket del Sud, legato indissolubilmente allo scudetto della Juve Caserta del 1991, quando Enzino, costituiva con Nando Gentile la coppia di esterni più forti d'Italia. «Marcelletti è il mio maestro. A lui restano legati i miei ricordi cestistici più belli. In tutti questi anni, nonostante abbiamo seguito strade diverse, ci siamo sempre tenuti in contatto. E' una cosa bellissima tornare in una squadra con lui, e poi saremo insieme di nuovo in una squadra del Sud, una cosa che mi fornisce grandi motivazioni». Sono passati dodici anni dallo scudetto di Caserta e ben dieci da quando Esposito giocò in Campania, ora il ritorno. «A questo punto della mia carriera, le motivazioni contano più di tutto. Lo avevo detto anche al mio procuratore, se non ci fosse stata una squadra di vertice a cercarmi, avevo già deciso di stare fermo. Scafati è l'ideale, e mi dà la possibilità di tornare a giocare nella mia terra. Ricordo il calore di Scafati. Giocare per una squadra campana, mi darà il doppio degli stimoli». E l'impatto di Esposito a Scafati, si avverte già. Anche chi non mastica di pallacanestro, si è già reso conto della portata del colpo fatto da Scafati. Un ritorno di immagine inaudito, che già la società ha ben ipotecato, proponendo Esposito come testimonial d'eccezione della campagna abbonamenti partita nei giorni scorsi, un'iniziativa che già promette di bruciare tutti i record dell'anno scorso. Ma dal punto di vista tecnico, Scafati ha anche messo in cassaforte, un bottino cospicuo di punti a partita, visto la propensione offensiva della guardia casertana. «Chi prende Esposito, sa già che tipo di giocatore sceglie Ð prosegue Esposito Ð io sono così, dolcemente folle: prendere o lasciare. Le mie caratteristiche di gioco e di carattere sono ben note, ma del resto, chi mi ingaggia, non penso che voglia un altro tipo di giocatore». Un cannoniere come pochi, ma anche un grande trascinatore. A Scafati lo sanno bene, e anche per questo, dopo tanti anni di lunghi ed estenuanti corteggiamenti, il sogno si è potuto realizzare. Un sogno diventato realtà, che già attende di vedere concretizzarsi quel obiettivo della promozione in serie A, che a Scaafti vogliono tutti con insistenza. «Guai a parlare già di promozione Ð conclude Esposito -, non voglio illudere nessuno, ma posso assicurare che daremo il massimo».
 
Top
35 replies since 26/6/2003, 17:44   861 views
  Share